Quando Io camminavo sulla Terra, è avvenuto l’inafferrabile, l’incomprensibile, che Si manifestava l’Eterna Divinità in un Uomo, Che non Si distingueva in nulla dagli altri uomini, solo che la Sua Anima Era pura, perché Era un’Anima dall’Alto che viveva nell’Uomo Gesù. Ma il Suo involucro carnale consisteva dalle stesse sostanze come gli altri uomini, erano pure particelle passate attraversa la Creazione, che stavano nell’inizio del loro sviluppo e perciò erano ancora molto immature. Ma celavano un’Anima che Era dal’Alto, cosa che però non significa, che perciò il Corpo fosse intoccabile per gli spiriti, che Lo volevano tentare e Lo hanno tentato durante tutta la Sua Vita terrena. Io passavo come Uomo su questa Terra. Questo significava ugualmente, che Io percepivo tutto l’umano che, come Uomo, dovevo soffrire ed aveva da lottare umanamente, per diventare padrone di tutte le tentazioni del Mio Corpo. In Me Si celava l’Eterna Divinità. Ma dapprima dovevo aver spiritualizzato il Mio Corpo in modo che cercava insieme all’Anima l’Eterno Spirito Dio, che Lo desiderava ed ardeva quindi colmo d’Amore per il Padre, il Quale poteva ora anche prendere dimora in Me, perché Lo attirava il Mio Amore. Perché Ero colmo d’Amore per Colui, dal Quale la Mia Anima una volta Era proceduta e la Mia Anima ha portato questo Amore sulla Terra, quando E’ discesa dal Regno di Luce sulla Terra per vivere nel Corpo umano, che doveva diventare la dimora per il Padre dall’Eternità, il Quale Si E’ incorporato nell’Uomo Gesù per compiere l’Opera di Redenzione per l’intera umanità. Quest’Incorporazione di Dio come Uomo E’ e Rimarrà anche il più grande Mistero. Con il Mio Spirito ho colmato un Uomo, cioè L’ho irradiato totalmente con il Mio Spirito d’Amore e Corpo ed Anima Sono diventati il Mio Involucro, perché il Corpo ora si univa al desiderio dell’Anima e quindi si è totalmente spiritualizzato in modo, che potevo dimorare nell’Uomo Gesù in tutta la Pienezza, che Egli ed Io Eravamo Uno, che l’uomo Gesù Si E’ totalmente divinizzato tramite l’Amore Che Lo colmava. E questo Amore Ero Io Stesso. Così potevo ben dire, ho assunto una Forma umana, oppure anche: La Forma umana era soltanto l’Involucro esteriore che celava Me Stesso, affinché potessi dimorare fra l’umanità, senza che questa fosse svanita alla vista di Me Stesso. Perché gli uomini non avrebbero potuto sopportare la Mia Irradiazione d’Amore, aveva bisogno di un Involucro, dietro alla quale Si poteva celare nei confronti di coloro che erano ancora molto distanti da Me e che dovevano comunque venire vicino a Me. Ma l’Involucro esteriore aveva da compiere una Missione: di soffrire e morire sulla Croce, perché questo poteva avvenire solo attraverso un Uomo, perché la Divinità in Lui non poteva soffrire, ma voleva espiare la grande colpa che gravava sull’intera umanità e per la cui estinzione Io Ero disceso sulla Terra. Ed il Corpo umano ha compiuto quest’Opera d’Espiazione, perché l’Amore, la Mia Sostanza Ur, gli ha dato la necessaria Forza di perseverare fino alla fine. Così l’Involucro umano si è spiritualizzato in tutte le sue sostanze e poteva unirsi con l’Anima e dopo la Resurrezione ascendere al Cielo, perché nulla di terreno aggravava più il Corpo e quindi si era totalmente svolto in lui il processo di maturazione, che richiedeva appunto anche quegli incommensurabili tormenti e miserie che erano preceduti la sua morte. Il Corpo di Gesù però doveva essere costituito nello stesso modo come tutti gli altri uomini, Gesù doveva sostenere nel Suo Cammino terreno la lotta contro tutte le aggressione da parte del Mio avversario. Egli doveva vivere d’esempio la Vita agli uomini che anche loro dovevano condurre come veri seguaci, per potere essere redenti. E quindi Egli aveva da combattere con le stesse tentazioni, se anche per gli uomini doveva esser possibile poter conquistare la vittoria sull’avversario. Perché se Gesù Fosse stato provvisto insolitamente con Facoltà o Privilegio di genere divino, allora per gli uomini deboli sulla Terra non sarebbe possibile entrare nella sua successione e la debolezza degli uomini, la loro imperfezione, significherebbe sempre di nuovo un ostacolo sulla via verso il Padre, che però dev’essere stata avviata per tutti gli uomini attraverso la morte di Gesù sulla Croce, che l’”Uomo” ha subito, Che E’ diventato Uno con Me tramite il Suo Amore, quindi l’Amore, Io Stesso, ha compiuto l’Opera di Redenzione. Gesù Era un Uomo, la Sua Anima Era dall’Alto, dal Regno della Luce ed Egli Era colmo del Mio Spirito. Io Stesso Ero in Lui, perché nulla di impuro in Lui Mi impediva di dimorarvi. E così Egli Ero Io, ed Io Ero Lui, non Eravamo Due, ma Uno e Chi è in grado di contemplare Gesù Cristo una volta nel Regno di Luce, contemplerà Me da Volto a volto, Che Sono diventato in Gesù Cristo il Dio contemplabile per voi uomini e tutti gli esseri nel Regno spirituale, Che ho anche redenti dalla loro colpa di peccato, affinché Mi possiate tutti contemplare da Volto a volto.
Amen
TraduttoreAls Ich über die Erde wandelte, geschah das Unfaßbare, das Unbegreifliche, daß Sich die Ewige Gottheit manifestierte in einem Menschen, Der Sich in nichts von den anderen Menschen unterschied, nur daß Seine Seele rein war, weil es eine Seele von oben war, die den Menschen Jesus belebte. Seine fleischliche Hülle aber bestand aus den gleichen Substanzen wie die der anderen Menschen.... es waren gleichfalls durch die Schöpfung gegangene Partikelchen, die im Beginn ihrer Entwicklung standen und darum noch sehr unreif waren.... Aber sie bargen eine Seele, die von oben war, was aber nicht bedeutet, daß darum der Körper unantastbar war für die Geister, die Ihn versuchen wollten und versucht haben während Seines ganzen Erdenlebens.... Ich ging als Mensch über diese Erde.... Das war gleichbedeutend damit, daß Ich alles menschlich empfand, daß Ich als Mensch leiden mußte und menschlich zu kämpfen hatte, um gegen alle Versuchungen Meines Körpers Herr zu werden. In Mir barg Sich die Ewige Gottheit.... Doch Ich mußte zuvor Meinen Körper so weit vergeistigt haben, daß er gemeinsam mit der Seele den Ewigen Gottgeist suchte, daß er nach Ihm verlangte und also voller Liebe zum Vater erglühte, Der darum nun auch Aufenthalt nehmen konnte in Mir, weil Meine Liebe Ihn zog. Denn Ich war voller Liebe zu Dem, von Dem Meine Seele einst ausgegangen war, und diese Liebe brachte Meine Seele mit zur Erde, als sie aus dem Reiche des Lichtes zur Erde herabstieg, um den menschlichen Körper zu beleben, der Aufenthalt werden sollte für den Vater von Ewigkeit.... Der Sich im Menschen Jesus verkörperte, um das Erlösungswerk zu vollbringen für die gesamte Menschheit.... Diese Verkörperung Gottes als Mensch ist das größte Mysterium und wird es auch bleiben....
Ich erfüllte mit Meinem Geist einen Menschen, d.h., Ich durchstrahlte Ihn gänzlich mit Meinem Liebegeist, und Körper und Seele wurden Mir zur Hülle, weil der Körper sich dem Verlangen der Seele anschloß und also sich völlig vergeistigte, so daß Ich in ganzer Fülle in dem Menschen Jesus wohnen konnte, daß Er und Ich eins waren, daß der Mensch Jesus Sich völlig vergöttlichte durch die Liebe, die Ihn erfüllte.... Und diese Liebe war Ich Selbst.... So konnte Ich wohl sagen, Ich bezog eine menschliche Form, oder auch: Die menschliche Form war nur die Außenhülle, die Mich Selbst barg, auf daß Ich unter der Menschheit weilen konnte, ohne daß diese vergangen wäre beim Anblick Meiner Selbst. Denn Meine Liebestrahlung hätten die Menschen nicht ertragen können, sie benötigte eine Hülle, hinter der sie sich verbergen konnte denen gegenüber, die noch weit von Mir entfernt waren und die dennoch in Meine Nähe gekommen sind. Aber die Außenhülle hatte eine Mission zu erfüllen: zu leiden und zu sterben am Kreuz, weil dies nur durch einen Menschen geschehen konnte, denn die Gottheit in Ihm konnte nicht leiden, aber Sie wollte die große Schuld entsühnen, die auf der gesamten Menschheit lastete und deren Tilgung wegen Ich zur Erde herabgestiegen bin.... Und der menschliche Körper hat das Sühnewerk vollbracht, weil die Liebe.... Meine Ursubstanz.... ihm die nötige Kraft gab, durchzuhalten bis zum Ende. Die menschliche Hülle vergeistigte sich dadurch in allen ihren Substanzen, und sie konnte sich mit der Seele zusammenschließen und nach der Auferstehung auffahren zum Himmel, weil nichts Irdisches mehr den Körper belastete und also der Reifeprozeß an ihm restlos vollzogen war.... was eben auch jene unermeßlichen Qualen und Nöte erforderte, die seinem Tod vorangegangen waren. Es mußte aber der Körper Jesu erschaffen sein gleich den anderen Menschen, es mußte Jesus während Seines Erdenwandels den Kampf bestehen wider alle Anfechtungen von seiten Meines Gegners.... Er mußte den Menschen das Leben vorleben, das sie als wahre Nachfolger auch führen sollten, um erlöst werden zu können. Und Er mußte daher mit den gleichen Versuchungen zu kämpfen haben, die jedem Menschen beschieden sind, sollte es den Menschen möglich sein, auch den Sieg über den Gegner erringen zu können.... Denn wäre Jesus ungewöhnlich ausgestattet gewesen mit Fähigkeiten oder Vorzügen göttlicher Art, so würde es den schwachen Menschen auf Erden nicht möglich sein, in Seine Nachfolge zu treten, und immer wieder würde die Schwäche der Menschen, ihre Unzulänglichkeit, ein Hindernis bedeuten auf dem Weg zum Vater, der aber für alle Menschen angebahnt worden ist durch den Tod Jesu am Kreuz.... den ein "Mensch" erlitten hat, der mit Mir eins geworden war durch Seine Liebe, also die Liebe.... Ich Selbst.... das Erlösungswerk vollbrachte. Jesus war ein Mensch, Seine Seele war von oben aus dem Reiche des Lichtes, und Er war erfüllt von Meinem Geist.... Ich Selbst war in Ihm, weil nichts Unreines Mir den Aufenthalt in Ihm verwehrte. Und so war Er Ich, und Ich war Er.... wir waren nicht zwei, sondern eins, und wer Jesus Christus zu schauen vermag dereinst im Reiche des Lichtes, der wird Mich schauen von Angesicht zu Angesicht, Der Ich in Jesus Christus euch Menschen und allen Wesen im geistigen Reich zum schaubaren Gott geworden bin.... Der Ich euch erlöste von eurer Sündenschuld, auf daß ihr Mich schauen könnet von Angesicht zu Angesicht....
Amen
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