Euch ist ein Maß zugemessen an Leid und Mühsal, das ihr im Erdenleben auf euch nehmen müsset, um auszureifen an eurer Seele. Dieses Maß entspricht der Länge eurer Lebensdauer, dem Willen und der Seelenreife des einzelnen Menschen, weshalb es verschieden reichlich erscheint dem Menschen, der noch nicht in das tiefere Wissen um Zweck und Ziel des Erdenlebens eingedrungen ist. Es ist keine Zufälligkeit, daß des einen Leben schwerer und mühevoller beschaffen ist, während dem anderen manches erspart bleibt, sondern Gottes Wille hat das Schicksal des einzelnen gestaltet, wie es für seine Seele am zuträglichsten ist. Doch ihr Menschen könnet selbst viel dazu beitragen, euch das Leben zu erleichtern, weil jederzeit der Hilfswille Gottes bereit ist, so ihr Ihn rufet und Seine Hilfe erbittet. Also schaffet ihr euch gewissermaßen das Übermaß von Leid selbst, denn stets steht euch die Gnade des Gebetes zu, die ihr nur zu nützen brauchet, um auch der größten Sorge ledig zu sein. Denn das Gebet kann den gleichen Erfolg haben für die Entwicklung der Seele wie ein Maß von Leid.... es sucht der Mensch Gott, Dem er sich verbinden will.... wozu das Leid ein gutes Mittel ist.... Nur die Verbindung mit Gott soll hergestellt werden, den Weg dazu kann sich der Mensch wählen, und er kann daher sein Schicksal bestimmen und für sich erträglich gestalten, so er in steter Verbindung bleibt mit Gott durch das Gebet oder durch werktätige Nächstenliebe, die die Gegenwart Gottes zur Folge hat, also eine direkte Verbindung mit Ihm auslöst, weil Gott Selbst die Liebe ist und also Sich mit dem Menschen zusammenschließen muß, der zum gleichen Wesen sich gestaltet durch die Liebe. So also ein Mensch übermäßig leiden zu müssen glaubt, soll er sich vor Augen halten, daß sein Wesen noch wandlungsbedürftig ist, ansonsten es vom Wesen Gottes durchstrahlt werden könnte, was jegliches Leid ausschließt. Er muß leiden, um zu Gott zu flüchten, und durch inniges Gebet Seine Ausstrahlung anfordern, die ihm niemals versagt ist und desto wirksamer und belebender den Erdenmenschen berührt, je mehr sich dieser Gott verbindet.... Der Zusammenschluß mit Gott schaltet jegliches Leid aus, also braucht nur danach gestrebt zu werden, um das Maß von Leid und Mühsal zu verringern und dennoch zu reifen an der Seele....
Amen
ÜbersetzerVi è assegnata una misura di sofferenza e fatica che dovete prendere su di voi nella vita terrena per maturare nella vostra anima. Questa misura corrisponde alla lunghezza della durata della vostra vita, alla volontà e la maturità dell’anima del singolo uomo, per cui compare in modo differente all’uomo che non è ancora penetrato nel sapere più profondo sullo scopo e la meta della vita terrena. Non è una casualità che una vita di uno è costituita con più difficoltà e fatica, mentre all’altro rimane risparmiato qualcosa, ma la Volontà di Dio ha formato il destino del singolo com’è conveniente per la sua anima. Ma voi uomini stessi potete contribuire molto per alleggerirvi la vita, perché la Volontà d’Aiuto di Dio è sempre pronta, quando Lo invocate e chiedete il Suo Aiuto. Quindi in certo qual modo vi procurate da voi stessi una ultramisura di sofferenza, perché avete sempre a disposizione la Grazia della preghiera che dovete soltanto usare, per diventare liberi dalla più grande preoccupazione. Perché la preghiera può avere lo stesso successo per lo sviluppo dell’anima come una misura di sofferenza, se l’uomo cerca Dio con il Quale si vuole unire, per cui la sofferenza è un buon mezzo. Deve soltanto essere stabilito il collegamento con Dio, l’uomo può scegliere per questo la via e perciò può determinare il suo destino e formarlo convenientemente, se rimane in costante collegamento con Dio attraverso la preghiera oppure il fattivo amore per il prossimo, che ha per conseguenza la Presenza di Dio, quindi fa scaturire un diretto collegamento con Lui, perché Dio Stesso E’ l’Amore e Si deve quindi unire con l’uomo, che si è formato nello stesso essere tramite l’amore. Se ora un uomo crede di dover soffrire oltre ogni misura, deve tenersi davanti agli occhi che il suo essere ha ancora bisogno di cambiare, altrimenti potrebbe essere irradiato dall’Essere di Dio, che esclude ogni sofferenza. Deve soffrire per rifugiarsi in Dio ed attraverso l’intima preghiera richiedere la Sua Irradiazione che non gli viene giammai rifiutata e tocca ancora più efficacemente e vivificante l’uomo terreno, più costui si unisce con Dio. L’unificazione con Dio esclude ogni sofferenza, quindi si deve solo aspirare a questa per diminuire la misura di sofferenza e fatica e maturare comunque nell’anima.
Amen
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