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Severo Ammonimento di pensare allo scopo della vita terrena

Voi uomini dimenticate totalmente lo scopo della vostra vita terrena e perciò non vivete rispetto a questo. Quello che a voi sembra importante, è senza utilità per la vostra anima, per la quale siete sulla Terra e non badate a ciò che unicamente è importante, non vi badate. Vivete soltanto per il vostro corpo, ma non per la vostra anima e siete comunque soltanto attivi come uomo su questa Terra per via della vostra anima. A tutto ciò che tendete, che pensate e fate, non vi apporta nessun successo, perché il successo terreno non vi rimane, è soltanto un’immagine d’inganno, non lo potete trattenere, perché passa e si scioglie nel nulla al momento della vostra morte. E finché sussiste per voi, serve soltanto all’involucro caduco dell’anima, ma non all’anima stessa. Voi impiegate tutta la vostra forza vitale, la vostra volontà ed i vostri pensieri per cose totalmente inutili, ma non tendete ai beni autentici, e quindi trattate in modo miserevole la vostra anima, la lasciate nella più grande miseria, benché avreste la possibilità di aiutarla. Amate voi stessi sopra tutto, il vostro involucro esteriore senza valore, siete ancora molto coinvolti nell’amore dell’io, in un amore che è orientato in modo errato e non può mai condurvi alla meta, per il quale motivo siete sulla Terra. Lo vedete giornalmente, quanto tutto questo è caduco, giornalmente perdete con la morte degli uomini che vi stanno vicino, sapete, che devono lasciare tutto ciò che era loro finora caro, sulla Terra e che entrano totalmente vuoti nel Regno dell’aldilà. E ciononostante non cambiate, ed anche se tutto intorno a voi passa, non volgete i vostri pensieri allo spirituale, ma piangete soltanto ciò che è perduto e cercate di riconquistarlo il più presto possibile. Siete degli stolti, perché siete di spirito oscurato. Il mondo con i suoi beni rende i vostri occhi incapaci di vedere, perché vi abbaglia e non potete riconoscere bene più niente. E con il vostro pensare vi date nelle mani di colui, la cui meta è di trattenere la vostra anima nel suo possesso, che significa tanto quanto spingerla nell’oscurità. I vostri pensieri sono rivolti soltanto al terreno, e dimenticate Colui al Quale dovete la vostra vita e davanti al Quale dovete una volta giustificarvi. Voi respingete ogni responsabilità spirituale da ogni pensiero, non volete essere ricondotti a questa responsabilità, e così rendete la vostra coscienza tanto ottusa, che presto non crederete più ad altro che a ciò che vi è visibile ed afferrabile ed a cui tendete con tutti i sensi. Non esiste quasi più nessun collegamento tra gli abitanti della Terra e di quelli del Regno spirituale, che porta ancora la benedizione, mentre invece il collegamento con il basso è oltremodo forte, perché l’uomo lo stabilisce nella libera volontà appunto mediante il tendere a ciò che è perituro e che appartiene ancora al regno dell’avversario di Dio. Voi misconoscete totalmente lo scopo della vostra vita terrena, e perciò la Terra non adempie nemmeno più il suo scopo, di essere una stazione di formazione dello spirito, che ha per conseguenza la dissoluzione della Creazione terrena, perché questa è la conseguenza legislativa della vita contro l’Ordine divino. Perché voi uomini vivete contro questo Ordine divino, altrimenti il vostro stato spirituale vi farebbe riconoscere chiaro e limpido, qual è il vostro scopo e la vostra meta sulla Terra. Ed ogni agire contrario deve avere l’effetto legislativo, per cui anche la fine di questa Terra è arrivata, per cui la Grazia dell’incorporazione come uomo viene sottratta a questi e tutto lo spirituale riceve questa forma esteriore, a cui tende mediante la propria volontà. Perché la Grazia dell’incorporazione non viene sfruttata, ma se ne abusa, e quindi la libera volontà stessa determina il destino dello spirituale, provoca la fine della Terra, perché la Legge dell’eterno Ordine non permette più nient’altro.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Ernste Mahnung, des Erdenlebenszweckes zu gedenken....

Ihr Menschen vergesset gänzlich euren Erdenlebenszweck, und darum lebet ihr auch nicht ihm entsprechend.... Was euch wichtig erscheint, ist ohne Nutzen für eure Seele, um derentwillen ihr auf der Erde weilet.... und was allein wichtig ist, das beachtet ihr nicht. Ihr lebet nur eurem Körper, aber nicht eurer Seele und seid doch nur eurer Seele wegen als Mensch auf dieser Erde tätig.... Alles, was ihr anstrebt, was ihr denkt und tut, trägt euch keinerlei Erfolg ein, denn der irdische Erfolg bleibt euch nicht, er ist nur ein Traumbild, das ihr nicht festhalten könnet, das vergeht und im Nichts verrinnt mit dem Moment eures Todes. Und solange es noch für euch besteht, dienet es nur der vergänglichen Hülle der Seele, nicht aber der Seele selbst. Alle eure Lebenskraft, euren Willen und eure Gedanken verwendet ihr also auf völlig Wertloses, die echten Güter aber strebet ihr nicht an, und also behandelt ihr eure Seele erbärmlich, ihr lasset sie in größter Not, wenngleich ihr die Möglichkeit hättet, ihr zu helfen.... Ihr liebet euch selbst, eure wertlose Außenhülle, über alles.... ihr steckt noch gar sehr in der Ichliebe, in einer Liebe, die verkehrt gerichtet ist und niemals euch zum Ziel führen kann, zwecks dessen ihr auf Erden weilet. Ihr sehet es doch täglich, wie vergänglich alles ist, ihr verlieret täglich euch nahestehende Menschen durch den Tod, ihr wisset, daß sie alles zurücklassen müssen, was ihnen bisher erstrebenswert war, und daß sie völlig leer in das jenseitige Reich eingehen.... Und ihr wandelt euch dennoch nicht.... und ob alles um euch vergehet, ihr richtet die Gedanken nicht geistig, sondern trauert nur dem Verlorenen nach und suchet es euch so schnell als möglich wiederzuerringen.... Ihr seid Toren, denn ihr seid verfinsterten Geistes. Die Welt mit ihren Gütern macht eure Augen unfähig zum Schauen, weil sie euch blendet und ihr nichts mehr recht erkennen könnet. Und ihr gebet euch durch euer Denken dem in die Hände, dessen Ziel es ist, eure Seele in seinem Besitz zu behalten, was soviel heißt, als sie in die Finsternis zu stoßen. Eure Gedanken sind nur irdisch gerichtet, und ihr vergesset Den, Dem ihr euer Leben verdanket und vor Dem ihr euch dereinst verantworten müsset.... Ihr dränget jeden geistigen Gedanken, jeden Gedanken an eine Verantwortung, zurück, ihr wollet nicht daran erinnert werden, und ihr stumpfet euer Gewissen so ab, daß ihr bald nichts mehr glaubet als das, was euch sichtbar und greifbar ist und das ihr mit allen Sinnen anstrebet.... Es besteht fast keine Verbindung mehr zwischen den Bewohnern der Erde und denen des geistigen Reiches, die noch segenbringend ist, dagegen nach unten ist die Bindung überaus stark, denn der Mensch stellt sie im freien Willen her eben durch das Anstreben dessen, was vergänglich ist und noch dem Reiche des Gegners von Gott angehört. Ihr verkennet gänzlich euren Erdenlebenszweck, und darum erfüllet auch die Erde nicht mehr den Zweck, Bildungsstation des Geistes zu sein.... was ein Auflösen der irdischen Schöpfung nach sich zieht, weil dies gesetzmäßige Folge des Lebens wider die göttliche Ordnung ist.... Denn ihr Menschen lebt wider diese göttliche Ordnung.... ansonsten euer Geisteszustand hell und klar euch erkennen ließe, was eure Aufgabe und euer Ziel auf Erden ist.... Und jegliches Zuwiderhandeln muß sich gesetzmäßig auswirken.... weshalb auch das Ende dieser Erde gekommen ist, wonach die Gnade der Verkörperung als Mensch diesen entzogen wird und alles Geistige die Außenform erhält, der es durch eigenen Willen zustrebt.... Denn die Gnade der Verkörperung wird nicht ausgenützt, sondern mißbraucht, und also bestimmt der freie Wille selbst das Schicksal des Geistigen.... er führt das Ende der Erde herbei, weil das Gesetz der ewigen Ordnung nichts anderes mehr zuläßt....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde