3395 Dare oltre il sapere spirituale
6 gennaio 1945: Libro 44
Attraverso la Grazia dell’illuminazione interiore, all’uomo si dischiude un sapere che lo rende capace di fare grandi progressi spirituali in breve tempo se lo utilizza bene, cioè se contribuisce alla diffusione della pura Verità. Perché solo per questo scopo l’uomo viene guidato nel sapere spirituale. Solo quando la Verità è diffusa fra gli uomini ha un effetto benefico, perché se lo sapesse solo il singolo uomo non ne trarrebbe nessuna utilità, perché non lo può valorizzare, perché il sapere è sempre di valore solamente quando viene impiegato, quindi può essere trasmesso ad un prossimo. L’uomo che non può comunicarsi, che racchiude in sé il patrimonio spirituale, non è migliore di un uomo che non possiede nessun patrimonio spirituale, perché per il primo il suo possesso è un patrimonio morto, che giace totalmente nella maggese e così per il valore. Ma il sapere spirituale deve aiutare a giungere alla conoscenza dell’eterna Divinità. Chi ha ora riconosciuto Dio, cerca di insegnare anche al prossimo questa conoscenza, che il tendere a Dio è lo scopo della vita terrena. Se non trasmette questa conoscenza agli uomini, allora lui stesso non ha ancora riconosciuto Dio, allora ha bensì accolto questo sapere intellettualmente, ma non con il cuore ed allora non agisce nemmeno su di lui da promuoverlo. Questo vale per l’uomo che riceve un sapere ma non lo dà oltre. Ma chi è illuminato dallo Spirito di Dio, utilizzerà anche il suo sapere, perché lo spinge l’amore a comunicarsi al prossimo e quindi di diffondere la Verità di Dio, perché sa che con ciò guida le anime a Dio le quali, quando Lo hanno riconosciuto, tendono a Lui anche con il cuore. Quindi la Verità conduce a Dio e perciò dev’essere diffusa sulla Terra. L’uomo ora può bensì essere trascurato, allora non lo colma il sapere conquistato, allora non lo ha accolto con il cuore, ma solo con l’intelletto, ma allora non era ancora attivo lo spirito da Dio in lui, il quale fa del sapere ricevuto un sapere spirituale. Quindi l’uomo che riceve il sapere spirituale, dev’essere attivo nell’amore, affinché venga istruito dallo spirito di Dio, cioè che solo attraverso lo spirito da Dio gli viene dischiuso il sapere, benché glielo trasmetta il prossimo sapiente. E’ assolutamente necessaria una vita nell’amore, se la pura Verità dev’essere diffusa. Sia il donatore come anche il ricevente devono stare nell’amore, se vogliono trarre la giusta utilità dalla Verità per le loro anime, se vogliono riconoscere Dio ed aspirare a Lui. Allora vengono spinti dall’interiore a comunicarsi, allora loro stessi accolgono il sapere nel desiderio di poterlo distribuire ed allora sono anche in grado di utilizzare il sapere secondo la Volontà di Dio e possono anche essere provvisti dallo Spirito divino nella misura più abbondante, perché ora lavorano per il Regno di Dio, attraverso la Verità cercano di guidare gli uomini a Dio ed ora sono inarrestabilmente attivi, perché il sapere rende felici loro stessi e li spinge a rendere felice anche il prossimo.
Amen
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