8970 Gli esseri di Luce raggiungono la figliolanza di Dio?
28 aprile 1965: Libro 94
Quando vi muovono dei pensieri che vi danno da fare, allora venite a Me e vi voglio dare la Risposta. Perché voi come portatori di Luce volete essere informati, quali esseri possono intraprendere una missione allo scopo del ritorno sulla Terra. Sono sempre degli esseri di Luce, cioè tali che hanno percorso la via sulla Terra, ma che non hanno raggiunto la figliolanza di Dio, che però hanno aumentata sempre di più la misura di Luce e che si offrono per una missione per raggiungere la figliolanza di Dio, e degli spiriti ur non caduti, che tendono anche loro all’ultima meta e perciò prendono la via sulla Terra. Questi ultimi raggiungono con certezza la loro meta, perché in loro l’amore è molto forte, e vengono anche protetti dalla caduta, benché l’avversario cercherà di fare di tutto per portare alla caduta da Me anche coloro che una volta non lo hanno seguito. Ma la loro resistenza è troppo grande, ed ogni spirito ur mantiene il legame con Me. Ma costoro non raggiungono sempre la loro meta - la figliolanza di Dio - coloro quindi hanno già vissuto una volta una vita terrena. Ma di costoro sono solo pochi, che non adempiono la loro missione così, perché sono anche di nuovo nel possesso della libera volontà, che permette anche una retrocessione. Allora è pure possibile, che un tale essere è temporaneamente nel pensare errato e che ora in questo stato lascia di nuovo la Terra e che anche dall’aldilà guida i suoi pensieri confusi su coloro dai quali si aspetta la comprensione. Ma questo suo stato non dura a lungo, finché non può di nuovo essere illuminato dalla Luce ed ora riconosce anche che ha fallito e che desidera nuovamente scendere sulla Terra. L’essere non può più ricadere nell’abisso, può soltanto usare in modo sbagliato la sua libera volontà, che poi sarà il caso, quando doveva portare agli uomini di un’altra religione il sapere su Gesù Cristo come il divino Redentore, quando a lui stesso stava (sta) a disposizione una insolita Forza ed attraverso la pienezza di questa Forza si credeva (crede) di stare sullo stesso gradino come Gesù Cristo e questo significa quindi il fallimento della sua missione. Il suo tendere al più alto perfezionamento però gli viene tenuto in conto, ma gli insegnamenti dall’aldilà saranno ora errati così a lungo, finché non arrivi di nuovo alla Luce, che gli riporta anche nuovamente la piena conoscenza. La lotta di quegli uomini (esseri) di raggiungere il loro perfezionamento ancora sulla Terra, può essere anche di successo, soltanto perché non sono più aggravati dal peccato ur e proprio per questo avrebbero anche la possibilità di rappresentare il divino Redentore e di presentarLo come unica Salvezza anche ai diversamente credenti, in modo che avrebbero pure adempiuto pienamente la loro missione. Quindi, proprio per questo invierò anche tali spiriti di Luce sulla Terra, che come spiriti ur, malgrado la libera volontà, annunciano Me Stesso come Redentore del mondo ed i pochi che ne accettano la fede, verranno liberati dalla loro colpa primordiale, anche se stanno molto al di sotto di quegli esseri, i quali però, malgrado la loro alta sapienza ed il loro tendere al perfezionamento, non riconoscono quest’una cosa, che non devono vedere in Gesù uno di loro, ma che Lui E’ Tutto in tutto, che Lui Era solo l’Involucro per l’Essere più sublime, nel Quale questo Essere più sublime voleva Essere visibile per voi e che tutti loro, malgrado la propria sapienza, questo non lo riconoscono e perciò non lo sostengono. Un essere che come spirito non caduto discende sulla Terra, raggiungerà certamente la figliolanza di Dio, ma un essere di Luce, che è già passato una volta sulla Terra, non può bensì cadere, ma non raggiungere l’ultima meta, se non adempie la missione con cui era incaricato. Ma proprio questo compito è difficile, di portare la Dottrina della Redenzione tramite Gesù Cristo là, dove gli uomini sono legati ad un orientamento di fede, che persegue delle mete del tutto diverse, che vogliono raggiungere sistematicamente un perfezionamento e che perciò non cercano la premessa per questo nel divino Sole di Grazia, ma il loro tendere è di portare sé stessi al perfezionamento attraverso il più estremo auto superamento e mortificazione, cosa che però può essere raggiunto in modo molto più semplice: attraverso l’intimo legame con Dio ed il riconoscimento di Gesù Cristo come Redentore del mondo. Perché allora si libera della sua colpa primordiale, e non può più risprofondare nell’abisso. Quegli esseri di Luce però mettono la propria sapienza conquistata davanti “all’Agire dello Spirito”, e solo così si spiega, che falliscono e non possono stare nella Sapienza finché non si lasciano istruire dal loro spirito, cosa che è sempre la conseguenza di un intimo legame con Me, che però quei “maestri” credono di poter sostituire attraverso un proprio tendere.
Amen
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