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Göttliche Gesetze.... Sünde....

Ein ewiges Gesetz bestimmt die Richtlinien für alles Denken und Handeln, und zwar wird das Einsetzen der ganzen Kraft gefordert für das strengste Innehalten der göttlichen Gebote, die wiederum nur die klaren Forderungen sind, die der göttlichen Ordnung entsprechen und sich also immer den von Gott gegebenen Naturgesetzen anpassen. Ein gewissermaßen vom höchsten Gesetzgeber erlassenes Gesetz bedeutet sonach auch die Richtschnur für alles Denken und Handeln, das.... wenn es dem Willen Gottes entsprechen soll, sich den göttlichen Forderungen anpassen muß. Jedes Abweichen oder Zuwiderhandeln muß demgemäß als Unrecht oder Sünde erkannt und empfunden werden; ebenso muß sich ein Einfügen in die göttliche Ordnung so auswirken, daß innere Zufriedenheit und unverkennbarer geistiger Fortschritt der Erfolg eines Gott-wohlgefälligen und Seine Gesetze beachtenden Erdenwandelns sind. Wo den von Gott gegebenen Gesetzen keine Beachtung geschenkt wird, ergibt sich sehr bald ein haltloser Zustand, der verständlicherweise sich gerade entgegengesetzt äußert.... in geistiger Verblendung, unentwickeltem Innenleben und arger Hoffnungslosigkeit in bezug auf ein dem Erdenleben folgenden jenseitigen Leben in Seligkeit. So aber das Erdenkind immer bedacht ist, sein Denken und Handeln stets im Sinn der gottgewollten Ordnung auszuführen, wird sein Geisteszustand immer lichter und klarer werden, und es vermag nun auch zu unterscheiden, wieweit alle Schöpfung den göttlichen Gesetzen unterworfen ist.... d.h., welche Aufgabe einem jeden Schöpfungswerk zugedacht ist und warum ein Zuwiderhandeln gegen die Gebote Gottes sich so folgenschwer auswirkt. Denn es muß bald erkennen, daß kein Wesen verstoßen kann gegen Gottes Anordnungen, ohne ernsthaft Schaden zu nehmen in geistiger Beziehung. Es hat wohl der Mensch die Freiheit des Willens, sich diesen Anordnungen zu widersetzen, doch dann auf eigene Verantwortung und Gefahr, und es wird in absehbarer Zeit keinem Wesen gelingen, ohne Schaden an seiner Seele zu nehmen, die Gesetze unbeachtet lassen zu können, denn in der kurzen Erdenzeit muß nur immer danach gestrebt werden, allen Anforderungen der ewigen Gottheit nachzukommen, soll die Seele einen nennbaren Vorteil für sich verzeichnen können. Nur ein restloses Anerkennen der göttlichen Gesetze und ein bewußt freudiges Innehalten der Gebote Gottes kann die Reife der Seele zustande bringen, wie es von Gott Selbst gewollt ist.... daß das Erdenkind Ihm nahekommt und Seiner Liebe und Gnade würdig wird....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

Leggi divine – Il peccato

Un’eterna Legge determina le linee di condotta per ogni pensare ed agire, ed è richiesto l’impegno di tutta la forza per la strettissima osservanza dei Comandamenti divini, che sono nuovamente soltanto le chiare pretese che corrispondono all’Ordine divino e quindi si adeguano sempre alle leggi della natura date da Dio. Una Legge rilasciata in certo qual modo dal più sommo Legislatore significa quindi anche la linea di condotta per ogni pensare ed agire che, se deve corrispondere alla Volontà di Dio, deve adeguarsi alle Pretese divine. Ogni deviare o agire contrario dev’essere quindi riconosciuto e percepito come ingiustizia o peccato; pure così un inserirsi nell’Ordine divino deve aver per effetto, che contentezza interiore ed inconfondibile progresso spirituale sono il successo di un camino terreno compiacente a Dio e che osserva le Sue Leggi. Dove alle Leggi di Dio non viene data nessuna considerazione, risulta molto presto uno stato incontenibile, che comprensibilmente si manifesta proprio nel contrario, nell’abbaglio spirituale, una vita interiore sottosviluppata e grave disperazione di fronte ad una vita terrena seguita da una Vita nell’aldilà nella Beatitudine. Ma se il figlio terreno intende sempre eseguire il suo pensare ed agire nel senso voluto dall’Ordine divino, la sua condizione spirituale diventa sempre più luminosa e limpida, ed ora è anche in grado di decidere, fin dove ogni Creazione è sottoposta alle Leggi divine, cioè quale compito è assegnato ad ogni Opera di Creazione e del perché un agire contrario contro i Comandamenti di Dio hanno delle conseguenze così gravi; perché presto deve riconoscere, che nessun essere può trasgredire contro le Disposizioni di Dio senza avere seri danni nella relazione spirituale. L’uomo ha bensì la libertà della volontà di opporsi a queste Disposizioni, ma allora per propria responsabilità e pericolo, ed in un tempo prevedibile a nessun essere riuscirà rimanere senza danno per la sua anima, di poter lasciare inosservate le Leggi, perché nel breve tempo terreno deve sempre soltanto aspirare ad eseguire tutte le Disposizioni dell’eterna Divinità, se l’anima deve poter registrare per sé un evidente vantaggio. Solo un definitivo riconoscere delle Leggi divine ed una cosciente gioiosa osservazione dei Comandamenti di Dio può procurare la maturità dell’anima, com’è voluto da Dio Stesso, che il figlio terreno Lo segua e diventi degno del Suo Amore e della Sua Grazia.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich