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L’origine dei pensieri

Venite istruiti dal Regno spirituale. Se vi è afferrabile questo pensiero, siete anche nella fede ed allora accogliete un patrimonio mentale, che non ha nessuna origine terrena, che quindi dovrebbe essere venuto dal Regno dell’Infinito oppure nato da voi stessi, se non volete riconoscere il primo. E così vi voglio dare una Spiegazione in quale collegamento si trova il vostro proprio pensare con il Regno spirituale. Sarà difficile per voi dare ad un pensiero in voi la giusta direzione, cioè di rispondere ad una domanda secondo la verità aperta da voi stessi, se vi manca ogni conoscenza. Potete bensì darvi una risposta da dove prendete i pensieri, che secondo voi secondo la vostra interpretazione passano attraverso il vostro cervello. Inoltre vi domando, Chi vi ha dato il dono del pensare e che cosa è in sé il pensiero. Voi potete dare a questo bensì la risposta: E’ una funzione corporea, che è propria dell’uomo, senza che sia stato necessario dargliela. Il pensare in sé però è qualcosa di imponente, se osservate più da vicino un procedimento, che si svolge senza attività percettibile, che non è visibile a nessun altro uomo e che non lascia nemmeno delle conseguenze o effetti percettibili. E’ un procedimento, che può aver luogo ovunque ed in ogni momento, senza poter essere controllato da esterni. Quindi è già un procedimento che è da dichiarare spirituale, in contrasto ad ogni altro agire dell’uomo, per cui ha bisogno del suo corpo in qualche modo. Qualunque cosa l’uomo faccia, egli utilizza un organo del suo corpo per l’esercizio delle sue funzioni assegnate a questa parte del corpo. E questo potrà anche sempre essere riconoscibile. Ma non il pensare dell’uomo. Questo può aver luogo nella più grande calma del corpo, benché l’uomo consideri la sede dell’intelletto, il cervello, come organo, che esercita pure la sua funzione. Ma questa consiste semplicemente nel fatto, di accogliere delle irradiazioni mentali, quando viene toccato da queste. Ma dov’è da cercare l’origine dei pensieri, in particolare quando non si tratta di cose percettibili terrenamente, ma di cose spirituali, che non possono essere afferrate dai sensi dell’uomo? A volte compaiono fulmineamente dei pensieri nell’uomo, senza che costui se ne sia occupato prima intellettualmente. Anche ogni risposta ad una domanda posta a sé stesso è pure un pensiero che compare all’improvviso, che quindi deve provenire da una Riserva, se già l’uomo crede che il pensiero nasce da lui stesso. Questa Riserva dev’essere in lui stesso da qualche parte, da cui la vivace attività d’intelletto coglie il patrimonio mentale. E questo contenitore di pensieri dovrebbe quindi svuotarsi oppure di nuovo poter essere riempito, se è da cercare all’interno dell’uomo, oppure deve venir riconosciuto come trovandosi all’esterno del corpo umano, dev’essere cercato nel Regno spirituale, da dove viene irradiato ogni pensiero nel cuore dell’uomo, per venir afferrato ed elaborato tramite la volontà dell’uomo dall’organo pensante. La volontà dell’uomo può essere più forte o più debole, di far uso delle irradiazioni che lo toccano, e di conseguenza è anche riconoscibile esteriormente la facoltà di un uomo di spiegare delle cose e con ciò di valere come sapiente. Se e quando l’uomo accoglie la Verità rispetto alle irradiazioni, richiede ulteriori insegnamenti, ma che accoglie queste irradiazioni dal Regno dello spirituale, è consolidato e con un poco di riflessione può diventare anche convinzione. Perché nulla di non percettibile terrenamente sorge attraverso la volontà umana, ma è ciò che è sempre stato, ha la sua origine nel Regno spirituale, come tutto lo spirituale sono Irradiazioni della Forza divina, che è accessibile all’uomo secondo la sua volontà. Ma il pensiero è appunto la dimostrazione di ciò che l’uomo è portatore dello spirituale e come essere terrenamente legato può stabilire il collegamento tramite il pensiero con il Regno spirituale. In pensieri egli si può levare in quel Regno, si può staccare dalla Terra e dimorare mentalmente nelle regioni spirituali. E se crede, che un tale dimorare nel Regno spirituale sia una formazione della propria fantasia, allora serva da spiegazione, che l’uomo non può pensare o immaginarsi ciò che non esiste, che tutto ciò che l’uomo s’immagina, esiste anche da qualche parte ed i pensieri sono in certo qual modo il riflesso di ciò che l’uomo, grazie alla sua volontà, cerca di sondare. Soltanto, le immagini possono essergli offerte deformate, cosa che però è indotto nuovamente dalla sua volontà. Ma l’origine del pensiero non è mai il cervello dell’uomo, ma questo è soltanto l’apparecchio, che deve accogliere il patrimonio mentale che lo tocca dal Regno spirituale, se deve diventare percettibile per l’uomo. Perché questo dev’essere anche indubbio per l’uomo non credente, che lui stesso deve dapprima ricevere la sapienza, che lui stesso non la può partorire, a meno che non fosse in lui. Questo però richiede una fede più forte, perché allora deve anche riconoscere in sé la divinità, che sonnecchia in lui come scintilla spirituale e che lo può istruire anche dall’interiore secondo la Verità. Ma allora gli viene offerta la stessa spiegazione, perché allora si trova in diretto collegamento con il Regno spirituale, con Me, con lo Spirito del Padre dall’Eternità, ed E’ Lui Stesso che lo istruisce. Allora sa anche che ogni patrimonio mentale è la Mia Irradiazione e che si trova nella pienissima Verità, appena è entrato in contatto con Me, Quale Donatore della Verità.

Amen

Origin of thought....

You receive your knowledge from the spiritual kingdom.... If you understand this idea you also have faith and therefore accept a mental concept which is not of this world, which would either have to come from the kingdom of infinity or it originated in yourselves, if the former is not acceptable to you. And thus I want to explain to you how your own thoughts relate to the spiritual kingdom....

Without knowledge you will find it difficult to give an inherent thought the right direction, i.e. truthfully answer a question you raise yourself. You could certainly answer it yourselves, but without any guarantee of truth. And now I ask you where the thoughts which are passing through your brain come from in proportion to your understanding.... Furthermore, I ask you who gave you the gift of thought and what, in principle, is a thought.... You can certainly reply that it is a physical function, an inherent human characteristic that need not have been given to the human being.... Nevertheless, thinking in itself is something tremendous when you take a closer look at the process. It takes place without any observable activity, it is not evident to any other person nor does it leave any noticeable consequences or results. It is a process which can take place anywhere and at any time without the means to be scrutinised by other people. Thus it could already be considered a spiritual process, in contrast to every other activity for which the human being requires his body in some form or other.

Whatever the human being does, he will use a bodily organ to perform the function designated for this part of the body. And it will also always be noticeable. However, this does not apply to the human being’s mind. This can work while the body is completely at rest, although the human being considers the seat of intelligence, the brain, as the organ which also exercises its function. But its function merely consists of receiving thought emanations when it is touched by them. But where is the origin of thought to be found, especially when it does not concern worldly-perceptible but spiritual things, which cannot be grasped by the human being’s senses. The human being occasionally experiences thoughts in a flash although he had previously not intellectually concerned himself with them. And every answer to a self-posed question is also a suddenly emerging thought, which thus has to come from a reservoir, if the person believes that a thought originates in himself. This reservoir has to be somewhere within himself from which he draws the mental concepts during his intellectual activity. Consequently, one should also be able to empty and refill this thought container, if it is to be found inside the human being.

Or it has to be recognised as being external to the human body, it has to be looked for in the spiritual kingdom, which transmits every thought into the human heart in order to be deliberately grasped from there and processed by the thinking organs. The human being’s will to make use of the emanations touching him can fluctuate, and in proportion to this is the person’s outwardly recognisable ability to explain things and be deemed knowledgeable.... Whether and when the person accepts emanations which correspond to the truth will require further instruction, but that he receives these emanations from the spiritual kingdom is a fact and can, after some consideration, also become a conviction. Because something that is not physically perceptible cannot be created by human will, rather it exists as something that has always existed. It has its origin in the spiritual realm, just as all spiritual substances are emanations of God’s strength, which is accessible to the human being in proportion to his will. But thought is, in fact, the evidence that the human being is a carrier of spiritual essence and who, as an earthly constrained being, is able to make mental contact with the spiritual kingdom. He can lift himself in thought into this realm, he can detach himself from earth and mentally reside in spiritual spheres.... And if he believes that such a stay in the spiritual kingdom is a figment of his own imagination, it should be explained that the human being cannot think of or imagine anything that does not exist.... that everything he imagines also exists somewhere, and the thoughts are more or less a reflection of what the person is trying to ascertain by virtue of his will. Only, the images can be offered to him in a distorted way, but this is also caused by his will. However, the human brain is never the origin of thought, it is merely the device which has to receive mental concepts touching it from the spiritual realm if they are to become perceptible to the person. It is beyond doubt, even for the unbelieving person, that he has to receive wisdom first, that he cannot bring it forth from himself unless it is in him....

But this requires a stronger faith, because then he also has to acknowledge the Divinity in himself which rests dormant in him and which can also truthfully instruct him from within.... However, in that case he will receive the same explanation, because then he is in direct contact with the spiritual realm, with Me, with the eternal Father-Spirit, Who will instruct him Himself.... and then he will know that all mental concepts are an emanation from Me and that he will receive the absolute truth as soon as he has made contact with Me, the Provider of truth....

Amen