Die Macht des Gebetes ist nicht zu verkennen, will der Mensch den Weg der Höher-Entwicklung in kürzester Zeit zurückzulegen, denn es ist das Gebet das bewußte Verbinden mit dem himmlischen Vater, es ist das Gebet die bewußte Inanspruchnahme der göttlichen Gnade. Es wird durch das Gebet das Verhältnis zum Vater hergestellt und Demut, Glauben und kindliches Vertrauen dadurch geäußert. Und es ist das Gebet die sicherste Hilfe, denn es bedenket der Herr einen jeden, der zu Ihm sich bittend wendet in der Not der Seele. Und so vollendet der Mensch seinen Lebensweg in rechter Weise und hat das Erdenleben nicht nutzlos verbracht, denn er erfüllt seine Aufgabe mit göttlicher Kraft, deren er sich durch das Gebet allzeit bediente. So gehört einerseits volles Vertrauen auf Hilfe dazu, die Erdenaufgabe restlos zu erfüllen, andererseits aber der Wille, sich dieser göttlichen Hilfe würdig zu machen, denn wer da nimmt, der soll auch geben.... Wer die Hilfe Gottes in Anspruch nimmt, der soll auch durch sein eigenes Handeln und Denken dem Vater im Himmel zu erkennen geben, daß es sein Wille ist, Ihm zu dienen und nach Seinem Willen zu leben. Das Gebet, das aus dem Herzen zum Vater emporsteigt, fordert stets die Kraft aus Gott an, und es wird die Seele dankbar empfinden, wenn diese Kraft dem Erdenkind in so großem Maß zugeht, daß das Streben nach Vollkommenheit leicht wird und auch zum Erfolg führt. Denn Gott gibt unentwegt, so nur Seine Gabe angefordert wird. Wer jedoch der göttlichen Hilfe nicht bedarf, wer ohne alle Gnade vom Himmel auszukommen glaubt, dessen Seele ist schwach, weil die irdische Belastung sie niederdrückt und ihr die Kraft fehlt, sich selbst zur Höhe zu schwingen. Es ist des Herrn Wille, daß ihr euch dieser Kraft bedient, denn sie steht euch uneingeschränkt zur Verfügung, doch ihr könnt nicht mit dieser Kraft versorgt werden, wenn euer Wille sie abweist oder nicht begehrt, weil ihr nicht das gläubige Vertrauen habt, daß euer Lebensweg dadurch ungemein erfolgreich sein kann.... Und so wird das Ringen eines Menschen, der die Macht des Gebetes nicht anerkennen will, unglaublich schwer sein, und er kann nur durch ein außergewöhnliches Betätigen in Liebe sich vervollkommnen. Es ist dies aber ohne die bewußte Verbindung mit seinem Schöpfer ein unsagbar schweres Beginnen, denn es muß die Liebekraft in ihm so stark werden, und er muß also unbewußt die Kraft aus Gott in Anspruch nehmen, indem er aus eigenem Antrieb das tut, was Gott wohlgefällig ist und dadurch vom Herrn gesegnet und mit Seiner Gnade bedacht wird. Doch wer in der Liebe lebt, erkennet auch bald den Vater.... Und wer den Vater gefunden hat, der wird reuevoll der ungenützten Zeit gedenken, in der seiner Seele zu wenig Kraft vermittelt wurde durch seinen Widerstand, denn es ist die Erdenzeit nur kurz und soll ausgenützt werden auf die erdenklichste Weise, um den Reifezustand in möglichst kurzer Zeit zu erreichen und das Erdenleben einst als Lichtwesen verlassen zu können....
Amen
ÜbersetzerNon si può negare il potere della preghiera se l’uomo vuole percorrere la via dello sviluppo verso l’Alto nel tempo più breve, perché la preghiera è il cosciente collegamento con il Padre celeste, la preghiera è il cosciente avvalersi della Grazia divina. Attraverso la preghiera è stabilito il collegamento con il Padre e manifestata con ciò l’umiltà, la fede e la fiducia infantile. La preghiera è l’aiuto più sicuro, perché il Signore provvede ognuno che si rivolge a Lui pregando nella miseria dell’anima. E così l’uomo completa la via della sua vita nel modo giusto e non ha trascorso la vita terrena inutilmente, perché adempie il suo compito con la Forza divina, di cui si è servito sempre attraverso la preghiera. Da un lato ci vuole la piena fiducia nell’Aiuto per adempiere definitivamente il compito terreno, d’altra parte però la volontà, di rendersi degno di questo Aiuto divino, perché chi prende, deve anche dare. Chi si avvale dell’Aiuto di Dio, costui attraverso il suo proprio agire e pensare deve far riconoscere al Padre nel Cielo, che è la sua volontà di servire Lui e di vivere secondo la Sua Volontà. La preghiera che sale dal cuore al Padre, richiede sempre la Forza da Dio, e l’anima percepirà grata quando questa Forza giunge al figlio terreno in misura così grande, che diventa facile aspirare alla perfezione e conduce anche al successo. Perché Dio dà inarrestabilmente, se viene soltanto richiesta la Sua Grazia. Chi però non ha bisogno dell’Aiuto divino, chi crede di farcela senza qualsiasi Grazia dal Cielo, la sua anima è debole, perché l’aggravio terreno la schiaccia e le manca la Forza di lanciare sé stessa in Alto. E’ la Volontà del Signore, che vi serviate di questa Forza, perché è a vostra disposizione in modo illimitato, ma non potete essere provveduti con questa Forza, quando la vostra volontà la respinge o non la desidera, perché non avete la fiducia di fede, che con ciò la via della vostra vita possa essere di immenso successo. E così la lotta di una persona che non vuole riconoscere il potere della preghiera, sarà incredibilmente difficile, e può perfezionarsi solamente attraverso una straordinaria attività nell’amore. Ma questa è un’iniziativa indicibilmente difficile senza il cosciente collegamento con il suo Creatore, perché la forza d’amore deve diventare in lui così forte, e quindi deve avvalersi inconsapevolmente della Forza da Dio, mentre per propria spinta fa ciò che è compiacente a Dio e viene benedetto dal Signore e provvisto con la Sua Grazia. Ma chi vive nell’amore, riconosce anche presto il Padre. E chi ha trovato il Padre, ricorderà pentito il tempo inutilizzato, in cui alla sua anima veniva trasmessa troppa poca Forza attraverso la sua resistenza, perché il tempo terreno è solo breve e dev’essere sfruttato nel modo più possibile, per raggiungere nel tempo più breve lo stato della maturità e di poter abbandonare una volta la vita terrena come essere di Luce.
Amen
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