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Erkennen im Jenseits.... Verkleidung der Lichtwesen.... Selbstvorwürfe....

Zu allen Zeiten sollt ihr derer gedenken, die das Erdental schon längst verlassen haben und eingehen mußten in das Jenseits in unreifem Zustand. Ihrer ist wahrlich ein schweres Los geworden, sie können sich nicht zurechtfinden in der ihnen gewährten Umgebung.... sie hadern mit sich selbst und sind unglücklich in solchem Maße, daß die Liebe ihnen entgegenkommen muß, um sie zu erlösen.... d.h., um ihnen behilflich zu sein, aus ihrem Dunkel heraus auch dort den rechten Weg zu finden.... Wo nun dort die Seele kämpft um Licht, wird sie recht geführt und kommt unweigerlich vorwärts. Doch eben die Zeit bis zum Erkennen ist so unsagbar schwer für diese Seele. Hier auf Erden gab ihnen Gott Gnade über Gnade, auf daß sie sich finden sollte im Glauben an den Herrn Jesus Christus.... Dort müssen sie noch viel mehr aus eigener Kraft das zu erreichen suchen.... d.h. mit eigenem Willen diesem Erkennen zustreben, denn die Kraft muß ihnen erst zugeführt werden durch die liebende Betätigung der höheren Geistwesen oder durch das in Liebe Gedenken im Gebet auf Erden. Es ist ein so großer Unterschied zwischen einem vollkommenen Geistwesen und der ihm anvertrauten Seele, daß aus solcher Lichtfülle heraus es unmöglich wäre, die Seele, um die noch finsterste Nacht ist, wohltätig zu beeinflussen. Diese würde sich wohl zwangsweise bekennen zum Licht, doch unter dieser plötzlichen Lichtfülle auch vergehen müssen, und eine völlige Läuterung der Seele könnte sich nicht vollziehen. So ist dem Lichtwesen geboten, eine Verkleidung anzunehmen, die ihm den Verkehr mit der armen Seele leichter ermöglicht.... Und in diesem Gewande, das nur wenig lichter ist als das der irrenden Seele, gewinnt der Lichtgeist die Verbindung mit ihr und sucht sie nun in den Zustand des Erkennens ihrer Lage zu bringen.... Ihr werden dabei viele Möglichkeiten geboten und geschildert, die zur Verbesserung ihrer Lage dienlich sind. Die in ihrer Dunkelheit schon so hoffnungslos gewordene Seele erfaßt alles mit innigstem Verlangen, sich nur der gegenwärtigen Lage zu befreien, und so beginnt das Streben um das Licht.... Erbarmungswürdig ist oft der Zustand solcher nackten, sich selbst überlassenen Seelen, die in Qualen der Selbstvorwürfe ihres verfehlten Lebens gedenken. Und ein übergroßes Werk der Liebe wird an diesen Wesen getan, wenn ihnen kleine Hilfe gebracht wird, was die Menschen so überaus leicht und reichlich tun können, gedenken sie im Gebet dieser lichtlosen, schwer ringenden Seelen, die auf Erden wohl aus eigener Schuld alle ihnen gebotenen Gnaden ablehnten und nun überaus dankbar jede kleinste Hilfe annehmen, die ihnen ihre Lage erträglicher macht. Wollet ihr euch ein außergewöhnliches Maß an Dankbarkeit erwerben, so kommet diesen Seelen zu Hilfe. Sie schmachten in der Finsternis und können ohne solche sich nicht erlösen.... und sie werden auch nimmer zugelassen in Lichtkreise, ehe sie nicht selbst den festen Willen haben, sich der Finsternis mit allen Kräften zu entwinden und lichte Regionen anzustreben.... Und um diesen Willen aus sich heraus aufbringen zu können, sollt ihr diesen armen Wesen behilflich sein und in immerwährender Sorge dieser im Gebet gedenken, auf daß das Licht auch dorthin dringe und unzählige Wesen kraft der Liebe erlöst werden....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

Riconoscere nell’aldilà – Il travestimento degli esseri di Luce – Auto rimproveri

In ogni tempo dovete pensare a coloro che hanno già da tempo abbandonato la valle terrena e dovevano entrare nell’aldilà in uno stato immaturo. Questi hanno avuto davvero una sorte difficile, non possono orientarsi nell’ambiente concesso loro, contendono con sé stessi e sono infelici in una tal misura, che l’amore deve andare loro incontro per liberarli, cioè per aiutarli a trovare anche là la retta via per uscire dal loro buio. Dove ora l’anima lotta per la Luce, viene guidata bene e procede inevitabilmente. Ma appunto il tempo fino alla conoscenza è indicibilmente difficile per quest’anima. Qui sulla Terra, Dio aveva dato loro Grazia su Grazia, affinché si dovevano trovare nella fede nel Signore Gesù Cristo. Là devono cercare ancora molto di più con la propria forza per arrivarci, cioè devono tendere a questa conoscenza con la p propria volontà, perché la Forza dev’essere loro dapprima apportata attraverso l’amorevole assistenza degli esseri spirituali superiori oppure attraverso il pensare nell’amore nella preghiera sulla Terra.

E’ una tal grande differenza fra un essere spirituale perfetto e l’anima affidata a loro, che da una tale pienezza di Luce sarebbe impossibile influenzare beneficamene l’anima, intorno alla quale c’è ancora la notte più buia. Questa si confesserebbe bensì per costrizione per la Luce, ma dovrebbe anche scomparire sotto questa improvvisa pienezza di Luce, e non si potrebbe svolgere una totale purificazione dell’anima. Così è imposto all’essere di Luce di assumere un travestimento, che gli rende possibile frequentare più facilmente con la povera anima. Ed in questa veste, che è solo poco meno luminosa che quella dell’anima smarrita, lo spirito di Luce conquista il collegamento con lei e cerca ora di portarla nella condizione della conoscenza sulla sua situazione. Le vengono così offerte e descritte molte occasioni che sono utili per il miglioramento della sua situazione. L’anima che nella sua oscurità ha già così persa la speranza, afferra tutto con il più intimo desiderio per liberarsi solo dall’attuale situazione, e così inizia il tendere verso la Luce.

Lo stato di tali anime nude, lasciate a sé stesse, è così commiserevole, perché pensano tormentate in auto-rimproveri della loro vita mancata. E su tali esseri viene compiuta una ultragrande opera dell’amore, quando viene portato loro un piccolo aiuto, cosa che gli uomini possono fare oltremodo facilmente ed abbondantemente, se ricordano nella preghiera queste anime senza Luce, che lottano gravemente, che sulla Terra hanno ben per propria colpa rifiutato tutte le Grazie offerte loro ed accettano ora oltremodo grate ogni minimo aiuto, che rende più sopportabile la loro situazione.

Se vi volete conquistare una straordinaria misura di gratitudine, allora venite in aiuto a queste anime. Loro languono nell’oscurità e senza questo aiuto non si possono liberare, e non vengono nemmeno mai ammesse nei cerchi di Luce, prima che loro stesse non abbiano la ferma volontà di svincolarsi all’oscurità con tutte le forze e tendano a regioni luminose. E per sviluppare in sé questa volontà, voi dovete aiutare questi poveri esseri e ricordarli in sempre continua preoccupazione nella preghiera, affinché la Luce penetri anche là ed innumerevoli esseri vengano liberati grazie alla Luce.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich