Ein überaus weiser Schöpfer war am Werk, als das gefallene Geistige sich in äußerster Gottferne befand und sich selbst jeden Rückweg zu Ihm abgeschnitten hatte durch die schwerste Sünde, durch das Verschmähen Seiner Liebekraft in Hochmut und Herrschgier. Die unendliche Liebe Gottes sann auf Mittel und Wege, dieses sündig gewordene Geistige wieder zu Sich zurückzuleiten, und Seine Weisheit erkannte einen Weg für erfolgreich.... den Gang durch die gesamte Schöpfung, durch Formen, die einander dienen mußten und so den Zweck erfüllten, der ihnen gesetzt war. Seine Liebe und Weisheit formte also aus Seiner Kraft Außenhüllen für das gefallene Geistige, die es zu dienender Tätigkeit anregen sollten, und diese Schöpfungswerke waren bestimmt, eine stufenweise Aufwärtsentwicklung zuwege zu bringen, indem das Geistige darin gewissermaßen im Mußzustand dienen konnte und dadurch die Entfernung von Gott mehr und mehr verringerte. Diese Formen, also göttliche Schöpfungswerke, sind so vielseitig, daß sie jegliches unreife Geistige bergen können, also durch ihr natürliches Werden und Vergehen auch die verschiedensten geistigen Wesenheiten aufnehmen und wieder frei geben können, bis diese Wesenheiten einen bestimmten Reifegrad erreicht haben. Der göttliche Schöpfer ersah alle Möglichkeiten eines Ausreifungsprozesses, und darum ist auch die Schöpfung so vielseitig und umfaßt Schöpfungswerke in allen Reifegraden, doch Ihm allein ist es ersichtlich, welchen Erfolg das Geistige verzeichnen kann, Er allein weiß um die vielen Stationen, die es durchwandeln muß, bis es zum Stadium des freien Willens als Mensch gelangt. Er bestimmt die Zeitdauer jeglicher Schöpfung, Er bestimmt eines jeden Werkes Tätigkeit, und Er allein erkennt den Grad der Reife, der dann die Verkörperung als Mensch ermöglicht. Er ersah aber auch die negativen Erfolge, Er sah das Geistige, das schon fast in Seiner Nähe war, wieder zurücksinken in die Tiefe, weil es über den freien Willen verfügte, den Gott achtet und den das Wesen aber erneut mißbraucht.... Seine Schöpfungen bezeugen unübertreffliche Weisheit, also es sind Wege der Entwicklung zu gehen, die einen sicheren Erfolg garantieren könnten, doch Er läßt dem Menschen vollste Freiheit, Er zwingt ihn nicht, Ihn anzuerkennen und sich Ihm unterzuordnen, wie Er aber auch nicht das Wesen völlig Seinem Gegner überläßt, sondern ständig bemüht ist, ihm emporzuhelfen, auf daß es selig werde. Gottes unendliche Liebe und unübertreffliche Weisheit erkennt und schafft wohl alle Möglichkeiten zur Vollendung des Geistigen, doch der freie Wille ist ausschlaggebend, ob die Aufwärtsentwicklung im Stadium als Mensch vor sich geht oder das Geistige im Widerstand verharrt und wieder erneut in die Tiefe sinkt und den Entwicklungsgang von neuem beginnen muß. (26.1.1950) Die Wiedereinzeugung in die feste Materie geht nur dann vor sich, wenn eine Schöpfungsperiode ihren Abschluß gefunden hat, wenn also sämtliche Schöpfungen das Geistige frei geben, sie zu diesem Zweck durch Gottes Willen aufgelöst werden, was Zerstörung des Schöpfungswerkes bedeutet, wo die Aufwärtsentwicklung begonnen hat. Gottes Weisheit und Liebe lässet wieder neue Schöpfungen entstehen, die wieder durch die ihnen zugewiesene Bestimmung geeignet sind, dem in ihnen gebundenen Geistigen zur Höherentwicklung zu verhelfen. Dann wird der unterbrochene Entwicklungsgang fortgesetzt, wieder mit dem gleichen Ziel, dem Stadium des freien Willens als Mensch, wo die Vollendung oder erneuter Abfall stattfinden kann, weil die Liebe Gottes wieder an das Wesen herantritt und angenommen oder auch abgewiesen werden kann. Vor Gott sind tausend Jahre wie ein Tag, und mit unendlicher Langmut und Geduld betreut Er die Wesen, und wenn unzählige Entwicklungsphasen nötig sind, so ein Wesen besonders hartnäckig im Widerstand zu Ihm verharrt.... Er gibt ihm immer wieder neue Möglichkeiten, bis es endlich sein Ziel erreicht hat, bis es zurückgefunden hat zu Dem, von Dem es einst seinen Ausgang nahm....
Amen
ÜbersetzerUn oltremodo saggio Creatore Era all’Opera, quando lo spirituale caduto si è trovato nella più estrema lontananza da Dio ed aveva tagliato a sé stesso ogni via del ritorno attraverso il più grave peccato, attraverso il rifiuto della Sua Forza d’Amore, nell’arroganza e brama di dominare. L’infinito Amore di Dio meditava mezzi e vie di guidare di nuovo a Sé questo spirituale diventato empio e la Sua Sapienza ha riconosciuto una via di successo, il percorso attraverso l’intera Creazione, attraverso forme che dovevano servirsi reciprocamente e così adempivano lo scopo che era posto loro. Il Suo Amore e Sapienza hanno formato quindi dalla Sua Forza degli involucri esterni per lo spirituale caduto, che dovevano stimolarlo all’attività servente, e queste Opera di Creazione erano destinate a procurare un graduale sviluppo verso l’Alto, mentre lo spirituale in questa forma poteva servire in certo qual modo nello stato dell’obbligo e con ciò diminuiva sempre di più la lontananza da Dio. Queste forme, quindi le divine Opere di Creazione, sono così molteplici, che possono ospitare qualsiasi spirituale immaturo, quindi attraverso il loro naturale divenire e scomparire anche accogliere le entità spirituali più diverse e renderle di nuovo libere, finché queste entità non hanno raggiunto un determinato grado di maturità. Il divino Creatore previde tutte le possibilità di un processo di maturazione e perciò anche la Creazione è così molteplice e comprende delle Opere di Creazione in tutti i gradi di maturità, ma a Lui Solo è visibile quale successo lo spirituale può registrare, Egli Solo sà delle molte stazioni che deve attraversare, finché non giunge allo stadio della libera volontà come uomo. Egli determina la durata di tempo di qualsiasi Creazione, Egli determina l’attività di ogni Opera, ed Egli Solo riconosce il grado di maturità che poi rende possibile l’incorporazione come uomo. Ma Egli previde anche i successi negativi, Egli vide lo spirituale che era già quasi vicino a Lui, risprofondare di nuovo nell’abisso, perché disponeva della libera volontà che Dio rispetta e di cui l’essere aveva nuovamente abusato. Le Sue Creazioni testimoniano insuperabile Sapienza, quindi sono da percorrere vie dello sviluppo che potrebbero garantire un sicuro successo, ma Egli lascia all’uomo pienissima libertà, non lo costringe a riconoscerLo ed a subordinarsi a Lui, come però non lascia l’essere nemmeno del tutto al Suo avversario, ma Si sforza costantemente ad aiutarlo verso l’Alto, affinché diventi beato. L’Amore infinito e l’insuperabile Sapienza di Dio riconosce bensì e crea tutte le possibilità per il perfezionamento dello spirituale, ma è determinante la libera volontà, se procede lo sviluppo verso l’Alto nello stadio come uomo oppure se lo spirituale rimane nella resistenza e sprofonda nuovamente nell’abisso e deve ricominciare il percorso di sviluppo. (26.01.1950) La re-ingenerazione nella solida materia si svolge solamente, quando un periodo di Creazione ha trovato la sua conclusione, quando tutte le Creazioni liberano lo spirituale, che a questo scopo vengono dissolte tramite la Volontà di Dio, che significa la distruzione di quell’Opera di Creazione, dove ha iniziato lo sviluppo verso l’Alto. La Sapienza e l’Amore di Dio lascia di nuovo sorgere nuove Creazioni che sono nuovamente adeguate alla destinazione assegnata loro, di aiutare lo spirituale legato in loro allo scopo dello sviluppo verso l’Alto. Allora procede il percorso di sviluppo interrotto, di nuovo con la stessa meta, lo stadio della libera volontà come uomo, dove può aver luogo il perfezionamento oppure rinnovata caduta, perché l’Amore di Dio Si avvicina di nuovo all’essere e può Essere accettato oppure di nuovo respinto. Davanti a Dio mille anni sono come un giorno ed Egli assiste gli esseri con infinita Longanimità e Pazienza, e quando sono necessari innumerevoli fasi di sviluppo, quando un essere rimane particolarmente caparbio nella resistenza contro di Lui. Egli gli dà sempre di nuovo nuove possibilità, finché alla fine non avrà raggiunta la sua meta, finché non ha ritrovato la via del ritorno a Colui, dal Quale ha avuto la sua Origine.
Amen
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