3358 Il progresso – L’arresto – La retrocessione nel mondo spirituale
6 dicembre 1944: Libro 44
Nel mondo spirituale non esiste né un arresto né una retrocessione, appena l’essere si trova nella conoscenza, quindi è entrato nel Regno di Luce. Dato che allora riceve continuamente la Forza, è anche ininterrottamente attivo, ed ogni attività è un agire nell’amore, che significa progresso spirituale. Riceventi di Luce e Forza nel Regno spirituale non possono mai sostare nell’inattività, che sarebbe pari ad un arresto, oppure mai pensare ed agire in modo disamorevole e con ciò indurre una retrocessione. Ma l’essere tende ininterrottamente verso l’Alto, la sua forza aumenta costantemente mediante il suo dare e può irradiare una Luce sempre più chiara e perciò essere inimmaginabilmente beato, perché lo stato di Luce è Beatitudine. E perciò tutto lo spirituale deve essere una volta liberato dal suo stato oscuro, perché questa è l’attività degli esseri di Luce nel Regno spirituale, di spezzare l’oscurità, di portare la Luce agli esseri senza luce. Passeranno soltanto tempi infiniti prima che tutto lo spirituale si trovi nello stato di Luce, quindi nell’illimitata Beatitudine. Per questo motivo serviranno ancora innumerevoli Creazioni, dove lo spirituale possa maturare ed anche queste Creazioni sono i prodotti dell’agire spirituale nell’amore. L’attività degli esseri di Luce nel Regno spirituale è differente, secondo il loro grado di perfezione, e consiste nella trasmissione di Luce e Forza, nella trasmissione del sapere all’ignaro e l’apporto di Forza di Vita, oppure anche un creare e formare Creazioni terrene secondo la Volontà di Dio, quindi nell’Irradiazione della Forza di Dio in misura crescente, perché questa Forza diventa visibile nelle Creazioni che portano in sé la vita, perché ospitano lo spirituale ancora immaturo allo scopo della maturazione. Queste Creazioni sono quindi la volontà diventata forma dello spirituale, che in unione con Dio dispone di una misura di Forza e compie la Sua Volontà attraverso queste Creazioni e così si manifesta. Queste Creazioni sono l’Opera di Dio, perché la Sua Forza e Potenza diventano visibile in queste, ma innumerevoli esseri operano nella Sua Volontà e partecipano alla formazione e conservazione di tutta la Creazione materiale, perché in ciò trovano la massima felicità e rendono efficace la Forza di Dio che a loro affluisce costantemente. Non possono agire diversamente che nell’amore e creano perciò sempre nuove opportunità per la maturazione dello spirituale ancora non sviluppato. Questo è il privilegio dei figli di Dio che assumono la parte dell’eredità del Padre, che quindi possono creare e formare come Lui utilizzando la Forza di Dio, che a loro fluisce continuamente, perché sono intimissamente uniti con Lui. E ciononostante per loro non esiste nessuna limitazione della loro Beatitudine, le loro facoltà non saranno mai arrivate ad un limite, perché l’illimitato è il simbolo della perfezione. E così si avvicinano sempre di più a Dio, benché siano fusi con Lui in eterno. Ma l’eterna Divinità Stessa E’ una Entità, alla Quale si tende comunque costantemente, perché E’ perfetta oltre ogni misura e non può mai essere raggiunta nella Sua Perfezione. Quindi nel Regno di Luce esiste soltanto un costante sviluppo verso l’Alto e costante Pienezza di Luce crescente, ma quello che esiste al di fuori del Regno di Luce, sosta nell’arresto, oppure retrocede nel suo sviluppo, perché è senza Forza e dipende da sé stesso e perciò non può nemmeno ricevere la Forza, eccetto che si decida nella libera volontà a servire nell’amore, Allora gli verrà trasmesso la Forza, e poi avrà luogo anche l’unificazione con degli esseri ugualmente maturi ed inizia la lenta risalita nelle sfere di Luce. Ma se non c’è questa volontà, allora sosta nelle Eternità nello stato inerte, buio, oppure sprofonda negli abissi più profondi e s’indurisce di nuovo nella sua sostanza, finché viene di nuovo relegato nelle nuove Opere di Creazione allo scopo di vincere la materia. E questo stato è inimmaginabilmente atroce per lo spirituale, è inattivo, non-libero ed ignaro, è lontano da Dio e senza Forza. Deve percorrere la via dello sviluppo verso l’Alto fino allo stadio della libertà della volontà, finché possa di nuovo ricevere la Forza spirituale che Dio gli trasmette attraverso i Suoi messaggeri, appena esso stesso è pronto ad utilizzarla per l’avvicinamento a Dio. Soltanto allora inizia l’attività degli esseri di Luce, che ora provvedono all’essere nell’amore e nella pazienza, per rendergli possibile l’unificazione con Dio, per renderlo maturo per il Regno spirituale, per le sfere di Luce, nelle quali può arrivare alla contemplazione di Dio ed è beato, perché è costantemente nutrito con la Sua Forza e quindi percepisce sensibilmente la Vicinanza di Dio che lo rende l’essere più beato.
Amen
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137 | L’Agire d’amore nell’aldilà | epub PDF Accendere |
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