2768 Il significato della morte sulla Croce di Gesù e le conseguenze del rifiuto
8 giugno 1943: Libro 34/35/36
Gesù Cristo E' morto sulla Croce per l'intera umanità. L'umanità vuole presentare questa morte sulla Croce come un bagatella, come un giudizio d'esecuzione su di un sobillatore di popolo oppure anche come una leggenda, che è totalmente improbabile. Perciò gli uomini derubano sé stessi di ogni diritto alla Misericordia di Dio, perché non riconoscono la più grande Opera di Misericordia, di conseguenza la Misericordia di Dio non può manifestarSi per loro. E così la volontà rimarrà debole, l'avversario di Dio si sforza per sottomettere a sé stesso la volontà degli uomini, cioè l'uomo non avrà la forza di sottrarsi a questa influenza, se non riconosce l'Opera di Redenzione di Cristo. Il Sacrificio che Gesù ha portato per l'umanità, non può mai e poi mai venir svalutata da questa. Ma se gli uomini provano a sminuire oppure a rigettare totalmente l'Opera di Redenzione di Cristo, allora sono dello stesso spirito come gli uomini al tempo di Gesù sulla Terra, quindi devono anche portare le stesse conseguenze, devono prepararsi ad una grande distruzione, che era anche la sorte di coloro che hanno attaccato Cristo sulla Terra, che non Lo hanno riconosciuto come il Figlio di Dio e Redentore del mondo; perché quegli uomini erano seguaci di Satana, si sono lasciati influenzare da lui, affinché attaccassero tutti coloro che testimoniavano per Gesù Cristo, per renderLo impossibile e per minare il Suo Successo spirituale. Ora l'umanità va incontro alla distruzione, cosa che testimonia ancora del tempo in cui Gesù camminava sulla Terra, e nello stesso rapporto questo significa un caos, come era allora il caso. Questo caos avrà un effetto spirituale e corporeo in una totale distruzione, che la volontà umana non può più deviare. La morte sulla Croce di Cristo era l'unica Cosa che avrebbe potuto ancora cambiare il pensare degli uomini sulla Terra, cioè la volontà debole dell'uomo veniva fortificata tramite il Sacrificio, che Gesù Cristo ha portato per gli uomini, affinché ora potesse opporre resistenza al desiderio dell'avversario, senza venir sopraffatto da lui. La dichiarazione per Dio in Gesù Cristo è quindi contemporaneamente la garanzia più sicura che l'uomo si stacchi dall'avversario. Gesù Cristo ha conquistato una volontà fortificata per gli uomini tramite la Sua morte sulla Croce. L'uomo però diversamente non può avere questa volontà, perché senza Gesù Cristo è ancora nel potere dell'avversario di Dio e la sua forza è troppo scarsa per potersi liberare. Perciò l'intenzione del mondo di rinnegare Cristo, è troppo significativa, dato che la forza per la resistenza diminuisce sempre di più e l'influenza dell'avversario di Dio diventa sempre più forte. E perciò l'atteggiamento dell'umanità rivelerà sempre maggior disamore, perché questo è l'effetto di quella influenza, a cui soltanto la morte di Cristo sulla Croce può venir opposta per renderla innocua. Le anime degli uomini sono nel più grande pericolo perché falliranno, quando si tratta di dichiarare Gesù Cristo davanti al mondo. Solo la morte sulla Croce di Cristo rende l'uomo capace per questa dichiarazione, perché allora la loro volontà è di una tale forza che supera ogni resistenza. E Gesù Cristo ha conquistato questa forza della volontà per gli uomini tramite la Sua morte sulla Croce. Egli li ha redenti dall'essere legati tramite l'avversario, appena credono soltanto in Lui.
Amen
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