8266 La caduta degli esseri – Risalita nella libera volontà
7 settembre 1962: Libro 87
Quando gli esseri erano proceduti da Me, si trovavano nello stato della Luce più splendente, della più piena libertà e incommensurabile Forza, perché li avevo creati secondo la Mia Immagine in tutta la Perfezione, e questo significava beatitudine senza limite. Ed avrebbero potuto restare eternamente in questo stato. Ma come segno della loro divinità possedevano anche una libera volontà. Ed hanno invertita questa libera volontà nel loro essere al contrario. Sono diventati imperfetti, hanno perduto la Luce ed anche la Forza, e che era conseguenza della perdita della libertà. Sono diventati non-liberi, perché avevano abusato della loro libertà e così si sono ribellati alla Mia Volontà, sono usciti dal Mio eterno Ordine. Ma una infrazione contro il Mio Ordine dall’Eternità doveva però avere un effetto negativo, e così questi esseri sono diventati infelici. Luce, Forza e Libertà da soli sono beatitudine. Un essere non-libero senza Luce e Forza invece si trova in uno stato di tormento, che esso stesso si è creato attraverso la sua volontà invertita. Ma dato che tutti gli esseri sono proceduti dalla Mia Forza d’Amore, Mi ha impietosito il loro stato tormentoso, perché Sono e Rimango un Dio dell’Amore. Sono un Essere sublimemente perfetto, perché la Mia Sostanza dall’Eternità è Amore. Ma Sono anche un Essere, che crea ed opera in illimitata Sapienza e Potenza ed al Quale è anche in ogni tempo possibile, di orientare tutto di nuovo nel modo giusto. Ciononostante devo lasciare a ciò che è creato da Me la sua libera volontà, e perciò è determinante questa volontà, se l’essere accetta il Mio Aiuto. Dato che si è derubato della sua Luce e della sua Forza attraverso il cosciente distacco da Me, non poteva più utilizzare la sua libera volontà. E così è stato messo da Me in uno stato dell’obbligo, in cui soltanto la $$Mia$$ Volontà è determinante. Ed ora l’essere caduto poteva elevarsi lentamente dalla più profonda oscurità e dallo stato di totale assenza di forza. Mi veniva ora sempre più vicino, finché poteva finalmente uscire dallo stato dell’obbligo ed ha riottenuto la sua libera volontà, per usarla ora di nuovo, e cioè per una giusta predisposizione nei confronti del suo Dio e Creatore. Ora deve di nuovo entrare nella Legge dell’eterno Ordine e cambiare sé stesso nello stesso essere primordiale che è stato in principio. E poi raggiungerà di nuovo Luce e Forza, appena sottomette la sua libera volontà alla Mia Volontà divina, perché si è formato nell’amore ed il suo pensare e volere è determinato soltanto ancora dall’amore. L’amore da solo garantisce quindi all’essere Luce e Forza e Libertà, ed il rifiuto dell’Amore era un invertire del suo essere primordiale nel contrario. L’essere primordiale, che avevo creato, può formare sé stesso nella libera volontà totalmente nell’opposto, ma non può più svanire, e perciò non può nemmeno rimanere eternamente nello stato di assenza di Luce e Forza. Ma non può essere costretto al cambiamento del suo essere. Posso aiutare soltanto l’essere, che non può più usare la sua libera volontà, che gli sia di nuovo possibile una libera decisione. E per questo Mi curo dell’essere diventato infelice e lo lascio passare attraverso infinitamente tanti gradini di sviluppo nello stato del dovere, per svincolarlo dapprima al potere del Mio avversario, che ha causato questa infelicità dell’essere proceduto da Me nella Luce e Libertà. Malgrado ciò il definitivo cambiamento nello stato primordiale e con ciò un ritorno da Me può avere luogo solamente attraverso la decisione nella libera volontà. Perché ogni essere deve portare la dimostrazione della sua divinità, deve essere entrato nella libera volontà nella Mia Volontà, deve desiderare Luce e Forza e tendere di nuovo seriamente a Me, dal Quale si è una volta allontanato ed è diventato per questo l’essere più infelice. Luce, Forza e Libertà può esistere soltanto nell’unificazione con Me, e perciò si può raggiungere la beatitudine illimitata soltanto, quando l’essere si è di nuovo cambiato nel suo essere primordiale, quando è di nuovo diventato ciò che era in principio, quando è proceduto da Me Stesso in tutta la Perfezione.
Amen
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