3499 Raccogliere tesori spirituali - Beni apparenti
27 luglio 1945: Libro 45
Tutto ciò che il mondo offre, sono beni apparenti senza qualsiasi valore e senza sussistenza. Sono dati all’uomo solamente per mettere alla prova la sua volontà che si deve distogliere da questi, per aspirare ai beni spirituali che hanno valore e sono imperituri. L’uomo che vive nell’amore, impara molto presto a riconoscere l’inutilità dei beni terreni, mentre un uomo al quale manca l’amore per il prossimo, ne ha molto desiderio, quindi il suo amore è orientato erroneamente, aspira a ciò che deve superare. Se prima non combatte questo amore, per lui il bene spirituale non è desiderabile. Alla fine della sua vita però si deve separare da tutto il terreno e questa separazione gli sarà difficile o facile secondo la sua predisposizione verso i beni apparenti del mondo. Aver superato questi significa staccarsi facilmente dalla Terra; ma l’uomo che ha perduto il suo cuore alla materia, ai beni morti senza valore e senza sussistenza, viene trattenuto come con catene alla Terra. La sua anima non si può staccare e per lei significa una dura lotta nella quale soccombe, quando è venuta la fine. Ed ora entra completamente povera e nuda nel Regno spirituale che le offre solamente ciò che ha desiderato sulla Terra, di nuovo beni apparenti, e cioè non più materiali, ma delle formazioni come bolle di sapone l’opprimono continuamente, mentre aumentano il suo desiderio, ma all’anima rimane l’inesaudimento, affinché debba riconoscere l’inutilità di ciò a cui aspirava sulla Terra. Ma non possiede beni spirituali, dato che non ne ha raccolti sulla Terra. Non trova da nessuna parte ciò che cerca ed ora dimora povera e miseranda in un ambiente sconsolante. Non può dare nulla, dato che lei stessa non possiede niente e perciò non riceve nemmeno, perché questa è la Legge nel Regno spirituale, che ogni anima viene provveduta secondo la sua volontà d’amare, che riceve solamente chi dà, ed il ricevere come il dare rende beati. Da parte di anime amorevoli le viene bensì offerto anche il Dono spirituale per aiutarla, ma un’anima che non ha ancora superata la materia terrena e desidera continuamente possederla, non accetta il Dono spirituale, perché non riconosce ancora il suo valore e lo desidera così poco come sulla Terra. Dapprima deve aver ucciso il proprio desiderare, deve aver riconosciuto il non-valore ed ora tendere ai beni costanti, solo allora darà loro considerazione, quando le vengono offerti e solo allora cerca di raccogliere tesori spirituali. Chi ha raggiunto questo già sulla Terra, entra nell’aldilà sgravato ed i beni spirituali che ha conquistato sulla Terra, li porta con sé nel Regno spirituale. Ma dato che dispone di tesori, ora può anche lavorare con questi, può distribuire e ricevere continuamente nuovi tesori per la propria felicità, perché l’amore lo spinge ad utilizzare ciò che possiede, distribuisce e rende felici le anime che sono bisognose, ma che vogliono ricevere per poter di nuovo dare. I tesori del mondo sono senza valore e sono comunque desiderati dagli uomini, vi aspirano con tutto il fervore. Ma non badano ai tesori spirituali e perciò temono anche la fine corporea, perché pensano solo al corpo, ma non all’anima. E Dio viene loro in aiuto mostrando loro la caducità dei beni terreni, per indurli alla riflessione. Egli dà loro anche i Doni spirituali e cerca di muoverli all’accettazione, ma non costringe la libera volontà, lascia all’uomo la sua libertà di decidersi per i beni di questo mondo oppure per i Doni dal Regno spirituale. Rispetto alla decisione della sua volontà però sarà la fine e l’entrata nel Regno spirituale, perché l’anima stessa si crea la sorte secondo il suo desiderio.
Amen
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