Dem Menschen ist die Fähigkeit gegeben worden, denken zu können. Er hat dadurch auch die Möglichkeit, forschen zu können, eindringen zu können in ihm bisher unbekanntes Gebiet, er kann seinen Verstand gebrauchen, um Folgerungen zu ziehen, und auf seinen Folgerungen oder Erfahrungen aufbauen.... Es ist dem Menschen dadurch auch möglich, schöpferisch tätig zu sein, denn alles, was er erstehen lassen will, muß bedacht werden zuvor, damit es auch dem Zweck entspricht, für den es geschaffen wird. Zwar kann der Mensch auch Fehlschlüsse ziehen, er kann seine Denkfähigkeit nicht richtig anwenden, es kann sich sein Denken in falscher Bahn bewegen, und die Ergebnisse können sich daher auch auswirken zum Schaden der Menschen. Immer aber ist es ihm möglich, seine Gedanken wieder in die rechte Ordnung zu bringen, weil es ihm freisteht, wie er seine Denkfähigkeit nützet. Es muß also vorerst der Mensch sich darüber klar sein, daß er sowohl recht als auch falsch denken kann. Und er muß dafür die Ursache zu ergründen suchen.... will er sich sichern dagegen, daß seine Gedanken eine falsche Richtung nehmen. Solange es verschiedene Ansichten gibt auch unter denen, deren Verstand hoch entwickelt ist, können nicht alle den Anspruch auf Wahrheit ihrer Verstandesergebnisse machen.... Und solange es noch strittige Fragen gibt, auch auf irdischen Gebieten, wird auch die Denkfähigkeit des einzelnen verschieden ausgewertet. Hält nun der Mensch seine Denkfähigkeit nur für ein von der Natur willkürlich in ihn gelegtes Talent, das zu entwickeln seine eigene Angelegenheit ist, dann wird der Verstand wohl stets zu erhöhter Tätigkeit angeregt, doch er hat keine Sicherheit rechten Denkens.... Sieht er aber seine Denkfähigkeit an als ein von der Schöpfermacht ihm verliehenes Gut, dann sucht er, sich auch die Zuneigung dieser Schöpfermacht zu gewinnen, und dann wird auch sein Denken so gelenkt, daß der Verstand wahrheitsgemäße Ergebnisse zeitigt. Und dann werden auch alle Ergebnisse der Forscher übereinstimmen, die sich einer von ihnen anerkannten Schöpfermacht anvertrauen, ehe sie an Forschungen herangehen, die ihre Denktätigkeit ungewöhnlich beanspruchen. Und dann wird auch ein Aufbau erkennbar sein, es werden die erschaffenen Werke den Menschen zum Segen sein, sie werden eine dienende Aufgabe haben und auch ihren dienenden Zweck erfüllen.... Wie aber die Schöpfermacht ihren Beistand nicht verweigert den Menschen, die darum bitten, so auch beteiligt sich eine Gegenmacht an dem Denken derer, die sich isolieren von ersterer.... und diese Gegenmacht sucht das Denken falsch zu leiten, um das Entstehen gesegneter Schöpfungen zu verhindern, um jegliche Ordnung zu stören. Denn der Mensch selbst ist nicht der "Erzeuger" seiner Gedanken, sondern diese werden ihm zugesendet aus dem geistigen Reich, der Mensch aber verarbeitet jene Gedanken nach seinem Willen, wozu ihm die Denkfähigkeit gegeben wurde. Er kann sich auch für die Richtigkeit seines Denkens Beweise schaffen und daher trotz gegnerischen Einflusses auch folgerichtige Schlüsse ziehen.... Aber dann ist das Ziel, das er anstrebt, von der Gegenmacht bestimmt, und darum ist unwiderruflich einmal ein Fehlschluß zu verzeichnen, der alle bisherigen Erfolge oder Forschungsergebnisse zunichte macht.... und ob sie noch so gewaltig und überzeugend schienen. Es kann aber der Mensch seines Erfolges sicher sein, und er braucht keine Fehlschlüsse zu fürchten, wenn er sich bewußt der Macht hingibt, Die ihn ausgestattet hat mit Verstand und Denkfähigkeit.... wenn er diese Macht bittet um rechtes Denken entsprechend seiner Bestimmung auf Erden. Dann kann er auch in Gebiete eindringen, die noch unerforscht sind, und er kann die gewonnenen Erkenntnisse ausbauen und immer wieder neue Erkenntnisse sammeln, er kann für die Menschheit zum Segen tätig sein, denn was er nun unternimmt, wird auch dem Willen jener Schöpfermacht entsprechen, Die um Ihre Lenkung gebeten wurde.... Es muß die Wissenschaft mit Gott zu Werke gehen.... Denn auch der schärfste Verstand kann irren, und er wird irren, wenn Gott, als der Inbegriff aller Weisheit, ausgeschaltet wird.... weil dann der Gegengeist Gottes Zutritt hat, der das Denken der Menschen verwirren will, weil er alles haßt und umzustoßen sucht, was göttliche Ordnung erkennen läßt, und weil sein Wirken niemals darin bestehen wird, daß der Menschheit ein Segen erwächst.... sein Wirken aber unwiderruflich dort einsetzet, wo die Menschen ihrem Gott und Schöpfer keinen Raum geben in ihren Herzen. Mag also Fortschritt auf wissenschaftlichem Gebiet noch und noch zu verzeichnen sein.... ihr Menschen werdet euch nur dann dessen erfreuen können, wenn göttlicher Beistand offensichtlich ist.... Aber ihr werdet die Ergebnisse fürchten müssen, wo der Mensch allein Werke zustande bringt, ohne Gott.... Denn dieser schafft nicht allein, sondern im Zusammenwirken mit dem, dem er hörig ist, durch seine Isolierung von Gott.... und dessen Einwirken bringt Zerstörung und Tod....
Amen
ÜbersetzerAll’uomo è stata data la facoltà di poter pensare. Con ciò ha anche la possibilità di poter indagare, di poter penetrare in una regione a lui finora sconosciuta, può usare il suo intelletto per trarre delle deduzioni ed edificare sulle sue dedizioni o esperienze. Con ciò all’uomo è anche data la possibilità di essere attivo creativamente, perché tutto ciò che vuole lasciar sorgere, deve dapprima essere pensato, affinché corrisponda anche allo scopo per cui viene creato. L’uomo può comunque anche trarre delle conclusioni sbagliate, può non utilizzare nel modo giusto la sua facoltà di pensare, può muovere il suo pensare in falsa via e perciò i risultati possono anche avere l’effetto di danni per gli uomini. Ma è anche sempre possibile portare di nuovo i suoi pensieri nel giusto ordine, perché è libero come utilizza la sua facoltà di pensare. Quindi, dapprima all’uomo dev’essersi chiaro che può pensare sia bene come anche male. E per questo deve cercare di sondare la causa, se si vuole assicurare che i suoi pensieri non prendano una direzione sbagliata. Finché esistono delle opinioni differenti anche fra coloro il cui intelletto è altamente sviluppato, non tutte queste opinioni possono avvalersi del diritto alla Verità, dei loro risultati d’intelletto. E finché esistono questioni di contesa anche in regioni terrene, viene valutata anche la facoltà di pensare del singolo. Se ora l’uomo considera la sua facoltà di pensare un talento posto in lui arbitrariamente dalla natura, che è la sua propria faccenda di sviluppare, allora l’intelletto viene bensì stimolato a sempre maggior attività, ma non ha nessuna sicurezza del giusto pensare. Ma se considera la sua facoltà di pensare un bene prestatogli dalla Potenza del Creatore, allora cerca anche di conquistare l’Affetto di questa Potenza di Creatore, ed allora viene guidato anche il suo pensare in modo che l’intelletto procuri risultati secondo la Verità. Ed allora coincideranno anche tutti i risultati di quei ricercatori, che si affidano ad una Potenza di Creatore da loro riconosciuta, prima che intraprendano delle ricerche, che occupano insolitamente la loro attività di pensare. Ed allora sarà anche riconoscibile una edificazione, le opere create saranno di benedizione per gli uomini, avranno un compito servente ed adempiranno anche il loro scopo servente. Ma come la Potenza creativa non nega la Sua Assistenza agli uomini che la chiedono, così prende parte anche un potere opposto al pensare di coloro che si isolano, e questo potere opposto cerca di guidare falsamente il pensare per impedire il sorgere di creazioni benedette, per disturbare qualsiasi ordine. Perché l’uomo stesso non è il “produttore” dei suoi pensieri, ma questi gli vengono inviati dal Regno spirituale, ma l’uomo elabora quei pensieri secondo la sua volontà, per cui gli era stata data la facoltà di pensare. Si può anche procurare dimostrazioni della giustezza del suo pensare e perciò, malgrado l’influenza avversa, anche trarre le giuste conclusioni. Ma allora la meta alla quale tende, è determinata dal potere opposto e perciò è da registrare irrevocabilmente una conclusione errata, che distrugge tutti i successi o risultati di ricerca avuti finora, per quanto ssembravano imponenti e convincenti. Ma l’uomo può essere certo del suo successo e non ha da temere conclusioni errate, quando si dà coscientemente alla Potenza la Quale lo ha provvisto con intelletto e facoltà di pensare, quando prega questa Potenza per il giusto pensare rispetto alla sua destinazione sulla Terra. Allora può anche penetrare in regioni che sono ancora inesplorate, e può ampliare i risultati conquistati e raccogliere di nuovo sempre nuove conoscenze, può essere attivo per la Benedizione dell’umanità, perché ciò che ora intraprende, corrisponderà anche a quella Potenza Creativa, alla Quale E’ stata richieta la Sua Guida. La scienza deve andare all’opera con Dio. Perché anche l’intelletto più acuto può sbagliare e sbaglierà, quando Dio, come Totalità di tutta la Sapienza, viene escluso, perché allora ha accesso lo spirito contrario a Dio, che vuole confondere il pensare degli uomini, perché odia e cerca di rovesciare tutto ciò che fa riconoscere l’Ordine divino, e perché il suo agire non consisterà mai nel fatto che all’uomo sorga una Benedizione, il suo agire però interviene irrevocabilmente là, dove gli uomini non danno nessuno spazio nel loro cuore al loro Dio e Creatore. Anche se è da registrare un progresso dopo l’altro nel campo scientifico, voi uomini potrete rallegrarvene solamente, quando è evidente l’Assistenza divina. Ma dovrete temere i risultati, dove l’uomo da solo esegue opere senza Dio. Perché costui non crea da solo, ma insieme con colui al quale è succube, che porta distruzione e morte attraverso il suo isolamento da Dio ed il suo agire.
Amen
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