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La percezione più interiore, una linea guida per il modo di vivere

Il sentimento più interiore dell’uomo è la linea di condotta per il suo cammino di vita. Finché l’uomo non s’interroga, egli né rifiuta, né afferma ed allora si manifesta la Voce in lui, che deve soltanto osservare, per essere sulla retta via. Poter affermare sovente è molto difficile finché manca la fede, ma soltanto la volontà gli porta la decisione. Se questa è buona, allora l’uomo accetta senza pensare ciò che gli dice la sensazione più interiore, perché con la sua domanda ha aperto il suo cuore all’influenza degli amici dell’aldilà. Ma l’uomo la cui volontà è ancora sotto il potere dell’avversario, chiude il suo cuore a tutti i sussurri. Quindi egli oppone resistenza e rifiuta, cioè rinnega. Alla voce del cuore baderà sempre solamente l’uomo che è volenteroso di fare il giusto, perché costui pone delle domande e s’aspetta la Risposta. L’uomo non volenteroso vive senza porre delle domande che riguardano il sapere spirituale, perché rinnega tutto lo spirituale, cioè una Vita al di fuori della vita terrena. Ad uno che non fa domande, non gli si può dare nessuna risposta.

Il pensare dell’uomo si muove quasi sempre intorno a cose terrene e considera il tempo per ricerche spirituale come un tempo perduto. Ma allora è ancora predisposto così materialmente, che non ha nessuna sensazione per la Voce sommessa. Perciò non bada nemmeno ai moti più interiori. Quindi la Voce interiore suonerà prevalentemente là, dove comincia a cedere l’amore per il mondo, il senso per tutto il terreno, per la materia, perché soltanto allora l’uomo si occupa con pensieri più profondi, e questi fanno sì che pone sovente delle domande in sé, che ora si dà per così dire anche la risposta, che però veramente gli hanno trasmesso mentalmente gli amici spirituali, perché appena la sua volontà è buona e non si ribella contro Dio, gli giungerà anche mentalmente la Verità, e può dare tranquillamente fede alla Voce del cuore – quindi alla sua più intima percezione - ed ora farà ciò a cui è spinto. La volontà deve tendere solamente al bene, deve voler fare il giusto, allora gli verrà mostrata anche inevitabilmente la via che deve percorrere.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Innerstes Empfinden Richtschnur für den Lebenswandel....

Das innerste Empfinden im Menschen ist die Richtschnur für seinen Lebenswandel. Solange der Mensch fragend ist, ist er weder verneinend, noch bejahend, und dann äußert sich die Stimme in ihm, die er nur zu beachten braucht, um auf dem rechten Weg zu sein. Bejahen-Können ist oft sehr schwer, solange der Glaube mangelt, doch erst der Wille bringt die Entscheidung. Ist dieser gut, dann nimmt der Mensch unbedenklich an, was ihm das innerste Empfinden sagt, denn er hat durch seine Frage das Herz geöffnet dem Einfluß der jenseitigen Freunde. Der Mensch aber, dessen Wille noch unter der Macht des Gegners steht, verschließt sein Herz jenen Einflüsterungen. Er setzt also Widerstand dagegen und weiset ab, d.h., er verneint. Der Stimme seines Herzens achten wird immer nur der Mensch, der willig ist, das Rechte zu tun. Denn dieser stellt Fragen und wartet auf die Beantwortung dieser. Der unwillige Mensch lebt, ohne solche Fragen zu stellen, die geistiges Wissen betreffen, weil er alles Geistige, d.h. ein Leben außerhalb des irdischen Lebens, verneint. Und einem Nicht-Fragenden kann keine Antwort zugehen. Des Menschen Denken bewegt sich zumeist um irdische Dinge, und er betrachtet die Zeit für geistige Forschungen als eine verlorene Zeit. Dann aber ist er noch so materiell eingestellt, daß er für die feine Stimme in sich kein Empfinden hat. Und darum achtet er auch nicht auf die innersten Regungen. Also wird die innere Stimme vornehmlich dort klingen, wo die Liebe zur Welt, der Sinn für alles Irdische, für die Materie, nachzulassen beginnt.... Denn dann erst beschäftigt sich der Mensch mit tieferen Gedanken, und diese bewirken, daß er oft Fragen stellt in sich.... daß er sich nun gleichsam auch die Antwort gibt, die aber eigentlich die geistigen Freunde ihm gedanklich übermittelt haben.... Denn sowie sein Wille gut ist und sich nicht ablehnend gegen Gott verhält, wird ihm auch die Wahrheit gedanklich zugehen, und er kann getrost der Stimme des Herzens.... also seinem innersten Empfinden.... Glauben schenken und nun das tun, wozu es ihn treibt. Nur der Wille muß das Gute anstreben.... er muß wollen, daß er das Rechte tut, dann wird ihm unweigerlich auch der Weg gezeigt werden, den er wandeln soll....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde