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Bearing the cross in patience and surrender....

Unlimited possibilities open up to the human being as long as he is willing to shape himself according to God's will, that is, as long as he consciously works on his soul. From the hour of realizing that his purpose on earth is the higher education of his soul, his earthly course is an endless series of opportunities where he can attain this spiritual maturity through self-conquest and active neighbourly love. And so his earthly life will bring trials from the very beginning in which he should prove himself.... Nor will it pass him by without a fight, but it is precisely in the struggle that his will will be strengthened and his strength increased. So life will appear to him to consist of opposition and hardship much sooner than he will be able to indulge in unclouded joy of life. These are the first cliffs on which his little ship of life must not be wrecked; he must steer it round all cliffs with a sure hand and with faithful trust in God, only then will he prove himself and utilize the opportunities for higher spiritual development. Jesus Christ Himself made it a task for people with the words: Whoever wants to follow Me must willingly take up his cross.... He does not say that He wants to take away their cross, that He wants to relieve them; on the contrary, He announces to them that following Jesus consists of bearing the cross that He imposes on people. The unspeakable suffering that Jesus Christ took upon Himself was the atonement for mankind's great guilt of sin. He bore His cross without grumbling or complaining. What He endured for mankind thus cancelled their guilt, as it were. Whoever wants to follow Jesus must therefore also atone for sinful humanity, i.e. bear the suffering that humanity has brought upon itself through sin. Love for one's fellow human being should now move the person to bear suffering for his sin, i.e. to reduce the guilt of sin through suffering and thereby be active on earth in a redeeming way. And the loving person will also always be willing to do so, for his soul knows about the downtrodden situation of those who are entangled in great guilt of sin and wants to help them. And therefore every loving person will not rebel against divine will if the latter imposes a cross on him and his earthly life no longer passes by in quiet peacefulness. He knows that an existence without a fight would not be suitable for the soul's higher development and thus he will not rebel either, even if the cross seems unbearable to him. And therefore the human being should not be despondent if his life appears to be more difficult than that of his fellow human being, yet God does not impose a heavier fate on the human being than he can endure, and it is the strength from God which makes this cross easier for him.... It is the supply of strength which man can consciously ask for, but which must also be asked for.... But then every cross, no matter how heavy it seems, is no longer as heavy a burden as before. But taking up the cross of Christ means submitting to everything that God sends upon man without grumbling or resistance. For the slightest resistance cancels out the working of divine power, and the human being must struggle hard so that he can remain victorious in the battle of life and already be able to be redemptively active on earth.... He only ever has to recognize God's love in all suffering, in the cross imposed on him, which wants to let the human being attain spiritual perfection and is the quickest and surest way to take up the cross in all patience and submission to God's will and to follow the divine lord and saviour....

Amen

Portare la croce in pazienza e rassegnazione

All’uomo si dischiudono illimitate possibilità per quanto sia pronto a formarsi secondo la Volontà di Dio, per quanto egli lavori quindi consapevolmente sulla sua anima. Sin da dal momento della conoscenza che il suo scopo terreno è la formazione verso l’Alto della sua anima, il suo decorso terreno è una infinita serie di occasioni, dove può raggiungere questa maturità spirituale attraverso l’auto superamento ed attivo amore per il prossimo. E quindi la sua vita terrena porterà sin da quell’ora delle prove, nelle quali deve affermarsi. Non passerà nemmeno più a lui senza lotta, ma proprio nella lotta la sua volontà viene fortificata ferreamente e la Forza aumenterà. Quindi la vita gli sembrerà che sia fatta di resistenze e miserie, piuttosto che si potesse dare indisturbato alle gioie della vita. Questi sono i primi scogli, sulle quali la sua piccola barca di vita non deve sfracellarsi; la deve guidare con mano sicura e nella credente fiducia in Dio intorno a tutti gli scogli, soltanto allora si afferma e sfrutta le opportunità per lo sviluppo spirituale verso l’Alto. Gesù Cristo Stesso lo ha dato come compito agli uomini con le Parole: “Chi Mi vuole seguire, deve prendere volontariamente su di sé la sua croce.” Egli non dice, che Egli vuole togliere loro la sua croce, che Egli lo voglia sgravare; Egli al contrario annuncia loro, che la successione a Gesù consiste nel fatto di sopportare la croce che Egli carica sugli uomini. L’indicibile sofferenza che Gesù Cristo ha preso su di Sé, era l’Espiazione per la grande colpa di peccati dell’umanità. Egli ha portato la Sua Croce senza mormorio e senza lamento. Ciò che Egli ha sopportato per l’umanità, ha quindi estinta la sua colpa. Chi vuole seguire Gesù, deve contemporaneamente espirare per l’umanità peccaminosa, cioè portare la sofferenza, che l’umanità ha caricato su di sé a causa del peccato. L’amore per il prossimo deve ora muovere l’uomo, di portare la sofferenza per il suo peccato, cioè, diminuire la colpa di peccati tramite la sofferenza e così essere attivo in modo salvifico sulla Terra. E l’uomo amorevole sarà anche sempre pronto perché la sua anima sa della situazione schiavizzante di coloro che sono impigliati nella grande colpa di peccati e vorrebbe aiutarli. E perciò ogni uomo che sta nell’amore non si ribellerà contro la Volontà divina, se Questa gli carica una croce ed ora la sua vita terrena non scorre più nella calma pace. Egli sa che per lo sviluppo verso l’Alto dell’anima non sarebbe adeguata un’esistenza senza lotta, e quindi non si ribella nemmeno, anche se le sembra insopportabile la croce. E perciò l’uomo non deve essere scoraggiato, se la sua vita sembra apparentemente più difficile che quella del prossimo, ma Dio non mette sull’uomo una grave sorte più pesante di quella che può portare, ed è la Forza da Dio che gli fa portare più facilmente questa croce. E’ l’apporto di Forza che l’uomo deve richiedere coscientemente nella preghiera, che però deve appunto essere richiesta. Ma allora ogni croce, per quanto possa sembrare pesante, non è più un grave peso come prima. Prendere su di sé la Croce di Cristo significa però adeguarsi a tutto senza mormorare e senza contraddire ciò che Dio invia sull’uomo. Perché la più piccola resistenza sospende la Forza divina, e l’uomo deve lottare molto, affinché possa rimanere vincitore nella lotta della vita ed essere attivo in modo salvifico già sulla Terra. Egli deve però sempre riconoscere l’Amore di Dio in ogni sofferenza, nella croce che gli è caricata, che vorrebbe far giungere l’uomo al perfezionamento spirituale e che è la via più veloce e più sicura, di prendere su di sé la croce in tutta la pazienza e rassegnazione nella Volontà di Dio e di seguire il divino Signore e Salvatore.

Amen