3159a Esaminare gli insegnamenti di fede – Le scissioni
16 giugno 1944: Libro 41
Solo pochi uomini riconoscono il valore delle Rivelazioni divine e perciò solo raramente viene accettato da loro ciò che viene trasmesso. Innumerevoli possibilità rimangono inutilizzate e questo ha per conseguenza una minima riconoscenza che sovente significa persino un punto fermo, quando potrebbe essere raggiunto un progresso. La cecità degli uomini potrebbe essere eliminata, lo stato di oscurità potrebbe essere trasformato in Luce e malgrado ciò preferiscono la notte e temono la luce; sono ancora in opposizione verso il mondo che dona la Luce che provvede ad ognuno che vi si affida. Questa è una mancanza di fede, però Dio Si impietosisce degli uomini e vuole stare accanto a loro per aiutarli quando si trovano in miseria. Ma questa miseria è dimostrata e consiste nel fatto che innumerevoli errori impediscono agli uomini di riconoscere Dio giustamente, di amarLo e di dimostrarGli questo amore attraverso il servire il prossimo con amore. La miseria consiste nella fede morta che fallirà, quando viene messa alla prova, perché quando l’uomo si deve decidere seriamente, resisterà solamente quando in lui esiste la solidissima convinzione che la sua conoscenza e la sua fede sono più preziose di quello che gli viene contrapposto. E perciò la fede ed il sapere devono coincidere, cioè, quello che l’uomo deve credere deve essere credibile, quindi rivelare una Verità, se l’uomo riflette seriamente su ciò. Da parte di Dio non viene preteso di credere quello che l’uomo non potrebbe accettare dopo seria riflessione. E perciò quello che sembra inaccettabile, quello che dopo un serio esame fa mancare la Sapienza, deve essere opera d’uomo che viene aggiunta in più a ciò che Dio ha chiesto di credere. La credibilità di una Dottrina è riconoscibile nel fatto che irradia Amore, l’Amore di Dio per quello che ha creato; quindi sono Amore e Sapienza che fanno giungere ad un Essere divino, Che E’ preoccupato per le Sue creature. E così ogni Dottrina di fede può essere esaminata su questo e facendo così deve essere tenuto in considerazione il fatto che ognuno che voglia insegnare, è obbligato ad eseguire un tale esame, perché deve insegnare soltanto ciò che lui stesso ha riconosciuto come Verità. Questa è una premessa che sovente non viene considerata e perciò la diffusione dell’errore è straordinariamente avvantaggiata. Ogni insegnante deve essere pienamente convinto di ciò che insegna. E la convinzione è da conquistare solamente dopo un serio esame. Ma poi l’insegnante può trasmettere senza preoccupazione la Verità da lui riconosciuta agli uomini che per un tale esame sono meno capaci, ma riconoscono già come credibile quello che a loro è offerto, perché glielo conferma l’Amore e la Sapienza di Dio. Quelli che vogliono esaminare seriamente, non mancheranno di facoltà mentali, quando esiste la volontà per la Verità, premesso che questo esaminatore si trovi anche nell’amore, altrimenti non può mai essere un rappresentante della Verità, ma deve essere un rappresentante della menzogna e dell’errore, perché a causa della sua assenza d’amore si è consegnato a colui che lotta contro Dio. Ed ora si comprende che e perché una dottrina orginariamente pura e non falsata offerta agli uomini ha subìto molteplici cambiamenti e perché non era possibile che delle trasmissioni siano rimaste non falsate, quando è stato raggirato il serio esame sulla credibilità e la realtà dalla pretesa di credere indubbiamente tutto ciò che veniva insegnato agli uomini. La pura Verità resiste ad ogni esame e rimane perciò invariata. Ma nel corso del tempo avvenivano delle scissioni. I differenti orientamenti spirituali ed i loro singoli insegnamenti hanno sempre dato occasione a confronti e se fosse stata messa di fronte a loro la divina Sapienza ed Amore, allora ogni esaminando avrebbe riconosciuto, quali insegnamenti erano opere d’uomini e quindi dovevano venire marchiati come insegnamenti d’errore. Perciò la maggior colpa l’hanno quegli uomini, di cui devono anche rendere conto, dato che erano in grado di esaminare, ma lo hanno omesso ed hanno trasmesso spensieratamente un bene mentale ai prossimi che dopo un serio esame avrebbero dovuto rifiutare. Per questo motivo sono stati diffusi errore e menzogna. Ma esistevano sempre di nuovo degli uomini che intraprendevano da sé questi esami e come riformatori cercavano ora di rovesciare i vecchi insegnamenti di fede e nuovamente era determinante, fin dove stavano nella Verità e quindi potevano anche trasmetterla e questo determinava a sua volta il loro grado di maturità. Agli uomini veniva perciò sempre di nuovo data l’occasione di prendere posizione verso gli insegnamenti di fede, perché mediante le discussione dei differenti orientamenti spirituali, attraverso le scissioni all’interno della chiesa, venivano indotti a far attenzione alla differenza degli insegnamenti, per cui veniva però sempre richiesta la fede. Ora dovevano diventare attivi l’intelletto ed il cuore se doveva essere effettuato un esame, e per questo era richiesta la volontà dell’uomo ed il desiderio di riconoscere la Verità. Ogni seguace di una dottrina sostiene la propria dottrina e malgrado ciò differenti dottrine non possono mai avanzare la pretesa di credibilità, perché esiste soltanto una Verità. E deve essere l’aspirazione di ogni uomo di appropriarsi di questa Verità. Perciò è anche assolutamente necessario prendere da sé stessi posizione verso ogni dottrina di fede offerta agli uomini, altrimenti non può mai diventare una proprietà spirituale, anche se la sostiene a parole. Tali parole non sono poi la convinzione più intima, perché per la convinzione è indispensabile la riflessione intellettuale; ma questo pensare viene guidato giustamente soltanto invocando lo Spirito divino. Ma quando all’uomo viene offerta la pura Verità dagli insegnanti, allora giungerà molto più facilmente alla convinzione interiore, se vi riflette, mentre degli insegnamenti errati richiedono una maggiore volontà e desiderio per la Verità, per essere riconosciuti come errore. Per questo motivo l’insegnante porta una grande responsabilità se omette un esame a causa della propria tiepidezza o pigrizia ed ora diffonde del bene spirituale di cui egli stesso non è del tutto convinto. Come egli stesso si è offerto per una funzione d’insegnamento, deve insegnare soltanto ciò che pare accettabile a lui stesso dopo un serio esame, altrimenti si rende colpevole nei confronti di coloro che credono di accogliere da lui la Verità e che attraverso insegnamenti errati spinge al falso pensare. Egli ha il dovere di stimolare anche gli uomini nuovamente ad esaminare ciò che è offerto, affinché loro stessi lottino per la convinzione, cioè per la viva fede e siano in grado di discernere l’errore dalla Verità.
Amen
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