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La predisposizione d’animo verso la questione della Divinità di Gesù

L’uomo è libero in ogni momento di predisporsi in modo affermativo e negativo verso la questione della Divinità di Gesù, soltanto le conseguenze della sua predisposizione saranno pure contrastanti, il più grande successo spirituale oppure la più profonda oscurità, cioè un totale fallimento in relazione spirituale. Unicamente questa questione è determinante per lo stato spirituale dell’uomo, quando conclude la sua vita terrena. Se afferma la Divinità di Gesù, allora ha anche vissuto la sua vita coscientemente, cioè ha accettato consapevolmente la Forza e le Grazie dell’Opera di Redenzione, cosa che però è impossibile, se si predispone nel rifiuto verso questa questione. Solo Dio può elargire la Forza e la può ricevere soltanto sempre l’uomo, che riconosce Dio. Ma il divino Redentore attraverso la Sua morte sulla Croce ha conquistato il diritto agli uomini di poter entrare in diretto collegamento con Dio Stesso e con ciò quindi poter richiedere e ricevere la Forza senza misura. E questa Forza promuove lo sviluppo spirituale verso l’Alto. Avvalersi dell’Opera di Grazia e Redenzione è anche la garanzia per il raggiungimento del grado animico di maturità. Comprensibilmente deve rimanere fermo su un basso gradino spirituale colui, che non si avvale di queste Grazie, che rinnega sia l’Opera di Redenzione come anche il divino Redentore Stesso, perché a costui manca la Forza. La sua volontà è ancora nei legami dell’avversario ed il potere su di lui troppo grande, che non può liberarsi con la propria forza, ma respinge da sé l’unico Aiuto e non riconosce nemmeno che esiste un Aiutante. Quindi si trova ancora là dove gli uomini stavano prima della Discesa del Signore, è totalmente caduto all’avversario e la sua volontà è troppo indebolita per rivolgersi a Dio. Ed anche se avesse la volontà, il potere dell’avversario nei suoi confronti è ancora intero, e perciò la sua lotta sarebbe inutile. Quindi dapprima è necessaria la fede nel divino Redentore e la volontà di predisporsi in modo affermativo verso la Sua Opera di Redenzione. Solo ora gli viene apportata la Forza che lo rende in grado di lavorare su di sé e la sua anima. Si può iniziare innumerevoli volte l’auto nobilitazione, ma senza la fede in Gesù Cristo come il Figlio di Dio e Redentore del mondo, l’uomo ricadrà sempre di nuovo nelle sue debolezze ed errori, perché gli manca l’Assistente, il Quale lo aiuta ad andare contro il nemico, il Quale ha pure riscattato la sua anima con il Suo Sangue dal potere dell’avversario, quindi l’ha sottratto alla sua influenza. Ad un uomo volenteroso rivolto a Dio, che vive in Dio e quindi riconosce Dio Stesso in Gesù Cristo, è presegnata l’ulteriore via della vita, affinché non possa più smarrirsi. Costui giunge sicuro in Alto, perché a lui l’avversario non può più mettere degli ostacoli sulla via. Il suo potere è spezzato tramite l’Amore del Signore, il Quale Si E’ sacrificato per gli uomini, affinché per loro fosse diventata più facile la via verso l’Alto e sia loro possibile formarsi in modo, che abbandonino la vita terrena come figli del Padre nel Cielo ed ora possano essere attivi in modo salvifico nell’aldilà.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Einstellung zur Frage der Göttlichkeit Jesu....

Es ist dem Menschen jederzeit freigestellt, sich bejahend oder verneinend einzustellen zur Frage der Göttlichkeit Jesu, nur werden die Folgen seiner Einstellung gleichfalls gegensätzlich sein.... größter geistiger Erfolg oder tiefste Dunkelheit, d.h. völliger Mißerfolg in geistiger Beziehung. Es ist diese Frage allein maßgebend für den Geisteszustand des Menschen, so er sein Erdenleben beschließt. Bejaht er die Göttlichkeit Jesu, dann hat er auch sein Leben bewußt gelebt, d.h., er hat die Kraft und Gnaden des Erlösungswerkes wissend angenommen, was jedoch unmöglich ist, so er sich dieser Frage ablehnend gegenüberstellt. Kraft austeilen kann nur Gott und in Empfang nehmen immer nur der Mensch, der Gott anerkennt. Der göttliche Erlöser aber hat durch Seinen Tod am Kreuz den Menschen das Recht erworben, in direkte Verbindung treten zu können mit Gott Selbst und dadurch also Kraft ohne Maßen zu erbitten und empfangen zu können. Und diese Kraft fördert die geistige Höherentwicklung.... Die Inanspruchnahme des Gnaden- und Erlösungswerkes ist auch die Gewähr für das Erreichen des seelischen Reifegrades. Es muß jedoch verständlicherweise auf niedriger Geistesstufe stehenbleiben, der auf diese Gnaden keinen Anspruch erhebt, der das Erlösungswerk sowohl als auch den göttlichen Erlöser Selbst ableugnet, denn diesem mangelt es an Kraft.... Sein Wille ist noch in den Banden des Widersachers und die Macht dessen über ihn so groß, daß er aus eigener Kraft nicht frei werden kann, die einzige Hilfe aber weiset er von sich und erkennt nicht einmal an, daß es einen Helfer gibt.... Er steht also noch dort, wo die Menschen standen vor der Niederkunft des Herrn, er ist dem Widersacher ganz verfallen und sein Wille zu sehr geschwächt, um sich Gott zuzuwenden. Und hätte er auch den Willen, so ist die Macht des Widersachers ihm gegenüber noch ungebrochen, und sein Ringen wäre daher vergeblich. Also ist erst der Glaube an den göttlichen Erlöser nötig und der Wille, sich bejahend einzustellen zu Seinem Erlösungswerk. Nun erst wird ihm die Kraft zugeführt, die ihn befähigt, an sich und seiner Seele zu arbeiten. Es kann unzählige Male die Selbstveredlung in Angriff genommen werden, ohne den Glauben an Jesus Christus als Gottes Sohn und Erlöser der Welt wird der Mensch immer wieder zurückfallen in seine Schwächen und Fehler, denn es fehlt ihm der Beistand, Der ihm hilft, wider den Feind zu ziehen.... Der gleichsam mit Seinem Blut die Seele dessen losgekauft hat von der Macht des Widersachers, sie also dessen Einfluß entzogen hat. Einem willigen, Gott zugewandten Menschen, der in Gott lebt und also in Jesus Christus Gott Selbst erkennt, ist der weitere Lebensweg so vorgezeichnet, daß er nicht mehr fehlgehen kann. Er gelangt sicher zur Höhe, denn ihm kann der Widersacher keine Hindernisse mehr in den Weg legen. Seine Macht ist gebrochen durch die Liebe des Herrn, Der Sich Selbst opferte für die Menschen, auf daß ihnen der Weg nach oben leichter wurde und es {den Menschen} ihnen möglich ist, sich so zu gestalten, daß sie als wahre Kinder des Vaters im Himmel das Erdenleben verlassen und nun erlösend tätig sein können im Jenseits....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde