In großer geistiger Not befinden sich die Seelen, denen Ich nahegetreten bin im Wort, das sie nicht annahmen als Stimme des Vaters. Denn die Fähigkeit zum Erkennen haben sie, nur der Wille fehlt ihnen, ernstlich zu prüfen. Doch einmal kommen diese Seelen zur Erkenntnis, und dann ist die Reue übergroß, ein köstliches Gnadengeschenk von Mir nicht ausgewertet zu haben, und ihre Selbstvorwürfe sind Qualen, die nicht zu ermessen sind. Wem nun Meine Gnadengabe angeboten wird, der ist gewissermaßen berufen zu geistiger Tätigkeit, weil Ich um seinen seelischen Reifegrad weiß, dem Ich zur weiteren Höhe verhelfen will. Er ist fähig zum Erkennen, sowie er willig ist, sich in der Wahrheit zu bewegen. Er steht also nun an einem Scheidewege, der ewigen Wahrheit oder der Welt entgegenzugehen, und nun ist es sein eigener Wille, welchen Weg er wählet. Ein Mensch nun, der zwei Wege gehen kann und nun von selbst den falschen Weg geht, muß sich dafür verantworten, und dies empfindet die Seele unbewußt und ist darum in Not, wenngleich der Verstand des Menschen solche Bedenken verjagen möchte. Es sind große geistige Widersprüche, die Seele und Verstand nun austauschen, und selig ist der Mensch, so die Seele den Verstand noch überzeugen kann von seinem Irrtum, ehe es zu spät ist, d.h., ehe die Seele die irdische Hülle verläßt. Doch geht sie in das geistige Reich ein im Zustand der Finsternis, dann brennt das Licht, das ihr Erleuchtung bringen sollte, wie Feuer in ihr, denn das Bewußtsein bleibt ihr auch im Zustand der Unkenntnis, daß sie aus eigener Schuld in der Finsternis weilt, weil sie dem Licht entflohen ist, das ihr Meine Liebe und Gnade anzündete. (1.5.1950) Sie lebt dann in großer Pein, sich sehnend nach dieser großen Gnadengabe, die ihr nicht mehr zugewendet werden kann, so sie einmal verschmäht wurde. Zwar kann ihr von seiten der Lichtwesen geholfen werden, doch sie erscheinen der Seele nicht als Bringer des Lichtes, sondern der freie Wille der Seele wird in anderer Weise auf die Probe gestellt, so daß sie wieder vor einem Scheidewege steht.... den Lichtseelen zu folgen, die sich zwar nicht zu erkennen geben, ihr aber helfend beistehen wollen.... oder wieder im Starrsinn zu verharren und die Hilfe der Lichtwesen abzulehnen. Wie auf Erden der Mensch nicht gezwungen wird zur Annahme des Lichtes, das von oben zur Erde niederstrahlt, so ist auch im geistigen Reich der Wille der Seelen ausschlaggebend, wie sie sich zu der Hilfe einstellen, die Meine ewige Liebe ihnen immer angedeihen lässet, um sie zur Höhe zu führen. Auf Erden aber haben sie eine übergroße Gnadengabe in Meinem Wort, das ihnen mit Sicherheit die geistige Reife einträgt. Und darum ist es unverantwortlich, Mein Wort, das aus der Höhe ihnen geboten wird, nicht zu beachten und sich also gleichgültig oder völlig negativ dazu einzustellen. Und verständlicherweise muß es eine Seele äußerst bedrücken, wenn sie das sicherste Mittel zur Erreichung des ewigen Lebens unbeachtet gelassen hat und nun in einem bedauernswerten Zustand in den geistigen Sphären weilt, wo Finsternis herrscht und Unseligkeit. Doch es war ihr freier Wille, sie hat sich selbst durch ihren Willen den erbarmungswürdigen Zustand geschaffen und muß ihn nun ertragen oder wieder im freien Willen eine Wandlung anstreben, also jede Gelegenheit nützen, die Meine Liebe und Erbarmung im Jenseits ihr schafft, auf daß sie doch noch zur Höhe schreitet und in das Lichtreich eingehen kann, wenn auch erst nach endlos langer Zeit. Ihr Wille allein bereitet ihr das Los in der Ewigkeit.... ihr Wille erweckt die Seele zum Leben, wie er aber auch Anlaß sein kann zum geistigen Tode....
Amen
ÜbersetzerIn grande miseria spirituale si trovano quelle anime che ho avvicinato con la Mia Parola, che loro però non hanno accolta come la Voce del Padre. Loro hanno la facoltà del riconoscere, a loro manca soltanto la volontà di esaminare seriamente. Ma una volta queste anime arrivano alla conoscenza ed allora il pentimento, di non aver valutato un Mio delizioso Dono di Grazia è ultra grande e le loro auto accuse sono dei tormenti che non si possono misurare. A chi dunque viene offerto il Mio Dono di Grazia, è in certo qual modo eletto all’attività spirituale, perché so del suo grado di maturità animica, al quale voglio aiutare a salire ulteriormente in Alto. Egli è capace di riconoscere appena vuole muoversi nella Verità. Ora si trova ad un bivio, ad andare incontro alla Verità oppure al mondo, ed ora è la sua propria volontà quale via sceglie. Un uomo ora, che può percorrere due vie e sceglie da sé la via sbagliata, ne deve rispondere, e l’anima percepisce questo inconsciamente e per questo si trova in miseria, benché l’intelletto dell’uomo vorrebbe scacciare tali pensieri. Sono grandi contraddizioni spirituali che scambiano ora l’anima e l’intelletto, e beato è l’uomo se l’anima può ancora convincere l’intelletto del suo errore, prima che sia troppo tardi, cioè prima che l’anima lasci l’involucro terreno. Ma se entra nel Regno spirituale in uno stato d’oscurità, allora la Luce brucia in lei come un fuoco che le dovrebbe portare illuminazione, perché la consapevolezza rimane anche nello stato dell’ignoranza, che sosta nell’oscurità per propria colpa, perché la consapevolezza che sosta nell’oscurità per propria colpa, perché è sfuggita alla Luce che le ha acceso il Mio Amore e Grazia, rimane anche nello stato d’ignoranza. Allora vive in grande pena, avendo nostalgia di questo grande Dono di Grazia che non può più esserle rivolto se l’ha rifiutato una volta. Certamente può essere aiutata da parte degli esseri di Luce, che non appaiono all’anima come portatori di Luce, ma la libera volontà dell’anima è messa alla prova in un altro modo, affinché si trovi di nuovo davanti ad un bivio: o seguire le anime di Luce che però non si fanno riconoscere, ma che la vogliono assistere aiutandola, oppure bloccarsi nella caparbietà e rifiutare l’aiuto degli esseri di Luce. Come sulla Terra, l’uomo non viene costretto all’accettazione della Luce che irradia dall’Alto giù sulla Terra, così anche nel Regno spirituale è determinante la volontà dell’anima, come si predispone nei confronti dell’aiuto che il Mio eterno Amore dedica sempre a loro per guidarle in Alto. Sulla Terra hanno il Mio ultragrande Dono di Grazia nella Mia Parola, che apporta loro con sicurezza la maturità dell’anima. E per questo è anche irresponsabile a non badare alla Mia Parola, che è loro offerta dall’Alto, e di predisporsene quindi in modo indifferente oppure totalmente negativo. E comprensibilmente deve opprimere in modo estremo un’anima se ha lasciato inosservato il mezzo più sicuro per il raggiungimento della Vita eterna ed ora rimane in uno stato deplorevole nelle sfere spirituali dove regna oscurità ed infelicità. Ma era la loro libera volontà, lei stessa con la sua volontà si è creata lo stato commiserevole e lo deve ora sopportare oppure tendere una trasformazione nella libera volontà, quindi deve utilizzare ogni occasione, che il Mio Amore e la Mia Misericordia le crea nell’aldilà, affinché cammini lo stesso ancora verso l’Alto e che possa entrare nel Regno di Luce, anche se soltanto dopo un tempo infinitamente lungo. La sua volontà solamente le prepara il suo destino nell’Eternità, la sua volontà risveglia l’anima alla Vita, come può però anche dare motivo per la morte spirituale.
Amen
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