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Vivere nell’Ordine divino - Una vita ordinata

Appena viene osservato l’Ordine divino, appena l’uomo vive quindi secondo la Volontà divina, anche la sua vita terrena è ordinata e perciò solo allora può subentrare un miglioramento delle condizioni di vita, se gli uomini si sforzano ad osservare l’Ordine divino, diversamente Dio impiega costantemente dei mezzi che conducono a questo, e ciò significa miseria ed afflizione terrena. Quindi gli uomini stessi sono autori della miseria terrena, persino quando non sono apparentemente partecipi. Loro sono gli autori attraverso la loro predisposizione contro Dio, attraverso la non-osservanza dei Comandamenti divini e da ciò la totale inosservanza del compito della loro vita. E finché gli uomini non lo riconoscono, anche lo stato sulla Terra rimarrà insopportabile, malgrado un apparente miglioramento delle condizioni di vita, perché l’uomo stesso si rende ogni situazione più o meno sopportabile attraverso la sua predisposizione verso Dio. E così gli uomini possono stare in mezzo al più grande disordine e condizioni di vita difficilissime e non sentire questi così duramente, perché lavorano su sé stessi e si sforzano di entrare nell’Ordine divino, come d’altra parte degli uomini sono colpiti duramente e sensibilmente dalla miseria e dal bisogno, perché vivono totalmente al di fuori del divino Ordine, oppure vivono anche alla giornata nel benessere del corpo, se accettano la forza dall’avversario di Dio, cioè gli si ascrivono totalmente, eseguono la sua volontà e gli sono quindi volenterosi servitori per cui giunge loro anche la ricompensa dal basso. Costoro non sono invidiabili e l’uomo che si trova in miseria e bisogno, non deve augurarsi la loro sorte, ma trarre dalla miseria la giusta utilità per la sua anima, mentre lavora su di sé, per assecondare la Volontà divina, allora sentirà anche un lenimento della miseria e maturerà contemporaneamente nella sua anima. E se il tempo in arrivo porta un apparente miglioramento, in ciò gli uomini riconosceranno l’appartenenza all’avversario di Dio, che il benestare si trova sempre là dove gli uomo sono lontani da Dio, quindi servitori di Satana. E perciò devono prendere rassegnati su di sé la miseria, ed ogni uomo deve tendere per sé ad un miglioramento, mentre lavora su sé stesso. Allora non mancherà la ricompensa, la vita terrena sarà sopportabile per il singolo, benché l’intera umanità è ancora colpita. Solo una vita nell’Ordine divino ha anche per conseguenza una vita terrena ordinata, perché Dio non lascia nella miseria e nel bisogno coloro che cercano di adempiere la Sua Volontà ed Egli Si prende particolare Cura di coloro che si raccomandano a Lui ed alla Sua Grazia in tempi di miseria terrena, che tendono a migliorare lo stato della loro anima e perciò cercano sempre di adempiere il Comandamento dell’amore. Perché costoro tendono all’Ordine divino e possono essere certi in ogni momento dell’Aiuto di Dio.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Leben in göttlicher Ordnung - Geordnetes Leben....

Sowie die göttliche Ordnung beachtet wird, sowie also der Mensch lebt dem göttlichen Willen gemäß, ist auch sein irdisches Leben ein geordnetes, und darum kann eine Besserung der Lebensverhältnisse erst dann eintreten, so sich die Menschen bemühen, diese göttliche Ordnung innezuhalten, anderenfalls Gott ständig Mittel anwendet, sie dazu zu führen, und dies irdische Not und Drangsal bedeutet. Also sind die Menschen selbst Urheber der irdischen Not, selbst wenn sie scheinbar unbeteiligt sind daran. Sie sind die Urheber durch ihre Gott-widrige Einstellung, durch ihre Nichtbeachtung der göttlichen Gebote und dadurch völlige Außerachtlassung ihrer Lebensaufgabe. Und solange die Menschen dies nicht erkennen, wird auch der Zustand auf Erden unerträglich bleiben, trotz einer scheinbaren Aufbesserung der Lebensbedingungen. Denn der Mensch selbst macht sich jeden Zustand mehr oder weniger erträglich durch seine Einstellung zu Gott. Und so können Menschen inmitten größter Unordnung und schwerster Lebensverhältnisse diese nicht so hart empfinden, weil sie an sich selbst arbeiten und in die göttliche Ordnung einzugehen sich bemühen, wie andererseits Menschen hart und empfindlich getroffen sind von der Not und dem Elend, weil sie völlig außerhalb der göttlichen Ordnung leben, oder aber auch im Wohlstand des Körpers dahinleben, so sie die Kraft vom Gegner Gottes in Anspruch nehmen, d.h. sich ihm völlig verschreiben, dessen Willen ausführen und ihm also willige Diener sind, wofür ihnen auch der Lohn von unten zugeht. Diese sind nicht zu beneiden, und es soll der Mensch, der in Not und Elend sich befindet, nicht deren Los sich wünschen, sondern aus der Not den rechten Nutzen ziehen für seine Seele, indem er an sich arbeitet, um dem göttlichen Willen gerecht zu werden, dann wird er auch eine Linderung der Not verspüren und gleichzeitig reifen an seiner Seele. Und so die kommende Zeit eine scheinbare Besserung bringt, werden die Menschen daran die Zugehörigkeit zum Gegner Gottes erkennen, daß der Wohlstand immer dort anzutreffen ist, wo die Menschen Gott fern, also Diener des Satans, sind. Und darum sollen sie die Not ergeben auf sich nehmen, und jeder Mensch soll für sich eine Besserung anstreben, indem er an sich selbst arbeitet.... Dann wird der Lohn nicht ausbleiben, es wird das irdische Leben erträglich sein für den einzelnen, wenngleich die gesamte Menschheit noch betroffen ist. Erst ein Leben in göttlicher Ordnung hat auch ein geordnetes Erdenleben zur Folge, denn Gott lässet nicht in Not und Elend, die Seinen Willen zu erfüllen trachten, und Er nimmt Sich aller derer besonders an, die in Zeiten irdischer Not sich Ihm und Seiner Gnade empfehlen, die danach trachten, ihren Seelenzustand zu bessern, und die darum stets das Gebot der Liebe zu erfüllen suchen. Denn sie streben die göttliche Ordnung an und können der Hilfe Gottes zu jeder Zeit gewiß sein....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde