4131 Giustizia – Parità di diritti – Amore corrisposto
29 settembre 1947: Libro 50
Anche il sentimento di giustizia è sottoposto ad una Legge. E’ possibile bensì un molteplice aumento, ciononostante è d’obbligo anche una limitazione in casi di parità dei diritti, perché deve sempre essere rispettato che sia il donare come il ricevere siano primariamente sottoposti alla legge dell’amore. Il dare viene determinato dall’amore e cioè l’amore dev’essere la forza di spinta del dare, e così ogni dono deve risvegliare amore nel ricevente, perché l’amore è la sostanza primordiale di tutto ciò che è visibile per l’uomo, come deve anche fluire ininterrottamente a tutte le Opere di Creazione, se queste devono continuare ad esistere. Per questo è necessaria la Forza dell’amore, se ciò che è offerto deve risvegliare l’amore corrisposto e così possa aumentare in sé la Forza. Il dare dimostra l’amore, il ricevere però può anche svolgersi senza amore, allora rimarrà senza effetto relativamente, a meno che il ricevente prenda parte per propria spinta nei doni spirituali che vengono dall’Alto e che conducono nuovamente in Alto.
I doni terreni possono aver solo l’effetto terreno, cioè la parte donante deve aspettarsi che il suo dono venga bensì accolto, ma che non venga valutato diversamente da una naturalezza e perciò risveglia poco o nessun amore, cosa che sarebbe da considerare un fallimento spirituale. Allora è di significato soltanto la volontà del donatore, ma non l’atto in sé. E’ sempre determinante il grado dell’amore, che spinge un uomo al dare e perciò il dare non può essere generalizzato, dato che il grado d’amore non è sempre uguale verso tutti gli uomini; l’uomo invece deve piuttosto esercitare una severa auto critica, altrimenti considera delle azioni come attività d’amore che sono invece semplicemente degli effetti dell’educazione o di abitudini, che non hanno l’amore come la forza di spinta verso il prossimo. Non c’è dubbio che il comportamento degli uomini nell’ultima formalità sia degno di riconoscimenti e perciò non deve essere omesso; ma ogni atto che è supportato dall’amore, ha valore per l’Eternità, perché il suo effetto è accresciuta maturità dell’anima.
Le azioni d’amore aumentano lo stato spirituale dell’umanità sulla Terra, azioni di giustizia possono bensì essere accoppiate con l’amore, ma sono quasi sempre spinte dal sentimento ufficiale del riguardo, possono essere eseguite meccanicamente, senza che vi partecipi il cuore e perciò non seguiranno mai l’uomo nell’Eternità come atto d’amore. Dagli uomini viene preteso il giusto pensare ed il giusto agire, perché il contrario ha l’effetto dannoso per il prossimo e perciò è un disamore, è un infrangere il Comandamento dell’amore. Di conseguenza il giusto pensare ed il giusto agire può essere considerato come l’adempimento del Comandamento dell’amore.
Con giustizia però non è sempre da intendere la parità di diritti, perché vantare il diritto all’assoluta parità non può sempre essere preteso e sempre da tutti gli uomini, perché anche lì ci sono delle leggi sottoposte alla Volontà divina. L’uomo deve ben badare di non elevarsi in nessuna direzione, quindi di non pretendere di più per sé di quello che vuole dare, deve far giungere all’altro ciò che a lui stesso sembra desiderabile, ma questa volontà deve rimanere libera, non dev’essere guidata per costrizione in una direzione, cosa che però è il caso, quando il motivo del dare è una formalità educativa a cui viene data soddisfazione.
Perciò dapprima esaminatevi quale sentimento vi spinge, quando volete portare all’esecuzione la vostra volontà di dare. Non accontentatevi di un’azione corretta che manca di qualsiasi calore, ma seguite la spinta del vostro cuore, allora vi determinerà l’amore ed ogni pensare, volere ed agire sarà buono. Ma agite giustamente in casi di miseria, quando non soltanto uno dipende dal vostro aiuto, ma questo è necessario ovunque. Allora non negatelo ad uno, mentre pensate all’altro, ma sforzatevi per una giusta distribuzione ed un giusto giudizio. Preparate gioia ovunque potete e non cercate di osservare nessuna timorosa limitazione, perché questa soffoca l’amore, non risveglia nessun amore corrisposto e dove manca l’amore, non vi è nessun progresso spirituale, benché abbiate compiuto in certo qual modo un ordine terreno, ma dapprima dev’essere adempiuto l’Ordine divino e secondo la Legge divina l’amore è al primo posto. Dove questo viene rispettato, seguiranno poi tutte le altre buone caratteristiche, in cui è inclusa anche la giustizia.
Amen
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