2531 Porre spiritualmente domande – La Risposta - Anime nell’aldilà
31 ottobre 1942: Libro 33
Ogni domanda spirituale viene risposta dalle Forze sapienti, perché questa risposta contribuisce all’aumento del sapere. E perciò l’uomo deve affidare alle Forze sapienti tutto ciò che non gli è chiaro, affinché gli possano dare mentalmente il chiarimento. La domanda come anche la risposta vengono sentite nell’aldilà e le anime nell’aldilà sono pure avide ed attendono la risposta per arricchire il loro sapere. In quale forma ora la risposta giunge all’interrogante, dipende dalla facoltà di sentire i messaggi spirituali. Ognuno potrebbe bensì ricevere la risposta attraverso la voce interiore. Ma solo raramente le viene data considerazione. Ma dove la domanda viene posta coscientemente e pure così coscientemente viene accolta la risposta, là il sapere può essere aumentato illimitatamente ed una tale occasione la sfruttano anche le anime nell’aldilà mentre loro stesse pongono delle domande la cui risposta gli esseri sapienti nell’aldilà trasmettono ad un uomo disposto a riceverla, costui la scrive in modo che una tale risposta possa anche essere trasmessa ai prossimi. Più avido di sapere è l’uomo, più abbondantemente viene provveduto e non viene mai dato il chiarimento a lui soltanto, ma innumerevoli anime attingono pure con l’uomo alla Fonte del sapere. Più coscientemente l’uomo pone delle domande oppure si dedica a pensieri interrogativi, più chiaramente gli giunge la risposta, perché attraverso queste domande, dimostra il suo desiderio per il sapere secondo la Verità e questo desiderio gli verrà sempre corrisposto. L’uomo interrogante verrà sempre provveduto, perché Dio vuole elargire la Verità, Egli vuole che gli uomini diventino sapienti e provvederà ognuno affamato di sapere secondo il suo desiderio. Le anime nell’aldilà accolgono pure avidamente il sapere e per queste significa progresso spirituale, per cui prendono parte ad ogni domanda ed ascoltano con vivo fervore ogni insegnamento o risposta e li valutano secondo il loro stato di maturità, perché percepiscono l’aumentato sapere come stato di felicità e come costante spinta alla loro attività nell’aldilà.
Amen
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