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Il motivo della grande miseria – L’ultimo mezzo

E’ grande il numero di coloro che non hanno nessun collegamento vivo con Dio, che non Lo considerano come Padre, Fratello ed Amico, ai quali Dio non può Essere vicino, perché si sono allontanati da Lui, perché attraverso il loro cammino di vita hanno perduto la fede in Lui, il Quale E’ e Rimane profondissimamente unito con ciò che Egli ha creato dal Suo Amore. Grande è il numero ed aumenterà ancora malgrado la Sua amorevole Provvidenza per gli uomini, malgrado il Suo evidente Agire che deve portare gli uomini vicino a Lui. Perché non Lo riconoscono ovunque per quanto Egli Si avvicini anche a loro. Lasciano parlare sempre soltanto il loro intelletto, ma mai il cuore e l’intelletto viene influenzato dall’avversario di Dio al quale sono più vicini che a Dio a causa del loro modo di vivere. Perché agli uomini manca l’amore, altrimenti dovrebbero riconoscere Dio malgrado l’agire delle forze demoniache che si manifesta ovunque. Senza il proprio agire d’amore Dio rimane estraneo agli uomini, perché l’eterno Amore è riconoscibile solo tramite l’amore. E senza agire d’amore non esiste nessun collegamento con Dio, non può Essere percepito e perciò è anche difficile credere in Lui per quegli uomini che vivono alla giornata senza amore. Ma in ogni cuore d’uomo arde una scintilla d’amore e può essere accesa. Può essere attizzata attraverso la miseria dei prossimi e come fiammella allargare sempre la sua cerchia e poi l’uomo si avvicina a Dio, la fede in Lui non gli sembra inaccettabile, lui stesso cercherà di entrare in collegamento con Lui e quindi diminuisce la distanza da Lui. E perciò per via dell’infinito numero di uomini che stanno totalmente lontani da Dio, la miseria in arrivo è inevitabile, dato che Dio cerca appunto di salvare ancora coloro che non hanno ancora del tutto soffocata la scintilla d’amore nel cuore. Persino se sono soltanto pochi, questi sono comunque sfuggiti all’eterna rovina; ma l’intera umanità deve passare attraverso il tempo di miseria, perché con questa viene offerta ad ogni uomo l’ultima occasione ad essere uno di coloro che vengono salvati. A tutti gli uomini Dio Si porta vicino ancora una volta nella grande miseria, tutti gli uomini Lo possono invocare, quindi stabilire il contatto con Lui ed Egli vuole assistere aiutando tutti gli uomini come un Padre, il Quale vorrebbe salvare i Suoi figli dalla più grande miseria.

L’Amore e la Misericordia di Dio non lascia intentato nessun mezzo, Egli corteggia ogni anima, la Corrente della Sua Grazia si riversa sull’intera umanità, Egli guida la Sua Parola ovunque e cerca di rendere ricettivi i cuori attraverso la sofferenza, Egli cerca ovunque di accendere l’amore negli uomini attraverso la sofferenza. Egli Stesso viene continuamente sulla via degli uomini, bussa ai loro cuori desiderando d’entrare, Si fa ricordare dagli uomini, li ammonisce e li avverte attraverso i Suoi messaggeri sulla Terra, guida i loro pensieri nel Regno spirituale. Ma lascia loro la libertà della volontà. Egli li chiama, ma non li costringe. E la Sua Chiamata echeggia inudita, gli uomini non vi badano, si allontanano sempre di più da Lui, percorrono una via che conduce lontana dalla meta. Solo pochi percorrono la via stretta che conduce alla meta, e solo di rado li segue qualcuno dalle altre file. E gli uomini sentono sempre più deboli la Chiamata di Dio, per loro l’ammonitore e l’avvertitore, la coscienza che dev’essere per loro il segnavia sulla via della loro vita terrena risuona sempre più debole. E sempre più anime si smarriscono e capitano nella regione di colui che studia solo distruzione nell’odio e nel disamore, che cerca di respingere Dio e di precipitare le anime nella rovina. Ma gli uomini non lo riconoscono prima che non siano perduti, perché sono ciechi nello spirito, sono abbagliati dal falso splendore del mondo che è il suo regno, fuggono la Luce che risplende giù a loro dal Regno spirituale e perseguono una luce d’inganno, le gioie del mondo. La Luce dai Cieli però illuminerebbe loro la via che conduce alla meta. La fuggono e nel buio della notte vanno dietro ad una luce d’errore e non raggiungono mai la meta. Perché vivono senza amore e sono così lontani da Dio che Egli non li può provvedere con la Sua Luce e la Sua Forza. E così gli uomini sono bensì ancora viventi terrenamente, ma spiritualmente sono morti, e dato che non utilizzano la loro vita terrena, dato che non risvegliano alla Vita sé stessi, cioè il loro spirito, la loro vita terrena è senza scopo e perciò viene terminata anzitempo. Solo pochi vivranno veramente, la maggioranza però è spiritualmente morta e non ha più bisogno della Terra e perciò questa viene dissolta, cioè verrà trasformata nella sua forma esteriore ed ogni vita su di lei verrà distrutta, ogni creatura verrà annientata e sorgerà una nuova Terra che ora ospita degli uomini nei quali dimora l’amore, cioè stanno nella giusta conoscenza e che nel tempo della miseria di prima sono rimasti fermi nella fede in Dio, che sono rimasti uniti con Lui nell’amore ed il loro cammino di vita era nella Sua Volontà. Questa è la piccola schiera dei Suoi combattenti, che si adoperano per Gesù Cristo davanti a tutto il mondo, che combattono per Lui e per la loro fede e che Lui Stesso verrà a prendere per portarli nel Suo Regno, per creare per loro il Paradiso sulla nuova Terra, per ricompensare loro il tempo della lotta oltremodo difficile prima della fine con un tempo della profondissima pace e più sublime Beatitudine.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Anlaß der großen Not.... Letzte Mittel....

Groß ist die Zahl derer, die keine lebendige Verbindung haben mit Gott, die Ihn nicht als Vater, Bruder und Freund betrachten, denen Gott nicht nahe sein kann, weil sie sich von Ihm entfernen, weil sie durch ihren Lebenswandel den Glauben verloren haben an einen Gott, Der zutiefst verbunden ist und bleibt mit dem, was Er geschaffen hat aus Seiner Liebe. Groß ist die Zahl, und sie wird sich noch erhöhen, trotz Seiner liebevollen Fürsorge um die Menschen, trotz Seinem offensichtlichen Wirken, das die Menschen Ihm nahebringen soll.... Denn sie erkennen Ihn nicht, wo und wie Er ihnen auch entgegentritt. Sie lassen immer nur ihren Verstand, niemals aber das Herz sprechen, und der Verstand wird vom Gegner Gottes beeinflußt, dem sie durch ihren Lebenswandel näher sind als Gott. Denn den Menschen fehlt die Liebe.... ansonsten sie Gott erkennen müßten trotz dem Wirken der dämonischen Kräfte, das überall zutage tritt.... Ohne eigenes Liebeswirken bleibt den Menschen Gott fremd, weil die ewige Liebe nur durch die Liebe zu erkennen ist. Und ohne Liebeswirken gibt es auch keine Verbindung mit Gott, Er kann nicht gespürt werden, und darum ist es auch schwer an Ihn zu glauben für die Menschen, die ohne Liebe dahinleben. Doch in eines jeden Menschen Herzen glimmt der Liebesfunke, und er kann sich entzünden.... Er kann durch die Not der Mitmenschen angefacht werden und als Flämmchen immer mehr um sich greifen, und dann nähert sich der Mensch Gott, es wird ihm der Glaube an Ihn nicht unannehmbar erscheinen, er wird selbst gedanklich mit Ihm in Verbindung zu treten suchen und also die Entfernung von Ihm verringern.... Und darum ist um der Überzahl der Menschen willen, die Gott gänzlich fernstehen, die kommende Not unabwendbar, sucht doch Gott, noch jene zu retten, die den Liebesfunken im Herzen noch nicht gänzlich erstickt haben.... Selbst wenn es nur wenige sind, so sind diese wenigen dem ewigen Verderben entronnen; die gesamte Menschheit aber muß die Notzeit durchmachen, weil einem jeden Menschen die letzte Gelegenheit dadurch geboten wird, einer von denen zu sein, die gerettet werden.... Allen Menschen bringt Gott Sich noch einmal nahe in der großen Not, alle Menschen können Ihn rufen, also die Verbindung mit Ihm herstellen, und allen Menschen will Er hilfreich beistehen wie ein Vater, Der seine Kinder erretten möchte aus größter Not....

Gottes Liebe und Barmherzigkeit läßt kein Mittel unversucht, Er wirbt um eine jede Seele, der Strom Seiner Gnade ergießt sich auf die gesamte Menschheit, überallhin leitet Er Sein Wort, und überall sucht Er, durch Leid die Herzen aufnahmewillig zu machen für dieses, überall sucht Er, durch Leid die Liebe in den Menschen zu entzünden.... Unentwegt tritt Er den Menschen Selbst in den Weg, Er pocht an ihre Herzen, Einlaß begehrend, Er bringt Sich den Menschen ins Gedächtnis, Er mahnet und warnet sie durch Seine Boten auf Erden, Er lenkt ihre Gedanken ins geistige Reich.... Doch Er läßt ihnen die Willensfreiheit.... Er rufet sie, doch Er zwingt sie nicht.... Und Sein Ruf verhallt ungehört, die Menschen achten Seiner nicht, sie wenden sich immer mehr von Ihm ab, sie gehen einen Weg, der fernab führt vom Ziel. Den schmalen Weg, der zum Ziel führt, gehen nur wenige, und nur selten folgt ihnen jemand nach aus den Reihen jener. Und immer schwächer vernehmen die Menschen den Ruf Gottes, immer schwächer tönet der Mahner und Warner in ihnen, das Gewissen, das ihnen Wegweiser sein soll auf ihrer Erdenlebensbahn. Und immer mehr Seelen verirren sich und geraten in das Gebiet dessen, der in Haß und Lieblosigkeit nur auf Vernichtung sinnet, der Gott zu verdrängen suchet und die Seelen ins Verderben reißet. Die Menschen aber erkennen ihn nicht eher, bis sie verloren sind, denn sie sind blind im Geiste, sie sind geblendet vom falschen Glanz der Welt, die sein Reich ist.... sie fliehen das Licht, das aus dem geistigen Reich auf sie herniederstrahlt, und sie jagen einem Truglicht nach.... den Freuden der Welt.... Das Licht aus den Himmeln aber würde ihnen den Weg erleuchten, der zum Ziel führt.... Sie fliehen es und gehen im Dunkel der Nacht einem Irrlicht nach, und sie erreichen niemals ihr Ziel. Denn sie leben ohne Liebe und sind Gott so fern, daß Er sie nicht mit Seinem Licht und Seiner Kraft bedenken kann. Und so sind die Menschen wohl noch irdisch lebend, aber geistig tot, und da sie ihr irdisches Leben nicht nützen, da sie sich selbst, d.h. ihren Geist, nicht zum Leben erwecken, ist ihr Erdenleben zwecklos, und es wird daher vorzeitig beendet.... Es werden nur wenige wirklich leben, die Überzahl aber ist geistig tot und benötigt die Erde nicht mehr, und darum wird die letztere aufgelöst, d.h. umgestaltet werden in ihrer Außenform, und alles Leben auf ihr wird zerstört werden, jegliche Kreatur wird vernichtet werden, und eine neue Erde wird erstehen, die nun die Menschen birgt, denen die Liebe innewohnt, die im Licht stehen, d.h. in der rechten Erkenntnis, und die in der Notzeit zuvor festblieben im Glauben an Gott, die durch die Liebe mit Ihm verbunden blieben und deren Lebenswandel nach Seinem Willen war.... Es ist dies die kleine Schar Seiner Streiter, die für Jesus Christus eintreten vor aller Welt, die für Ihn kämpfen und für ihren Glauben und die Er Selbst heimholen wird in Sein Reich, um ihnen das Paradies auf der neuen Erde zu gestalten, um ihnen die überaus schwere Kampfzeit vor dem Ende zu lohnen mit einer Zeit des tiefsten Friedens und höchster Seligkeit....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde