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Facoltà straordinarie

Ogni facoltà straordinaria dell’uomo è un Dono di Dio se l’uomo la impiega per servire ed essere utile al prossimo. Perché anche le forze dal basso gli trasmettono straordinarie facoltà, se è succube al potere dell’oscurità. Ma un Dono divino è ogni facoltà che porta Benedizione ai prossimi oppure viene utilizzata per la Creazione, che quindi serve per la conservazione o il divenire di nuove Creazioni allo scopo dello sviluppo verso l’Alto di ciò che queste celano in sé. Ma gli uomini possono possedere il Dono divino senza valorizzarlo nel senso di Dio, possono essere capaci di fare qualcosa di straordinario e rimangono inattivi, oppure usano le loro facoltà solo per aumentare i beni terreni e per raggiungere successi terreni. Allora lasciano inosservato un Dono, una possibilità con la quale possono ottenere un grande vantaggio nel loro sviluppo spirituale nel giusto utilizzo della volontà. Perché l’accresciuta facoltà procura loro innumerevoli occasioni per essere attivi servendo il prossimo, quindi a stimolarlo ad esercitare l’amore per il prossimo. Attraverso la sua facoltà può procurare una grande Benedizione ed essere attivo aiutando i suoi prossimi e con ciò ottenere anche un grande progresso spirituale. Perciò deve anche rispondere davanti a Dio se lascia inutilizzato il Dono divino oppure lo valorizza in modo sbagliato, ed il suo pentimento dopo la morte del corpo sarà ultragrande, quando nella retrospezione vede inutilizzate le occasioni, quando riconosce che lui stesso si è giocato una Grazia che gli ha offerto l’Amore di Dio. Queste straordinarie facoltà possono essere la sua parte, se all’inizio dell’incorporazione come uomo sta già in un grado superiore di maturità che è motivo che Dio lo provvede straordinariamente, per aiutarlo ad uno sviluppo verso l’Alto più rapido sulla Terra. Ma può rimanere nell’arresto del suo sviluppo, se non utilizza la facoltà, si può sviluppare in retrocessione, se l’utilizza per il tendere terreno oppure, invece di creare del bene, usa la facoltà per agire male, per creazioni che danneggiano il prossimo e procurano vantaggio a lui stesso. Allora la facoltà donatagli da Dio viene utilizzata dal Suo avversario il quale attraverso l’influenza della volontà dell’uomo lo spinge ad attività che trasgrediscono contro il divino Comandamento dell’amore. E la forza per l’esecuzione di queste azioni gli giunge ora da quel potere opposto e gli assicura il più grande successo terreno, ma anche la retrocessione spirituale. Allora è una rinnovata Grazia di Dio, quando perde la facoltà oppure viene impedito a valorizzarla. E questa Grazia l’avrà l’uomo che attraverso la sua debolezza di volontà trova la Compassione di Dio, che non è ancora del tutto caduto all’avversario di Dio attraverso una volontà dura, inflessibile e l’agire disamorevole. Allora può ancora giungere alla conoscenza sulla Terra che non ha considerato il Dono di Grazia di Dio ed attraverso l’umile adeguarsi nella Volontà di Dio si assicura il Perdono, appena ora tende a pensare e ad agire bene e si pente della sua conduzione di vita. Perché Dio E’ un Dio dell’Amore il Quale non lascia intentato nessun mezzo per conquistare le anime e guidarle alla conoscenza, finché dimorano ancora sulla Terra, per dare loro ancora sulla Terra l’occasione di cambiare e di maturare spiritualmente, finché sono in possesso della forza vitale che manca loro nel Regno spirituale, quando vi entrano totalmente immature.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Außergewöhnliche Fähigkeiten....

Jede außergewöhnliche Fähigkeit des Menschen ist eine Gabe Gottes, so sie der Mensch anwendet, um dem Nächsten zu dienen und zu nützen. Denn auch Kräfte von unten vermitteln ihm ungewöhnliche Fähigkeiten, so er hörig ist der Macht der Finsternis. Doch göttliche Gabe ist jede Fähigkeit, die segenbringend für den Mitmenschen oder auch für die Schöpfung genützt wird, die also dienet zur Erhaltung oder zum Werden neuer Schöpfungen zum Zwecke der Fortentwicklung dessen, was sich in den Schöpfungswerken birgt. Es können aber Menschen die göttliche Gabe besitzen, ohne sie auszuwerten im Sinne Gottes.... sie können fähig sein, Außergewöhnliches zu leisten, und bleiben untätig, oder sie nützen ihre Fähigkeiten nur zum Vermehren irdischer Güter und Erreichen irdischer Erfolge. Dann lassen sie eine Gnade unbeachtet, eine Möglichkeit, durch die sie einen großen Vorsprung in ihrer geistigen Entwicklung erzielen könnten bei rechter Nützung des Willens. Denn die erhöhte Fähigkeit verschafft ihnen unzählige Gelegenheiten, sich dienend zu betätigen am Nächsten, also ihn zum Üben der Nächstenliebe anzuregen. Er kann durch seine Fähigkeit großen Segen stiften und hilfreich seinen Mitmenschen gegenüber sich betätigen und dadurch auch großen geistigen Fortschritt erzielen. Er muß sich daher auch verantworten vor Gott, so er die göttliche Gabe ungenützt läßt oder sie falsch verwertet, und seine Reue nach dem Tode des Leibes wird übergroß sein, wenn er zurückschauend die ungenützten Möglichkeiten sieht, wenn er erkennt, daß er selbst sich eine Gnade verscherzt hat, die ihm die Liebe Gottes bot.... Diese außergewöhnlichen Fähigkeiten können sein Anteil sein, wenn er zu Beginn der Verkörperung als Mensch schon in einem höheren Reifegrad steht, der Veranlassung ist, daß Gott ihn außergewöhnlich bedenkt, um ihm zu schnellerer Aufwärtsentwicklung auf Erden zu verhelfen. Er kann aber im Stillstand seiner Entwicklung verharren, so er die Fähigkeit nicht nützet.... er kann sich rückschrittlich entwickeln, so er sie nützet zu irdischem Streben oder, statt Gutes zu schaffen, die Fähigkeit nützet zu bösem Handeln, zu Schöpfungen, die dem Nächsten schaden und ihm selbst Vorteil eintragen. Dann wird die von Gott ihm geschenkte Fähigkeit von Seinem Gegner ausgewertet, der durch Beeinflussung des Willens den Menschen zu Taten drängt, die wider das göttliche Liebegebot verstoßen. Und die Kraft zur Ausführung dieser Taten geht ihm von jener Gegenmacht nun zu und sichert ihm größte irdische Erfolge, aber auch geistigen Rückgang. Dann ist es eine erneute Gnade Gottes, wenn er die Fähigkeit verliert oder er gehindert wird, sie auszuwerten.... Und diese Gnade wird dem Menschen zuteil, der durch seine Willensschwäche Erbarmen findet bei Gott, der noch nicht gänzlich dem Gegner Gottes verfallen ist durch harten, unbeugsamen Willen und liebloses Handeln. Und dann kann er noch zum Erkennen kommen auf Erden, daß er die Gnadengabe Gottes nicht geachtet hat und sich durch demütiges Fügen in den Willen Gottes Vergebung sichern, sowie er nun danach strebt, recht zu denken und zu handeln, und seine Lebensführung bereut. Denn Gott ist ein Gott der Liebe, Der kein Mittel unversucht läßt, um die Seelen zu gewinnen und sie zum Erkennen zu leiten, solange sie noch auf Erden weilen, um ihnen noch auf Erden Gelegenheit zu geben, sich zu wandeln und geistig zu reifen, solange sie im Besitz der Lebenskraft sind, die ihnen im geistigen Reich mangelt, sowie sie völlig unreif in dieses eingehen....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde