5254 La sottomissione della volontà alla Volontà di Dio
13 novembre 1951: Libro 58
Chi si mette liberamente nella Custodia del Mio Amore di Padre, può sentirsi sollevato a tutte le preoccupazioni, perché Io le assumo ora sia terrenamente come anche spiritualmente. Appena Mi riconosce come Padre, anche la sua volontà è rivolta a Me ed Io l’ho conquistato. Ma l’uomo deve cercare di giungere alla perfezione ancora sulla Terra ed a ciò lo aiuto in ogni modo. Perché nel dare la sua volontà a Me, Mi ha anche concesso il Diritto di agire su di lui, cosa che non posso fare senza che lui entri nella Mia Volontà, cioè Io Stesso non vado contro la Mia Legge dall’Eternità, in conseguenza della quale ogni essere deve avere la sua libera volontà per poter diventare beato. La prova della vita terrena però in certo qual modo è già superata con la libera sottomissione della sua volontà alla Mia, ed allora il Mio Agire su questa persona è una inarrestabile Provvidenza sia corporalmente che spiritualmente, allora l’uomo può essere pienamente fidente, allora è tutto per il suo meglio, qualunque cosa gli è destinato.
La fede nel Mio Amore, la ferma fiducia di godere come figlio la Custodia del Padre, lo farà percorrere il suo cammino terreno con calma e tranquillità, ed avrà anche la certezza di raggiungere spiritualmente la sua meta, perché Io Stesso conduco il figlio Mio alla Mano e lo attiro a Me colmo d’Amore. Ognuno che crede in Me, raggiunge la sua meta, quindi Mi riconosce, si sottomette a Me colmo d’amore, rinuncia alla sua resistenza di volontà di una volta e si piega a Me umile ed obbediente. Allora è come un frutto che Io posso raccogliere e che Io lascio ancora sull’Albero della Vita, finché non è diventato maturo, per poi gioire della sua delizia, che si è donato a Me da sé stesso, affinché il Mio Amore lo consumi.
Amen
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