Quando gli esseri erano proceduti da Me, si trovavano nello stato della Luce più splendente, della più piena libertà e incommensurabile Forza, perché li avevo creati secondo la Mia Immagine in tutta la Perfezione, e questo significava beatitudine senza limite. Ed avrebbero potuto restare eternamente in questo stato. Ma come segno della loro divinità possedevano anche una libera volontà. Ed hanno invertita questa libera volontà nel loro essere al contrario. Sono diventati imperfetti, hanno perduto la Luce ed anche la Forza, e che era conseguenza della perdita della libertà. Sono diventati non-liberi, perché avevano abusato della loro libertà e così si sono ribellati alla Mia Volontà, sono usciti dal Mio eterno Ordine. Ma una infrazione contro il Mio Ordine dall’Eternità doveva però avere un effetto negativo, e così questi esseri sono diventati infelici. Luce, Forza e Libertà da soli sono beatitudine. Un essere non-libero senza Luce e Forza invece si trova in uno stato di tormento, che esso stesso si è creato attraverso la sua volontà invertita. Ma dato che tutti gli esseri sono proceduti dalla Mia Forza d’Amore, Mi ha impietosito il loro stato tormentoso, perché Sono e Rimango un Dio dell’Amore. Sono un Essere sublimemente perfetto, perché la Mia Sostanza dall’Eternità è Amore. Ma Sono anche un Essere, che crea ed opera in illimitata Sapienza e Potenza ed al Quale è anche in ogni tempo possibile, di orientare tutto di nuovo nel modo giusto. Ciononostante devo lasciare a ciò che è creato da Me la sua libera volontà, e perciò è determinante questa volontà, se l’essere accetta il Mio Aiuto. Dato che si è derubato della sua Luce e della sua Forza attraverso il cosciente distacco da Me, non poteva più utilizzare la sua libera volontà. E così è stato messo da Me in uno stato dell’obbligo, in cui soltanto la $$Mia$$ Volontà è determinante. Ed ora l’essere caduto poteva elevarsi lentamente dalla più profonda oscurità e dallo stato di totale assenza di forza. Mi veniva ora sempre più vicino, finché poteva finalmente uscire dallo stato dell’obbligo ed ha riottenuto la sua libera volontà, per usarla ora di nuovo, e cioè per una giusta predisposizione nei confronti del suo Dio e Creatore. Ora deve di nuovo entrare nella Legge dell’eterno Ordine e cambiare sé stesso nello stesso essere primordiale che è stato in principio. E poi raggiungerà di nuovo Luce e Forza, appena sottomette la sua libera volontà alla Mia Volontà divina, perché si è formato nell’amore ed il suo pensare e volere è determinato soltanto ancora dall’amore. L’amore da solo garantisce quindi all’essere Luce e Forza e Libertà, ed il rifiuto dell’Amore era un invertire del suo essere primordiale nel contrario. L’essere primordiale, che avevo creato, può formare sé stesso nella libera volontà totalmente nell’opposto, ma non può più svanire, e perciò non può nemmeno rimanere eternamente nello stato di assenza di Luce e Forza. Ma non può essere costretto al cambiamento del suo essere. Posso aiutare soltanto l’essere, che non può più usare la sua libera volontà, che gli sia di nuovo possibile una libera decisione. E per questo Mi curo dell’essere diventato infelice e lo lascio passare attraverso infinitamente tanti gradini di sviluppo nello stato del dovere, per svincolarlo dapprima al potere del Mio avversario, che ha causato questa infelicità dell’essere proceduto da Me nella Luce e Libertà. Malgrado ciò il definitivo cambiamento nello stato primordiale e con ciò un ritorno da Me può avere luogo solamente attraverso la decisione nella libera volontà. Perché ogni essere deve portare la dimostrazione della sua divinità, deve essere entrato nella libera volontà nella Mia Volontà, deve desiderare Luce e Forza e tendere di nuovo seriamente a Me, dal Quale si è una volta allontanato ed è diventato per questo l’essere più infelice. Luce, Forza e Libertà può esistere soltanto nell’unificazione con Me, e perciò si può raggiungere la beatitudine illimitata soltanto, quando l’essere si è di nuovo cambiato nel suo essere primordiale, quando è di nuovo diventato ciò che era in principio, quando è proceduto da Me Stesso in tutta la Perfezione.
Amen
TraduttoreAls die Wesen von Mir ausgegangen waren, befanden sie sich in einem Zustand hellsten Lichtes, vollster Freiheit und unermeßlicher Kraft.... Denn Ich hatte sie geschaffen nach Meinem Ebenbild, in aller Vollkommenheit, und das bedeutete Seligkeit ohne Begrenzung.... Und ewig hätten sie in diesem Zustand verbleiben können.... Doch sie besaßen auch als Zeichen ihrer Göttlichkeit einen freien Willen. Und dieser freie Wille verkehrte ihr Wesen in das Gegenteil.... sie wurden unvollkommen, verloren das Licht und auch die Kraft, und die Folge war der Verlust der Freiheit. Sie wurden unfrei, denn sie hatten ihre Freiheit mißbraucht und also sich Meinem Willen widersetzt.... Sie traten aus Meiner ewigen Ordnung heraus. Ein Verstoß wider Meine Ordnung von Ewigkeit mußte jedoch sich negativ auswirken, und es wurden diese Wesen unselig.... Licht, Kraft und Freiheit allein ist Seligkeit, ein unfreies Wesen ohne Licht und Kraft dagegen befindet sich in einem Qualzustand, den es aber sich selbst durch seinen verkehrten Willen geschaffen hatte.... Da alle Wesen aber aus Meiner Liebekraft hervorgegangen waren, erbarmte Mich ihr qualvoller Zustand, denn Ich bin und bleibe ein Gott der Liebe, Ich bin ein höchst vollkommenes Wesen, Das immer nur Liebe ausstrahlen kann, weil Meine Ursubstanz Liebe ist. Ich bin aber auch ein Wesen, Das in unbegrenzter Weisheit und Macht schaffet und wirket und Dem es daher auch jederzeit möglich ist, alles Verkehrte recht zu richten.... Dennoch muß Ich dem von Mir Erschaffenen seinen freien Willen belassen, und daher ist dieser Wille ausschlaggebend, ob das Wesen Meine Hilfe annimmt. Da es sich aber durch bewußte Abwehr seines Lichtes und seiner Kraft beraubt hatte, konnte es auch seinen freien Willen nicht mehr gebrauchen. Und so wurde es von Mir in einen Mußzustand versetzt, wo Mein Wille allein ausschlaggebend war.... Und nun konnte das Wesen sich aus der tiefsten Finsternis und dem Zustand völliger Kraftlosigkeit langsam erheben, und es kam Mir nun wieder näher.... bis es endlich wieder aus dem Mußzustand heraustreten konnte und seinen freien Willen zurückerhielt, um ihn nun erneut zu gebrauchen, und zwar zu einer rechten Einstellung seinem Gott und Schöpfer gegenüber.... Es muß wieder in das Gesetz der ewigen Ordnung eintreten und sich selbst wieder wandeln in das gleiche Urwesen, das es gewesen ist im Anbeginn.... Es wird dann auch wieder zu Licht und Kraft gelangen, sowie es seinen freien Willen Meinem göttlichen Willen unterstellt, weil es das Prinzip der göttlichen Ordnung einhält, weil es sich zur Liebe gestaltet hat und sein Denken und Willen nur noch von der Liebe bestimmt wird. Die Liebe also garantiert dem Wesen Licht und Kraft und Freiheit.... Die Zurückweisung der Liebe aber war ein Verkehren seines Urwesens ins Gegenteil.... Das Wesen nun, das Ich erschaffen habe, kann sich selbst im freien Willen gänzlich gegensätzlich gestalten, aber es kann nicht mehr vergehen.... Und darum kann es auch nicht ewig in dem Zustand der Licht- und Kraftlosigkeit verbleiben, doch es kann nicht gezwungen werden zu seiner Wesenswandlung, Ich kann nur dem Wesen, das seinen freien Willen nicht mehr gebrauchen kann, wieder dazu verhelfen, daß ihm wieder eine freie Entscheidung möglich ist. Und darum nehme Ich Mich des unselig Gewordenen an und lasse es durch endlos viele Entwicklungsstufen hindurchgehen im Mußzustand, um es vorerst der Gewalt Meines Gegners zu entwinden, der diese Unseligkeit der von Mir in Licht und Freiheit ausgegangenen Wesen verschuldet hat.... Dennoch kann die restlose Wandlung zum Urwesen und somit eine Rückkehr zu Mir erst stattfinden durch die Entscheidung im freien Willen.... Denn es muß jedes Wesen den Beweis seiner Göttlichkeit erbringen, es muß im freien Willen in Meinen Willen eingegangen sein, es muß Licht und Kraft und Freiheit begehren und ernstlich Mir wieder zustreben, von Dem es sich einst entfernte und dadurch zum unseligsten Wesen wurde.... Licht, Kraft und Freiheit kann es nur geben im Zusammenschluß mit Mir, und darum ist auch unbegrenzte Seligkeit nur zu denken, wenn sich das Wesen wieder gewandelt hat in sein Urwesen, wenn es wieder geworden ist, was es war im Anbeginn, als es in aller Vollkommenheit von Mir Selbst ausgegangen ist....
Amen
Traduttore