6282 La trasformazione della Terra – Eruzioni
11 giugno 1955: Libro 67
Il nucleo della Terra rimane intatto, quando si svolgerà la dissoluzione delle Creazioni. La Terra rimane esistente come Stella, viene soltanto totalmente trasformata nella sua forma esterna, che si può ben parlare di una “nuova Terra”, ma non di uno svanire della Terra. Il cambiamento si estenderà bensì fino nei più profondi abissi, perché molto dello spirituale deve essere liberato e continuare il suo cammino di sviluppo in nuova formazione. E perciò una violenta scossa scioglierà lo spirituale legato, la materia verrà dissolta in grande misura e di nuovo raddensata. Si svolgerà un Atto, per il quale il pensare umano non trova nessun paragone, benché il pensare umano nella sua insufficienza ne dia il diretto motivo. Ma l’effetto di ciò che gli uomini intraprendono, non lo sospettano, altrimenti se ne spaventerebbero di esperimentare, dove a loro manca l’ultimo sapere. Ma qualunque cosa gli uomini fanno nella libera volontà, è adeguato a questa libera volontà nel Piano di Redenzione per lo spirituale, gli effetti corrisponderanno al Piano divino di Salvezza, servirà, qualunque cosa avvenga, alla liberazione dello spirituale legato nella materia, un’epoca di Redenzione troverà la sua conclusione e ne comincerà di nuovo una nuova. Tutto lo spirituale divenuto libero entra in una nuova forma esteriore, perché sorgono delle Creazioni totalmente nuove, e l’Ordine divino viene di nuovo stabilito, che alla fine di un periodo di Redenzione è stato totalmente rovesciato. Perché la Terra deve continuare ad adempiere il suo compito: essere la stazione d’istruzione per lo spirituale ancora immaturo e perciò non può svanire definitivamente, prima che non abbia adempiuto questo compito. Ma non adempie più il suo scopo nella vecchia forma, appunto perché tutto è uscito dall’Ordine, perché gli uomini grazie alla loro volontà fanno ciò che l’avversario di Dio pretende da loro, perché distruggono delle Creazioni oppure le usano per un agire totalmente anti divino e con ciò impediscono lo sviluppo dello spirituale legatovi, che è nel senso dell’avversario, dato che egli stesso non ha nessuna influenza sulle Creazioni divine e perciò esercita la sua influenza sugli uomini, che gli sono succubi. E così l’avversario di Dio spinge anche gli uomini all’ultima opera di distruzione senza pensare, che ottiene proprio il contrario di ciò che vuole ottenere, che le nuove Creazioni accolgono di nuovo tutto ciò che stava sotto la sua influenza, che attraverso questo perde soltanto sempre più del seguito e che allo spirituale vengono create nuove possibilità per maturare, per diventare finalmente del tutto libero dalla violenza avversa. Il terminare di quest’epoca di Redenzione è previsto sin dall’Eternità, ma l’uomo non si fa nessun concetto come si svolgerà, benché abbia soltanto bisogno di immaginarsi un’eruzione della massima misura, che è possibilissima, dato che subentrano sempre di nuovo tali eruzioni, che non può essere negato dagli uomini. L’interno della Terra si rivolta a causa di influenze ignote agli uomini, alla fine però gli uomini stessi ne danno il motivo, senza rendersi conto dell’effetto del loro agire. L’avversario di Dio li spinge a ciò, e quindi è la sua volontà e la volontà degli uomini a lui succubi, che veniva inclusa nel divino Piano di Salvezza. E perciò serve anche l’inferno ed il suo seguito al Creatore del Cielo e della Terra, il mondo oscuro partecipa involontariamente alla Redenzione dello spirituale, ed anche la resistenza contro Dio contribuisce alla fine, affinché allo spirituale viene sempre di nuovo liberata la via verso l’Alto, finché l’Opera di Redenzione dello spirituale una volta sarà completa.
Amen
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162 | Il tempo della fine 1 e 2 | epub PDF Accendere |
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