Nel tempo del raccolto servono molti operai e perciò ognuno Mi è benvenuto, che Mi si offre in servizio. Ed ognuno viene messo al suo posto secondo la sua capacità, dove può agire e svolgere il suo servizio secondo la sua forza. Io non rifiuto nessuno, perché il lavoro prima della fine è urgente ed Io non posso avere abbastanza mietitori, quando sia venuto il tempo per il raccolto. Ma Mi devono donare la loro volontà e la loro fedeltà, devono garantire per il Signore come utili servi ed accettare le Sue istruzioni, sempre nella ferma volontà, di agire di conseguenza e quindi prestarMi un fedele servizio. Ma non devono soltanto eseguire la Mia Volontà, ma rendere questa Volontà anche la loro, cioè loro stessi devono essere convinti che soltanto mediante il loro lavoro i prossimi possono essere aiutati, che quindi il loro lavoro spirituale non deve essere eseguito soltanto meccanicamente oppure su Mio Incarico, ma deve dare gioia a loro stessi, perché riconoscono questo lavoro come unico che procura un successo per l’anima. Tutto quello che i Miei servi fanno per Me e per il Mio Regno, deve essere eseguito nella pienissima convinzione, con fervente dedizione ed in amore, soltanto allora sono veri servi, che Io Mi sono scelti per essere attivi per Me. Chi esegue il suo lavoro soltanto nella costrizione, non mieterà nessuna benedizione, non potrà essere la giusta guida ai ciechi, perché lui stesso non è vedente. Servire Me significa: essere attivo per il prossimo nell’amore, per aiutarlo spiritualmente e corporalmente nella sua miseria. Perché Io lo faccio con il Mio Amore, ma i Miei servi lo devono fare al Mio Posto, devono rappresentarMi, quindi adempiere la Volontà del loro Signore come Egli Stesso non può esprimerSi per via degli uomini, che non potrebbero sopportare Me Stesso nella loro vicinanza per via del loro stato imperfetto dell’anima. Ed a loro Io devo parlare attraverso la bocca d’uomo e per questo dei ferventi servi Mi devono prestare la loro bocca, affinché Io posso parlare a loro, quando hanno bisogno della Mia Parola. C’è molto lavoro nella Mia Vigna, ci sono molti campi incolti, che sono dei cuori d’uomini che devono essere resi ricettivi per la pura semenza, per il Vangelo che ha la sua Origine in Me e che deve ricondurre gli uomini a Me. E chi diffonde così il Mio Vangelo, chi lo spiega ai prossimi e li rende capaci di accogliere la Mia Parola; chi prepara i loro cuori per l’amore e quindi li rende ricettivi per Me Stesso, questo è il Mio servo e Mi presta i veri servizi e sarà benedetto già sulla Terra e poi nel Regno spirituale, perché aiuta a salvare molte anime dalla morte eterna. Egli diffonde la Luce ed illumina così la via verso di Me, la via verso la Vita eterna.
Amen
TraduttoreZur Zeit der Ernte werden viele Arbeiter benötigt, und darum ist Mir ein jeder willkommen, der sich Mir zum Dienst anträgt. Und es wird ein jeder nach seiner Fähigkeit an den Platz gestellt, wo er wirken kann und seinen Dienst versehen nach seiner Kraft. Ich weise keinen zurück, weil die Arbeit vor dem Ende dringend ist und Ich auch nicht genug Schnitter haben kann, wenn die Zeit der Ernte gekommen ist. Doch ihren Willen und ihre Treue müssen sie Mir schenken, sie müssen als taugliche Knechte für ihren Herrn einstehen und Seine Anweisungen entgegennehmen, immer im festen Willen, danach zu handeln und also Mir treue Dienste zu leisten. Doch sie sollen nicht nur Meinen Willen ausführen, sondern sich diesen Willen auch zu dem ihrigen machen, d.h., sie sollen selbst überzeugt sein davon, daß nur durch ihre Arbeit den Mitmenschen geholfen werden kann, daß also ihre geistige Arbeit nicht nur mechanisch oder in Meinem Auftrag ausgeführt wird, sondern ihnen selbst Freude bereitet, weil sie diese Arbeit als allein Erfolg eintragend für die Seele erkennen. Alles, was Meine Knechte für Mich tun und für Mein Reich, muß in vollster Überzeugung, mit eifriger Hingabe und in Liebe ausgeführt werden, dann erst sind es rechte Diener, die Ich Mir erwählt habe, für Mich tätig zu sein. Wer seine Aufgabe nur gezwungen ausführt, der wird keinen Segen ernten, er wird nicht der rechte Führer der Blinden sein können, weil er selbst nicht sehend ist. Mir dienen heißt in Liebe für die Mitmenschen tätig sein, um ihnen geistig und körperlich zu helfen in ihrer Not. Denn das tue Ich aus Meiner Liebe heraus, doch Meine Diener sollen es an Meiner Statt tun, sie sollen Mich vertreten, also ihres Herrn Willen erfüllen, so Er Selbst Sich nicht äußern kann der Menschen wegen, die Mich Selbst nicht ertragen könnten in ihrer Nähe, ihres unreifen Seelenzustandes wegen. Und zu ihnen muß Ich durch Menschenmund reden, und dazu sollen Mir eifrige Diener ihren Mund leihen, auf daß Ich zu jenen reden kann, so sie Mein Wort benötigen. Es gibt viel Arbeit in Meinem Weinberg, es gibt viele unbebaute Äcker, das sind Menschenherzen, die aufnahmefähig gemacht werden sollen für die reine Aussaat, für das Evangelium, das von Mir seinen Ausgang nimmt und die Menschen zu Mir zurückführen soll. Und wer also Mein Evangelium verbreitet, wer die Mitmenschen aufklärt und sie fähig macht, Mein Wort entgegenzunehmen, wer ihre Herzen zubereitet zur Liebe und sie also aufnahmefähig macht für Mich Selbst, der ist Mein Knecht und leistet Mir die rechten Dienste und wird gesegnet sein auf Erden schon und dereinst im geistigen Reich, denn er hilft viele Seelen erretten vom ewigen Tode. Er verbreitet Licht und erleuchtet so den Weg zu Mir, den Weg zum ewigen Leben....
Amen
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