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La dimostrazione – La motivazione del sapere spirituale

Il sapere spirituale non si lascia mai dimostrare, ma solo motivare, cioè l’uomo ne può trarre delle deduzioni logiche. Quindi può anche riconoscere intellettualmente queste deduzioni, se ne prende posizione senza pregiudizio. Ma per questo non si lasciano mai portare delle dimostrazioni, perché per il tempo terreno non è adeguato che l’uomo possa convincersi di cose che non riguardano il corpo, ma solo lo spirituale nel corpo. Malgrado ciò l’uomo stesso può essere pienamente convinto che il sapere spirituale è Verità, solo questa convinzione non la può dare oltre in modo scolastico, cosa che sarebbe però il caso se si potessero stabilire delle dimostrazioni per la giustezza del sapere spirituale. E perciò un tale sapere non può mai essere insegnato, quindi non può essere trasferito sulla via intellettuale, ma è sempre condizione un cammino di vita compiacente a Dio che quel sapere possa essere ricevuto ed anche compreso, perché solo il Dono dell’intelletto rende ciò che è stato ricevuto per quello che è, altrimenti sono soltanto parole che non diventano vive, perché a loro manca lo spirito interiore. E perciò non sarà determinante la dimostrazione, ma la volontà e lo stato di maturità di colui che riceve il sapere spirituale. E perciò non si può trapiantare un sapere attraverso insegnamenti, perché appena l’uomo non adempie le condizioni che gli sono poste, riceve bensì gli insegnamenti in modo intellettuale, ma non penetrano nel suo cuore e non agiscono nemmeno più come sapere, ma solo come patrimonio mentale che non lascia nessuna profonda impressione. All’uomo che desidera seriamente il giusto sapere però bastano le motivazioni, le deduzioni logiche che lo stimolano al pensare per risvegliare in lui anche la convinzione che gli viene offerta la Verità, perché non il suo acuto pensare d’intelletto gli dà la convinzione, ma il suo cuore, la sua volontà per la Verità che gli procura anche la Forza della conoscenza, la facoltà di considerare il giusto sapere come Verità. La Verità deve bensì essere diffusa, cosa che può avvenire solo attraverso l’ammaestramento dei prossimi, ma ci vuole assolutamente la volontà dell’ascoltatore per riconoscere il sapere trasmesso come Verità. Questa volontarietà è più importante che dimostrazioni, perché persino le dimostrazioni non potrebbero convincere se l’uomo non è volenteroso di essere istruito nella Verità. Ma l’uomo non si deve chiudere alle motivazioni, dato che queste contribuiscono notevolmente a convincerlo, perché anche l’intelletto dev’essere attivo, dopo che il cuore ha deciso, affinché ora il sapere diventi proprietà mentale che lui stesso ora può di nuovo rappresentare.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Evidencia.... Justificación del conocimiento espiritual....

El conocimiento espiritual nunca puede ser probado, solo puede justificarse, es decir, las personas pueden sacar conclusiones lógicas de ello. Por lo tanto, también puede reconocer intelectualmente esta conclusión si se posiciona al respecto sin prejuicios. Pero esto nunca podrá demostrarse, porque no es beneficioso para la época terrenal que el ser humano pueda convencerse de cosas que no conciernen al cuerpo, sino que se refieren a lo espiritual en el cuerpo. Sin embargo, los humanos mismos pueden estar plenamente convencidos de que el conocimiento espiritual es verdad, sólo que no puede transmitir esta convicción de manera escolar, como sería el caso si se pudieran establecer pruebas de la exactitud del conocimiento espiritual.

Y es por eso que tal conocimiento nunca puede ser enseñado. Por lo tanto no se puede transmitir intelectualmente, sino que sólo un estilo de vida piadosa es siempre un requisito previo, para que ese conocimiento pueda ser recibido y comprendido.... Porque el don de la mente hace que lo recibido sea lo que es, de lo contrario son sólo palabras que no cobra vida porque les falta el espíritu interior. Y por eso no será la evidencia la que será decisiva, sino la voluntad y el estado de madurez de quien recibe el conocimiento espiritual.

Y es por eso que el conocimiento no se puede reproducir a través de instrucciones, porque tan pronto como una persona no cumple las condiciones que le imponen, acepta intelectualmente las instrucciones, pero éstas no penetran en su corazón y ya no funcionan como conocimiento, sino sólo como un bien intelectual que ya no deja ninguna impresión profunda. Sin embargo, para una persona que desea seriamente el conocimiento correcto, las justificaciones, las conclusiones lógicas que lo estimulan a pensar son suficientes para despertar en él la convicción de que se le ofrece la verdad, porque no es su agudo pensamiento intelectual que le da la convicción, sino su corazón, su voluntad de verdad, que también le da el poder de conocimiento, la capacidad de considerar el conocimiento correcto como verdad.

Aunque la verdad debe difundirse, lo que sólo puede hacerse enseñando a otros, es fundamental que el oyente esté dispuesto a reconocer el conocimiento transmitido como verdad. Esta voluntad es más importante que la evidencia, porque ni siquiera la evidencia sería convincente si el hombre no estuviera dispuesto a ser informado de la verdad. Pero las personas no deben ignorar las justificaciones, ya que contribuyen significativamente a convencerlas, porque la mente también debe estar activa después de que el corazón haya tomado una decisión, para que el conocimiento se convierta ahora en una propiedad mental, que ahora ellas mismas pueden representar....

amén

Traduttore
Tradotto da: Hans-Dieter Heise