Ihr könnet mit Gewißheit annehmen, daß Mir das Rückführungswerk einmal restlos gelingen wird.... daß Ich von keinem Wesen Mich abwende, daß ein jedes Wesen den Weg zum Vaterhaus gehen wird.... daß auch Mein erst-gefallener Geist einmal von selbst zu Mir zurückkehrt und daß darum auch keines Wesen Schicksal jemals hoffnungslos genannt werden könnte, selbst wenn es noch ewige Zeiten sich von Mir entfernt hält.... Denn dafür ist Meine Liebe Garantie, die nie aufhören wird, sich um jedes Wesen zu sorgen, das von Mir einst seinen Ausgang genommen hat. Denn da für Mich jedes Zeit- und Raumgesetz ausschaltet, bedeutet es auch nicht das, was ihr verstehet unter ewigen Zeiten.... Bei Mir ist alles eins, Vergangenheit, Gegenwart und Zukunft.... Und auch die Leiden und Qualen, die ihr durchstehen müsset, um wieder zu Mir zurückzukehren, sind für Mich im Verhältnis zur Ewigkeit nur Augenblicke. Doch gerade das Zeit- und Raumgesetz ist es, in dem ihr euren ichbewußten Zustand.... als Mensch.... zubringen müsset und das euch die Leidenszeit so unerträglich macht, denn auch im gebundenen Zustand leidet das Wesen entsetzliche Qualen, weil das Geistige einst völlig frei war und die Gebundenheit nun als Qual empfindet, aber doch nichts weiß über die Zeitdauer dieses Zustandes. Als Mensch aber gilt für ihn dieses Gesetz und es wird nicht eher enden, bis das Wesen im Zustand der Vollkommenheit ist und dann für dieses jegliche Begrenzung wegfällt. Also es nimmt die Seele auch den Zeit- und Raumbegriff mit hinüber in das jenseitige Reich, nur ist sie im unreifen Zustand verwirrten Denkens und glaubt sich schon lange Zeiten in einer Umgebung, die ihr nicht behagt.... wenngleich sie noch nicht lange Zeit in dem jenseitigen Reich ist. Daher ist der Begriff von Zeit und Raum noch ein Zeichen ihrer Mangelhaftigkeit, den aber das Wesen noch so lange haben wird, bis es Jesus Christus gefunden hat.... was ihm dann auch ein hellstes Denken sichert, und die völlige Hingabe an Ihn erlöset auch von dieser Gebundenheit an Zeit und Raum.... Daher wird auch der Mensch, der auf Erden noch zu Jesus Christus findet, nicht mehr irdisch denken, sondern die Gedanken werden himmelwärts gerichtet sein, und er hat sich schon mit dem Gedanken vertraut gemacht, daß das Erdenleben nur ein vorübergehender Zustand ist, in dem er zur letzten Reife gelangen soll.... daß es dann auch für ihn keine Zeit mehr gibt und daß er sich immer hinversetzen kann, wo er will. Und wenn der Mensch schon bis zu diesem geistigen Erkennen gekommen ist, wird ihn auch kein Leid mehr so berühren, daß es für ihn unerträglich scheint, denn er weiß es, daß auch dieses vorübergeht und ihm einst vorkommen wird wie ein Schatten, der auf seinen Erdenweg gefallen ist. Jedoch es muß auch der Mensch als solcher dem Gesetz von Zeit und Raum unterlegen sein, denn nur durch Leiden und Qualen kann seine Seele ausreifen, und Zeitdauer sowie Örtlichkeiten spielen dabei eine große Rolle, denn wäre dieses Gesetz ausgeschaltet, so würde ein großer Faktor fehlen, der zum Ausreifen der Seele beiträgt, weil ein zeit- und raumloser Zustand das Los des schon Vollkommen-Gewordenen ist, während es für das noch Unvollkommene ein Mittel ist, um alles zu tun, der Leiden und Qualen ledig zu werden.... Es darf nichts, was die Seligkeit der Lichtwesen ausmacht, dem gleich sein, was die Unselig-Gewordenen durch ihren Abfall von Mir in der Tiefe erdulden müssen.... Es war das Reich dieser abgefallenen Geister eine begrenzte Welt, und also mußten sie auch unter dieser Begrenzung leiden.... Doch jederzeit steht es ihnen frei, diesen begrenzten Zustand aufzuheben und wieder unbegrenzt selig zu sein.... Dann aber werden sie es auch begreifen, daß die Zeit wie ein Augenblick gewesen ist, wo sie Leid ertragen und ihre einstige Sünde abbüßen mußten. Und dann wird es ihnen auch klar sein, daß auch dieses Zeit- und Raumgesetz Anteil sein muß der noch unvollkommenen geistigen Welt und daß es nur beiträgt zur Vollendung....
Amen
ÜbersetzerPotete accettare con certezza che l’Opera di Rimpatrio Mi riuscirà una volta definitivamente, che Io non Mi distolgo da nessun essere, che ogni essere camminerà per la via verso la Casa del Padre, che anche il Mio spirito primo creato ritornerà una volta a Me, e che perciò il destino di nessun essere potrebbe mai essere chiamato senza speranza, persino quando si tiene ancora per tempi eterni lontano da Me. Perché per questo è garanzia il Mio Amore che non cederà mai, di occuparsi di ogni esseri, che una volta ha avuto la sua Origine in Me. Perché dato che per Me si annulla ogni legge di spazio e tempo, non significa nemmeno ciò che voi intendete per tempi eterni. Per Me tutto è uno, passato, presente e futuro. Ed anche le sofferenze ed i tormenti che dovete vivere fino in fondo per ritornare di nuovo a Me, sono per Me nel rapporto verso l’Eternità soltanto degli attimi. Ma è proprio la legge del tempo e dello spazio, nel quale dovete trascorrere il vostro stato auto consapevole, come uomo, e che rende il tempo della vostra sofferenza così insopportabile, perché anche nello stato legato l’essere soffre terribili tormenti, perché lo spirituale una volta era totalmente libero e percepisce ora come tormento per il fatto di essere legato, ma non sa nulla sulla durata di tempo di questo stato. Ma come uomo per lui vale questa legge, e non finirà prima che l’essere raggiunga lo stato di perfezione e poi decade ogni limite per questo stato. Quindi l’anima porta con sé nell’aldilà anche il concetto di tempo e spazio, soltanto nello stato immaturo; è nel pensare confuso che si crede ancora per lunghi tempi in un ambiente che non le piace, benché non si trovi ancora da molto tempo nel Regno dell’aldilà. Perciò il concetto di tempo e spazio è ancora un segno della sua imperfezione, che l’essere però avrà ancora finché non ha trovato Gesù Cristo, che gli assicura anche un pensare chiarissimo e la totale dedizione a Lui redime anche da questo stato legato di tempo e spazio. Perciò anche l’uomo, che trova ancora sulla Terra Gesù Cristo, non penserà più in modo terreno, ma i pensieri saranno sempre rivolti verso il Cielo, ed ha già preso confidenza con il pensiero che la vita terrena è soltanto uno stato passeggero, nel quale deve giungere all’ultima maturità, che poi nemmeno per lui esiste più il tempo e che può sempre trasportarsi là dove vuole. E quando l’uomo è già arrivato a questa conoscenza spirituale, nessuna sofferenza lo toccherà più così da sembrare per lui insopportabile, perché sa che anche questa passa ed una volta gli sembrerà come un ombra, che era caduta sulla sua via terrena. Ma anche l’uomo come tale deve sottostare alla legge del tempo e dello spazio, perché soltanto attraverso sofferenze e tormenti la sua anima può maturare, ed in questo sia la durata del tempo che anche la località, giocano un grande ruolo perché, se questa legge fosse esclusa, mancherebbe un grande fattore, che contribuisce alla maturazione dell’anima, perché uno stato senza tempo e spazio è la sorte dello spirituale già diventato perfetto, mentre è un mezzo per l’ancora imperfetto, che deve fare di tutto per liberarsi delle sofferenze e dei tormenti. Nulla di ciò che determina la beatitudine dell’essere di Luce, deve essere uguale a ciò che i diventati infelici devono tollerare mediante la loro caduta da Me nell’abisso: Il regno di questi spiriti caduti era un mondo limitato, e così dovevano anche soffrire sotto questa limitazione. Ma sono sempre liberi, di eliminare questo stato limitato e di essere di nuovo illimitatamente beati. Ma allora comprenderanno anche, che il tempo è stato come un attimo, dove dovevano sopportare la sofferenza ed espiare il loro peccato d’un tempo. Ed allora sarà loro anche chiaro, che anche questa legge di tempo e spazio deve essere parte del mondo spirituale ancora imperfetto, e che contribuisce soltanto al perfezionamento.
Amen
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