5271 Grande moria – Richiamata dei deboli – Decisione
13 dicembre 1951: Libro 58
E verrà come ho annunciato. Dapprima inizierà una grande moria, e voi lo considererete come caso, come caso di disgrazia, farete valere piuttosto ogni altra spiegazione che quella, che Io Stesso richiamo gli uomini in gran numero, che nell’ultima lotta su questa Terra fallirebbero, che sono troppo deboli per prestare resistenza, e ciononostante non devono cadere nelle mani del Mio avversario, perché Io conosco i cuori degli uomini e non li lascio cadere nell’eterna rovina, colui che porta in sé ancora una piccola scintilla d’amore e può ancora far rivivere questa scintilla, se non sulla Terra, ma allora nel Regno dell’aldilà, dove giunge anche il Mio Amore e la Mia Misericordia per portare l’Aiuto. Ci sarà miseria ed afflizione in una tale misura, che ognuno può, se vuole, riconoscere il tempo della fine. Ma ci sarà l’afflizione soltanto là dove sono riconoscibili i Miei, perché quest’afflizione viene preparata dai prossimi, per togliere ai Miei la fede nel loro Dio e Creatore dall’Eternità, nel Quale vedono il loro Padre ed al quale vogliono rimanere fedeli. L’avversario lavora contro di Me ed impiega gli uomini a lui succubi per le esecuzioni più oltraggiose contro i Miei. Vuole renderli infedeli a Me e perciò prosegue con dei mezzi brutali a cui i Miei non riescono quasi a resistere. Ma la Forza del Mio Amore li tiene diritti, la Forza del Mio Amore si afferma anche se i Miei esteriormente sembrano nella più grande miseria, loro perseverano e vincono tutta l’animosità, perché ne sono in grado con la Mia Forza. Il tempo sta andando verso la fine. Quello che a voi non sembra ancora credibile, lo sperimenterete fra breve, un rovesciamento in ogni riguardo, che tocca tutti gli uomini e pretende da tutti gli uomini una decisione per Me, il Creatore e Conservatore dall’Eternità. Questa predisposizione può essere soltanto un riconoscimento o un rifiuto. Questa è la decisione che deve ancora essere presa, prima che arrivi la fine. Mi spingerò potentemente nei vostri pensieri e voi Mi potete accogliere oppure rifiutare. Per questo motivo è anche ammesso il regnare cattivo del Mio avversario, perché egli contribuisce alla definitiva decisione per Me o per lui, egli sfrutta la sua concessione di potere molto oltre i limiti postigli, opprime insolitamente i Miei e dà in abbondanza ai suoi, dei beni terreni, onore e fama, e perciò preferiscono riconoscere lui come il loro padrone e rinnegano Me. Ma Io permetto soltanto ai forti di vivere la fine, coloro che Mi sono e rimangono fedeli e che accolgono costantemente la Forza del Mio Amore. Ma Mi prendo cura dei deboli, mentre li richiamo prima che sia venuta la fine, affinché non cadano nelle mani del Mio avversario e che debbano espiare per tempi eterni. Coloro però che sono forti nel male, subiranno la morte nel Giorno del Giudizio, perché anche a loro giunge abbastanza sovente la Mia Grazia, ma non ne badano e vanno coscientemente nel campo dell’avversario, e così devono anche condividere la sua sorte, quando sarà venuta la fine, perché si compirà tutto ciò che ho fatto annunciare da veggenti e profeti.
Amen
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138 | Previsioni: L’Ultimo Giudizio | epub PDF Accendere |
162 | Il tempo della fine 1 e 2 | epub PDF Accendere |
202 | Svolta del tempo | epub Accendere |
S2 | A che cosa va incontro l’umanità? | epub PDF Accendere |
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