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La conquista di beni spirituali – L’attività terrena – L’ozio

Sulla Terra nulla è più importante dello sviluppo dell’anima verso l’Alto. Perciò ogni attività terrena deve soddisfarvi, se contemporaneamente viene eseguito il lavoro spirituale, che come attività necessaria non deve mai essere tralasciata, se la vita terrena deve avere successo. Perché ciò che conquistata in beni terreni attraverso l’esercizio dell’attività terrena, è un possesso incostante, che vi può bensì assicurare il benessere terreno, ma anche soltanto se la Mia Volontà lo concede. Voi avete da adempire un compito terreno che è l’unico che deve essere importante per voi, dovete maturare spiritualmente. Ed il mondo con tutto ciò che vi è desiderabile, è soltanto un mezzo allo scopo; sono le opportunità in cui dovete maturare. E così la vita terrena deve essere bensì vissuta in mezzo a queste cose, che vi affascinano e vi spronano all’attività terrena, ma non deve essere uno scopo a sé stesso, vi dovete rendere conto che avete da adempiere un compito più alto che soltanto l’aumento di un possesso terreno o il procurare il piacere corporeo, e soltanto quando il lavoro spirituale viene preposto al lavoro terreno, adempite lo scopo della vita terrena. E poi dovete sempre tenervi davanti agli occhi, che non è nel vostro potere di prolungare la vostra vita terrena nemmeno di un giorno. Inoltre dovete sempre aspettarvi di essere richiamati, e ricordarvi che allora dovete lasciare indietro tutto ciò che avete conquistato terrenamente e potete portare nell’aldilà solamente ciò che vi siete procurati in tesori spirituali. E così ogni cosa è inutile di ciò che sulla Terra vi pareva desiderabile, perché è materia, che non vi segue nel Regno spirituale, ma è sempre e costantemente parte della Terra, sulla quale però vivete soltanto un breve tempo. E dato che non sapete mai quando il vostro tempo è trascorso, agirete con intelligenza solamente se utilizzate ogni giorno, per conquistarvi la ricchezza spirituale. Perciò soltanto l’attività spirituale riporta un guadagno, benché dovete compiere anche il vostro dovere terreno e svolgere dei lavori, che sono di utilità per il prossimo. Uno serva l’altro, allora ogni attività terrena è contemporaneamente un servizio al prossimo, se non è a suo danno. Perciò l’uomo non deve oziare, altrimenti non sfrutta la sua forza di vita e le sue opere nell’amore per il prossimo saranno scarse. Un uomo pigro non presterà nemmeno un lavoro spirituale, perché questo premette un cuore volonteroso d’amare, e la volontà d’amare si manifesta sempre in un modo che al prossimo viene provveduto nel suo bisogno, sia in modo corporeo che animico. Quello che l’uomo fa per servire i prossimi, è un’attività terrena, che contemporaneamente viene considerato come lavoro spirituale all’anima, ma il lavoro terreno che tende soltanto al proprio vantaggio, che ha il suo motivo soltanto nell’amor proprio, è inutile per l’Eternità. E’ tempo sprecato inutilmente, che non può mai essere recuperato, che inoltre significa ancora una retrocessione dell’anima, perciò però vengono ottenuti i più grandi vantaggio visti puramente mondani, perché lavora sotto la cooperazione del Mio avversario, che gli apporta i beni terreni nella massima misura. Ma un tale uomo entra vuoto e povero nel Regno spirituale dopo la sua morte, perché deve lasciare tutto indietro sulla Terra e non ha nulla da dimostrare in tesori spirituali. Ha vissuto la sua vita senza scopo e lo attende una triste sorte nell’aldilà.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Erwerben geistiger Güter.... Irdische Tätigkeit.... Müßiggang....

Nichts ist auf Erden bedeutsam, als nur allein die Entwicklung der Seele zur Höhe. Darum soll euch jede irdische Tätigkeit nur dann befriedigen, so gleichzeitig die geistige Arbeit ausgeführt wird, die als notwendigste Tätigkeit niemals außer acht gelassen werden darf, soll das Erdenleben erfolgreich sein. Denn was ihr gewinnet an irdischen Gütern durch Ausübung irdischer Tätigkeit, ist unbeständiger Besitz, der euch wohl irdisches Wohlleben sichern kann, doch auch nur, wenn Mein Wille dies zuläßt. Ihr habt eine Erdenaufgabe zu erfüllen, die euch allein wichtig sein soll.... ihr sollt geistig ausreifen.... Und die Welt nebst allem, was euch begehrenswert ist, ist nur das Mittel zum Zweck; es sind die Gelegenheiten, an denen ihr ausreifen sollet. Und so muß zwar das irdische Leben gelebt werden inmitten dieser Dinge, die euch reizen und anspornen zu irdischer Tätigkeit, doch es darf nicht Selbstzweck sein, ihr müsset euch bewußt werden und bleiben, daß ihr eine höhere Aufgabe zu erfüllen habt als nur das Vermehren von irdischem Besitz oder das Schaffen körperlicher Behaglichkeit, und erst, so die geistige Arbeit der irdischen vorangesetzt wird, erfüllet ihr den Erdenlebenszweck. Und darum müsset ihr euch stets vor Augen halten, daß es nicht in eurer Macht liegt, euer Erdenleben nur um einen Tag zu verlängern. Ihr müsset ferner stets damit rechnen, abgerufen zu werden, und euch dessen eingedenk sein, daß ihr dann alles irdisch Erworbene zurücklassen müsset und nur das ins Jenseits hinübernehmen dürfet, was ihr euch an geistigen Schätzen erworben habt. Und also ist ein jegliches Ding wertlos, was euch auf Erden begehrlich erscheint, denn es ist Materie, die euch nicht ins geistige Reich folgt, sondern stets und ständig Anteil der Erde ist, die ihr jedoch nur kurze Zeit belebt. Und da ihr niemals wisset, wann eure Zeit abgelaufen ist, so werdet ihr nur dann klug handeln, so ihr einen jeden Tag nützet, um euch geistigen Reichtum zu erwerben. Darum ist geistige Tätigkeit allein Gewinn eintragend, wenngleich ihr auch irdisch eure Pflicht tun sollet und Arbeiten verrichten, die dem Nächsten von Nutzen sind. Einer diene dem anderen.... dann ist jede irdische Tätigkeit gleichsam ein Dienst am Nächsten, sowie sie ihm nicht zum Schaden gereicht. Darum darf der Mensch auch nicht müßig sein, ansonsten er seine Lebenskraft nicht nützet und seine Werke der Nächstenliebe nur gering sein werden. Ein müßiger Mensch wird auch keine geistige Arbeit leisten, denn diese setzt ein liebewilliges Herz voraus, und Liebewilligkeit äußert sich immer in einer Weise, daß der Nächste bedacht wird in seinen Bedürfnissen, sei es körperlicher oder seelischer Art. Was der Mensch tut, um den Mitmenschen zu dienen, ist irdische Tätigkeit, die gleichzeitig als geistige Seelenarbeit angerechnet wird, doch irdische Arbeit, die nur eigenen Vorteil erstrebt, die nur in der Ichliebe ihren Anlaß hat, ist wertlos für die Ewigkeit. Es ist nutzlos vergeudete Zeit, die niemals eingeholt werden kann, die außerdem noch einen Rückgang für die Seele bedeutet, daher aber rein weltlich gesehen größte Vorteile erzielt werden, weil der Mensch unter Mithilfe Meines Gegners arbeitet, der ihm irdische Güter zuwendet in größtem Maß. Doch leer und arm geht ein solcher Mensch in das geistige Reich ein nach seinem Tode, denn er muß alles zurücklassen auf der Erde und kann an geistigen Schätzen nichts aufweisen. Sein Leben war zwecklos gelebt, und ein trauriges Los wartet seiner im Jenseits....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde