Vergegenwärtige dir die Größe und Erhabenheit der göttlichen Schöpfung, und betrachte dann genauer die innere Beschaffenheit eines Samenkorns, das, so winzig es ist, die Schöpfung in unendlicher Verkleinerung in sich birgt.... Es ist dies für euch Menschen unbegreiflich, denn ihr fasset nicht im entferntesten, wie sonderbar die Zusammensetzung aller Schöpfungswunder sich wieder an das größte Schöpfungswerk anlehnt.... wie immer wieder das gleiche zutage tritt, nur in anderen Größenverhältnissen, die jedoch wieder zueinander im Einklang stehen. Mit leiblichen Augen betrachtet, könnet ihr schon im Pflanzenleben feststellen, wie oft die kleinsten Gebilde Ähnlichkeiten aufzuweisen haben mit den Naturschöpfungen. Wieviel mehr würdet ihr mit geistigem Auge dasselbe Gesetz auch erkennen in allen winzigen Schöpfungen, vom Sandkörnchen angefangen bis zur Tierwelt.... daß alles immer wieder deutlich erkennbar eine gewisse Aufbauarbeit bestätigt, immer wieder im gleichen Verhältnis zueinander und sich unzählige Male wiederholend. In jedem Schöpfungswerk ist die Allmacht und Weisheit Gottes sichtlich in Funktion getreten.... es läßt ein Betrachten eines solchen Kunstwerkes nur den Gedanken im Menschen aufkommen, daß er nicht im entferntesten auf Erden fähig ist, Einblick zu nehmen in die gesamte Schöpfung, sondern daß ihm nur in ganz geringem Umfang dieser Einblick gestattet ist und er dann auch nur mit leiblichen Augen nur die äußere Hülle zu schauen vermag, nicht aber die überaus feine Konstruktion, die erst das Wunder jedes Schöpfungswerkes veranschaulicht. Es ist eine Schneeflocke oft Anlaß zum Nachdenken, ist sie doch schon ein so kunstvoll zusammengefügtes Etwas, das einer näheren Betrachtung wert ist, und ein Form-Gebilde, das sich in wenigen Augenblicken wieder auflöst.... Wer gerade in der Natur offenen Auges um sich schaut, der wird nicht müde werden, die mannigfachen Wunder göttlicher Schöpfung zu betrachten, doch erst mit geistigen Augen wird er die sinngemäße Zusammensetzung des Ganzen erkennen und dann vor noch größeren Wundern stehen. Es ist vergebliche Mühe und somit nicht zu vollem Erfolg führend, auf rein wissenschaftlichem Wege alle diese Wunderwerke analysieren zu wollen.... es gelingt den Menschen immer nur in einer bestimmten Grenze, doch diese zu überschreiten ist dann nur auf geistigem Wege möglich und wird weder menschlich bewiesen noch anerkannt werden, denn letzten Endes ist alles Geistige eben auch nur mit geistigem Auge zu erkennen, und es hat der göttliche Schöpfer den Menschen nur die Gabe gegeben, die grobe Materie zu sehen mit den leiblichen Augen und das ihnen Sichtbare auf den Geist dergestaltig wirken zu lassen, daß es ihn anregt zum Nachdenken.... Und dann liegt es allein an ihm selbst, sich so zu bilden, daß er die Materie durchdringen kann, und sozusagen durch die äußere Hülle hindurch auch die inneren Bestandteile in ihrer Zusammensetzung, Form und Art zu schauen, um dann überwältigt von Gottes Liebe, Weisheit und Allmacht Ihn zu lieben und zu preisen bis in alle Ewigkeit....
Amen
ÜbersetzerTieni presente la Grandezza e la Maestosità della Creazione divina, ed osserva poi con più precisione la costituzione interiore di un chicco di grano, che, per quanto sia minuscolo, cela in sé la Creazione in infinito rimpicciolimento. Questo è incomprensibile per voi uomini, perché non afferrate minimamente quanto stranamente l’assemblaggio di tutti i Miracoli della Creazione si appoggia di nuovo alla più grande Opera di Creazione, come si manifesta sempre lo stesso, solo in altro rapporto di grandezza, che però stanno di nuovo in sintonia reciprocamente. Osservato con occhi corporei, potete già constatare nella vita vegetale, quante volte le formazioni più piccolo mostrano delle somiglianze con le Creazioni della natura. Quanto più riconoscereste anche con l’occhio spirituale la stessa Legge in tutte le minuscole Creazioni, cominciando dal granellino di sabbia fino al mondo animale, che tutto conferma sempre di nuovo chiaramente riconoscibile un certo lavoro di costruzione, sempre di nuovo nello stesso rapporto reciproco e ripetendosi innumerevoli volte. In ogni Opera di Creazione è entrata visibilmente in Funzione l’Onnipotenza e la Sapienza di Dio, un’osservazione di una tale Opera d’Arte fa sorgere nell’uomo solo il pensiero, che sulla Terra non è assolutamente capace di dare uno sguardo nell’intera Creazione, ma che gli è concesso questo sguardo solo in minima misura e poi è anche solo capace di contemplare con l’occhio carnale l’involucro esteriore, ma non la costruzione oltremodo fine, che illustra soltanto il Miracolo di ogni Opera di Creazione. Un fiocco di neve è sovente motivo di riflessione, dato che è già un qualcosa di artisticamente assemblato, che è degno di una più accurata osservazione, una forma-figura, che si dissolve di nuovo in pochi istanti. Chi proprio nella natura si guarda intorno con occhio aperto, non si stancherà di osservare i molteplici Miracoli della Creazione divina, ma solo con occhi spirituali riconoscerà l’assemblaggio sensato del tutto e poi starà davanti a Miracoli ancora più grandi. E’ fatica sprecata e non conduce al pieno successo, voler analizzare tutte queste Opere di Miracoli su vie puramente scientifiche, agli uomini riesce sempre soltanto in un determinato limite, ma superare questo è poi soltanto possibile sulla via spirituale e non verrà né dimostrato né riconosciuto umanamente, perché infine tutto lo spirituale è appunto anche soltanto riconoscibile con l’occhio spirituale, ed il divino Creatore ha dato agli uomini soltanto il Dono di vedere la materia grossolana con l’occhio corporeo e di lasciar ciò che per loro è visibile agire sullo spirito in modo, che lo stimoli alla riflessione. Ed allora dipende soltanto da lui di formarsi così da poter compenetrare la materia, e di contemplare per così dire attraverso l’involucro esteriore anche le parti costituenti interiori nel loro assemblaggio, forma e genere, per poi amare Lui, stravolto dall’Amore, dalla Sapienza e dall’Onnipotenza di Dio e di lodarLo e glorificarLo in tutta l’Eternità.
Amen
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