8131 La via di sofferenza di Gesù come Uomo
21 marzo 1962: Libro 86
Anche per Me il cammino sulla Terra come Uomo Gesù era molto difficile, perché la Mia Anima era discesa dal Regno di Luce nell’abisso, era capitata in una sfera, che le poteva preparare solamente della pena, perché era la regione di Lucifero, dello spirito primo caduto. Era una regione dell’oscurità, del peccato e della morte. E soltanto l’Amore che ardeva in Me Mi ha reso la vita sopportabile, perché questo Amore riconosceva la terribile sorte dei prossimi e cercava di aiutarli. Ed ogni Amore che vuole aiutare ha l’effetto di Forza, in modo che Io disponevo quindi di una insolita Forza e potevo impegnarla per il bene dei prossimi. Io Ero puro e senza peccato e Mi trovavo in mezzo al peccato. E la Mia Anima ha sofferto in modo indicibile, perché tutto il peccaminoso agiva anche sul corpo, perché delle debolezze e brame attaccavano il corpo e l’Anima doveva combattere contro queste per non soccombere. Mi si avvicinavano grandi tentazioni, perché Lucifero conosceva il Mio Piano, di liberare dal suo potere gli esseri caduti da Dio, e di ricondurli di nuovo Al Padre. Ed egli ha veramente tentato e fatto di tutto, credendo di portare Me Stesso alla caduta. Mi ha oppresso nel Mio lottare per la spiritualizzazione della Mia Anima, che voleva unirSi con l’Amore divino, per essere colmato con la Forza per l’esecuzione dell’Opera di Redenzione, che poteva essere conquistata soltanto tramite l’Amore. Era ben la sorte più difficile che un uomo ha portato, che passava su questa Terra. Perché Io conoscevo anche il Mio Compito, quando l’unificazione con Lo Spirito del Padre in Me ha avuto luogo. Io sapevo della terribile via di sofferenza che avevo da percorrere, sapevo della Via verso la Croce, che si è conclusa con la Mia morte sulla Croce. Io sapevo tutto già prima ed ho percorso lo stesso coscientemente e nella libera volontà questa via, perché il Mio Amore per l’umanità sofferente era così grande, che sarebbe stata perduta per tempi eterni senza la Mia Opera di Redenzione. Perché nessun uomo poteva egli stesso estirpare il grave peccato della caduta d’un tempo da Dio, perché questa caduta ha avuto luogo nella conoscenza più chiara di ciò che l’essere ha fatto. Non era un peccato per debolezza, era una ribellione del tutto consapevole contro Dio malgrado la conoscenza migliore. Ma ho avuto Misericordia dell’umanità, dato che ho riconosciuto i collegamenti, e perciò anche l’impossibilità di giungere mai più alla Luce, se non veniva compiuta un’Opera d’Amore, tramite la quale l’ultragrande colpa veniva estirpata. Se Io come Uomo non avessi conquistata questa conoscenza, che era la conseguenza del Mio grande Amore, allora non avrei nemmeno potuto avere la Volontà per questa sovrumana via di sofferenza. Ma il Padre ha accettato come Opera d’Espiazione soltanto un Sacrificio nella totale libera Volontà d’Amore. E così ho percorso coscientemente la via verso la Croce, coscientemente ho preso su di Me la Sorte terrena, che soltanto l’Amore in Me ha potuto sopportare. Ed ho perseverato fino alla fine. Nessun uomo può commisurare queste sofferenze e tormenti, che una pura Anima dall’Alto aveva da subire, ma Mi veniva ininterrottamente la Forza, perché Sono rimasto nel legame più intimo con Il Padre, perché ho richiesto il Suo Amore e l’ottenevo anche illimitatamente. E così vi viene sempre di nuovo dato il chiarimento, che “l’Amore” ha compiuto il Sacrificio della Croce, che “l’Amore” che Mi colmava totalmente, Era Lo Spirito del Padre dall’Eternità Stessa, che Egli Stesso ha quindi redento il mondo dal peccato e dalla morte, con Il Quale Io Mi Sono totalmente unito, perché “l’Amore” ha preso dimora nell’Uomo Gesù, in un Involucro umano, che era in volonteroso ed in grado di soffrire, perché Lo Spirito dell’Infinito non poteva soffrire, ma che Egli poteva irradiare totalmente una forma e quindi ora Egli Stesso e la Forma irradiata erano Uno. Il cammino terreno come Uomo Gesù era stato oltremodo difficile, ma ha portato all’ “Uomo” Gesù la piena unificazione con Me, Gli ha portato la Divinizzazione della Sua Anima. E l’Uomo Gesù ha raggiunto la meta sulla Terra, che tutti gli uomini devono raggiungere: di unirsi con Lo Spirito del Padre dall’Eternità, che lo possono anche, perché nel divino Redentore Gesù Cristo hanno un Aiuto, il Quale toglie loro il peso del peccato Ur, quando viene portato sotto la Croce, ed il Quale può anche fortificare la loro volontà, per raggiungere la piena unione, l’unificazione con Me, Lo Spirito del Padre dall’Eternità, perché per questo l’Uomo Gesù è morto sulla Croce, che ora gli uomini trovano la Redenzione dal peccato e dalla morte.
Amen
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