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L’indifferente o indesiderata ricezione del Dono divin

Ogni Dono spirituale dev’essere accolto con gratitudine e perciò riconosciuto come Dono divino. L’uomo ignaro però non lo sa apprezzare e questa è la causa che accoglie indifferente ciò che dovrebbe commuoverlo profondissimamente e renderlo felice. Ed un Dono che viene accolto con tanta indifferenza ha poco effetto sull’anima dell’uomo. Perciò rimane un tentativo senza successo voler trasmettere a quegli uomini la Verità, perché a loro manca la capacità di accettazione, cioè la Forza di conoscenza, che può giungere nuovamente solo all’uomo desideroso. E’ indifferente su quale gradino spirituale si trova quando gli viene offerto il divino Dono di Grazia; se soltanto l’accoglie con cuore affamato, allora viene presto guidato nella conoscenza, perché un cuore desideroso si apre all’afflusso spirituale e quindi questo può anche affluire senza ostacolo e ciò ha per conseguenza che all’uomo viene dischiuso un ricco sapere, che per via terrena non può mai essere raggiunto. L’uomo desideroso riceverà, l’uomo indifferente però andrà a mani vuote, benché gli venga offerto lo stesso, perché il desiderio per il bene spirituale non può mai essere escluso, altrimenti non sarebbe attiva la libera volontà dell’uomo. Così l’uomo deve soltanto volere che gli giunga la Forza di conoscenza, allora presto potrà decidersi quando gli viene portato la Verità spirituale ed allora sarà anche grato dal più profondo del cuore, che viene degnato della Grazia divina.

Amen

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Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gleichgültiges oder verlangendes Entgegennehmen der göttlichen Gabe....

Jede geistige Gabe soll dankend in Empfang genommen werden und muß daher als göttliche Gabe erkannt werden. Der unwissende Mensch aber weiß sie nicht zu würdigen, und dies ist Ursache, daß er teilnahmslos entgegennimmt, was ihn zutiefst bewegen und beglücken sollte. Und eine Gabe, die so gleichgültig entgegengenommen wird, hat wenig Wirkung auf die Seele des Menschen. Daher bleibt es ein erfolgloser Versuch, jenen Menschen die Wahrheit übermitteln zu wollen, denn die Aufnahmefähigkeit fehlt ihnen, d.h. die Erkenntniskraft, die wieder nur dem verlangenden Menschen zugehen kann. Es ist ohne Belang, auf welcher geistigen Stufe er steht, so ihm die göttliche Gnadengabe dargeboten wird; wenn diese nur mit hungrigem Herzen aufgenommen wird, dann wird er bald in das Erkennen geleitet, denn ein verlangendes Herz öffnet sich dem geistigen Zustrom, und also kann dieser ungehindert überfließen, und dies hat zur Folge, daß dem Menschen ein reiches Wissen erschlossen wird, das auf irdischem Wege niemals erreicht werden kann. Der verlangende Mensch wird empfangen, der gleichgültige Mensch jedoch leer ausgehen, obgleich ihm dasselbe geboten wird, denn das Verlangen nach geistigem Gut kann niemals ausgeschaltet werden, ansonsten der freie Wille des Menschen nicht tätig wäre. So braucht also der Mensch nur zu wollen, daß ihm die Erkenntniskraft zugehe, dann wird er sich bald entscheiden können, sofern ihm geistige Wahrheit angetragen wird, und dann wird er auch aus tiefstem Herzen dankbar sein, daß er der göttlichen Gnade gewürdigt wird....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde