5120 Il mentore spirituale
30 aprile 1951: Libro 57
Ogni anima ha il suo mentore spirituale, la sua guida, che la vuole aiutare alla Vita eterna. Egli cerca di influenzare i pensieri dell’uomo e di rivolgerli al Regno spirituale, come però forma anche il destino della vita di costui, che possa portare ad un grande successo, ma sotto osservazione della libera volontà. Questo mentore sa ciò che serve allo sviluppo dell’anima e quello che potrebbe essere di svantaggio e perciò si sforzerà sempre di aiutare l’anima al progresso, perché è legato a lei nell’amore e la guida di quell’anima gli è stata assegnata da Dio Stesso. Lui promuove tutto ciò che serve; cerca invece di impedire tutto ciò che potrebbe nuocerle, ma sempre nella saggia conoscenza e con grande amore. Finché ora l’uomo rimane sulla Terra, comprensibilmente gli sono chiuse le sfere spirituali, anche se l’anima può lanciarsi nel Regno spirituale, ma lo fa inconsapevole dal corpo e non è nemmeno in grado di comunicare le impressioni di quelle sfere all’uomo d’intelletto, affinché potesse farsi un’immagine, che corrisponde alla Verità. Il Regno spirituale rimarrà anche un mistero all’uomo corporeo finché il corpo stesso non si è tanto spiritualizzato, che l’anima gli possa comunicare ciò che ha visto e che gli rimanga nella coscienza. Allora è raggiunto quel grado di maturità, che non rende necessaria una continuazione della vita sulla Terra, che la guida spirituale vorrebbe anche raggiungere finché l’anima rimane ancora nel corpo. Ma finché questo grado di maturità non è stato raggiunto, il mentore custodisce attentamente l’uomo d’intelletto, dal crearsi delle immagini deformate del Regno spirituale, che lo confondono solamente ma non potrebbero promuoverlo, perché l’intelletto dell’uomo ha una influenza sull’anima, se questa non ha già raggiunto il grado di maturità che possa contemplare spiritualmente. Lei stessa può bensì soggiornare nel sogno in sfere, dalle quali attinge molta Forza e Sapere, ma non porterà il ricordo nella vita terrena, finché il corpo stesso non è spiritualizzato. Il mentore spirituale erige per così dire un muro e dietro a questo muro nasconde tutto ciò che è ancora incomprensibile all’intelletto dell’uomo, mentre l’anima può superare facilmente il muro e prende visione del Regno spirituale. E questo confine viene accuratamente sorvegliato dalla parte spirituale, rimane nascosto all’intelletto dell’uomo ciò che all’anima viene mostrato liberamente, fino al momento, in cui non esiste più nessun pericolo per l’anima di dubitare, quando l’intelletto cerca di sconvolgerla. Un’anima forte, che è ricca di conoscenza, può ora anche convincere l’intelletto e confutare ogni obiezione, ma dapprima deve aver raggiunta questa maturità, allora può guardare nel Regno spirituale spensieratamente e coscientemente e comunicarsi anche all’intelletto, che ora se ne lascia istruire e non oppone nessun dubbio di fede. Chi cerca la Verità, la troverà anche, ma l’uomo deve sempre affidarsi alla guida spirituale e non cercare di penetrare arbitrariamente in un sapere, che può soltanto nuocergli, se non ha il necessario grado di maturità, per usare bene questo sapere. La sua guida spirituale conosce lo stato dell’anima e cerca di elevarlo, finché non gli viene opposta nessuna resistenza, perché non gli manca la Sapienza e l’Amore e provvede alla sua allieva in modo che sia per la sua benedizione.
Amen
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