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La Resurrezione alla Vita

Gli uomini devono risorgere alla Vita. Devono risorgere dalla loro tomba e salire nella Luce, devono sfuggire alla morte ed ora poter essere attivi con la Forza, cioè “vivere”. Sono morto per voi uomini sulla Croce e con ciò vi ho dimostrato la Mia Resurrezione il terzo giorno, che ho vinto la morte, che non c’è bisogno di nessuna morte eterna, che quindi anche voi potete risorgere all’eterna Vita, se camminate come Me sulla via terrena, se conducete una vita nell’amore. Allora vincete colui che ha portato la morte nel mondo, allora attirate a voi continuamente la Forza dell’Amore di Dio, e poi per voi non esiste più nessuno stato di assenza di Forza e di Luce, allora il corpo può scomparire, e l’anima esce dal suo involucro nella Luce raggiante, risorge dalla sua tomba e vivrà eternamente. Era stato un cammino della sofferenza amara, che ho percorso sulla Terra, e sovente Sono stato preso da paura che potessi fallire, perché sapevo della Mia Missione che Mi ha fatto discendere sulla Terra come Spirito d’Angelo. L’involucro umano Mi opprimeva e Mi ha fatto sovente dubitare del Vigore della Mia Volontà e della Mia Forza. L’involucro umano Mi ha reso timoroso e scoraggiato, e nulla Mi è stato risparmiato di lotte e sofferenze interiori, ho sofferto indicibilmente già prima attraverso queste paure che sorgevano a volte, di non essere all’altezza della Mia Missione. Ma l’Amore per i prossimi cresceva e con lui anche la Forza. Sapevo che come Uomo dovevo lottare ed Essere Vincitore, se volevo aiutare i prossimi a diventare liberi dal potere dell’avversario, dato che pretendevo da loro di percorrere la stessa via per poter risorgere alla Vita, ma perché non avrebbero mai potuto percorrere la via di un Dio nella loro costituzione aggravata di peccato. Perciò Io Ero bensì senza peccato, cioè la Mia Anima era dall’Alto, ma il Corpo era nella stessa costituzione come quello dei Miei prossimi e quindi avevo anche da lottare contro tutte le bramosie, debolezze e stati opprimenti, per i quali esisteva solamente un mezzo: l’Amore. Perciò voi uomini potete uscire pure come vincitori da questa vita terrena, se conducete come Me una vita nell’amore, perché questo è la Forza che supera tutto, al quale nulla può resistere. E vi ho dimostrato questa Forza come Uomo attraverso la Mia Resurrezione il terzo giorno. La Mia Anima uscì dalla tomba, ed ho preso con Me tutte le sostanze spiritualizzate del Corpo, un procedimento, che si svolge in ogni anima, soltanto che questo procedimento, perché puramente spirituale, non è visibile per gli uomini ancora terreni, mentre Io Stesso ho lasciato svolgersi visibilmente questa Resurrezione, per dare a voi uomini la dimostrazione di una Resurrezione all’eterna Vita dopo la morte. Perciò nessun uomo deve temere la morte del corpo, perché svanisce soltanto il guscio, ma il nocciolo rimane esistente. L’anima sfugge al corpo ed entra nell’eterna Vita, premesso che cammini nella via della Mia successione, la via dell’amore. La Mia Resurrezione il terzo Giorno ha incoronata la Mia Opera d’Amore e di Misericordia, che per Me come Uomo era smisuratamente difficile, ma l’Umano in Me con ciò aveva raggiunto la totale Unificazione con il Divino, che è la meta di tutti voi nella vita terrena, che però non avreste mai raggiunto senza il Mio Aiuto. Ho vissuto per voi uomini la vera Vita come esempio e, perché eravate troppo deboli per poterla eseguire, l’ho conquistata per voi attraverso la Mia morte sulla Croce, le Grazie per la fortificazione della vostra volontà, dei quali voi tutti vi potete servire, per poi raggiungere anche con sicurezza la vostra meta. Non dovete temere la morte, perché risorgerete, proprio come Io Sono risorto il terzo giorno. E potete entrare alla Vita nella Magnificenza, ma dovete avere la volontà, altrimenti la notte della morte vi può tenere catturati ancora per molto tempo. Ma il vostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo vi viene prendere dalle vostre tombe, appena Lo invocate.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Auferstehung zum Leben....

Die Menschen sollen auferstehen zum Leben.... Aus ihrem Grabe sollen sie erstehen und emporsteigen zum Licht, sie sollen dem Tode entfliehen und nun kraftvollst tätig sein können, d.h. "leben".... Ich starb für euch Menschen am Kreuz und bewies euch durch Meine Auferstehung am dritten Tage, daß Ich den Tod überwand, daß es keinen ewigen Tod zu geben braucht, daß also auch ihr auferstehen könnet zum ewigen Leben, wenn ihr wandelt gleich Mir den Erdenweg, wenn ihr ein Leben führet in Liebe.... Dann besieget ihr den, der den Tod in die Welt gebracht hat, dann ziehet ihr unentwegt die Liebekraft Gottes an euch, und dann gibt es für euch keinen Zustand der Kraft- und Lichtlosigkeit mehr, dann kann der Leib vergehen, und die Seele tritt aus ihrer Hülle heraus in strahlendes Licht, sie ersteht auf aus ihrem Grabe und wird leben ewiglich.... Es war ein bitterer Leidensgang, den Ich zurückgelegt habe auf Erden, und oft befiel Mich die Angst, daß Ich versagen könne, denn Ich wußte um Meine Mission, die Mich als Engelsgeist zur Erde steigen ließ.... Die menschliche Hülle bedrückte Mich und ließ Mich oft zweifeln an der Stärke Meines Willens und Meiner Kraft.... Die menschliche Hülle machte Mich ängstlich und verzagt, und es blieb Mir nichts erspart an inneren Kämpfen und Leiden, Ich litt unsäglich zuvor schon durch diese bisweilen auftretenden Ängste, Meiner Mission nicht gewachsen zu sein.... Doch die Liebe zu den Mitmenschen wuchs und mit ihr auch die Kraft. Ich wußte, daß Ich als Mensch ringen und Sieger sein mußte, wollte Ich den Mitmenschen helfen, frei zu werden aus der Gewalt des Gegners, weil Ich doch von ihnen verlange, den gleichen Weg zu gehen, um zum Leben auferstehen zu können, weil sie aber niemals den Weg eines Gottes hätten gehen können in ihrer sündenbelastenden Beschaffenheit.... Darum war Ich wohl sündenlos, d.h., Meine Seele war von oben, aber der Körper war in gleicher Beschaffenheit wie der Meiner Mitmenschen und hatte also auch mit allen Begierden, Schwächen und bedrückenden Zuständen zu kämpfen, für die es nur ein Gegenmittel gab: die Liebe.... Darum könnet ihr Menschen gleichfalls als Sieger aus diesem Erdenleben hervorgehen, wenn ihr gleich Mir ein Leben in Liebe führet, denn die Liebe ist die Kraft, die alles schaffet, der nichts widerstehen kann.... Und diese Kraft habe Ich euch als Mensch bewiesen durch Meine Auferstehung am dritten Tage.... Meine Seele entstieg der Gruft, und sie nahm alle vergeistigten Substanzen des Leibes mit sich.... ein Vorgang, der sich an jeder Seele vollzieht, nur daß dieser Vorgang, weil rein geistig, den noch irdischen Menschen nicht sichtbar ist.... während Ich Selbst darum diese Auferstehung sichtbar vor sich gehen ließ, um euch Menschen den Beweis zu geben von einer Auferstehung zum ewigen Leben nach dem Tode. Darum braucht kein Mensch den Tod des Leibes zu fürchten, denn es vergeht nur die Schale, der Kern aber bleibt bestehen.... Die Seele entflieht dem Leibe und geht zum ewigen Leben ein, vorausgesetzt, daß sie den Weg wandelt in Meiner Nachfolge, den Weg der Liebe.... Meine Auferstehung am dritten Tage krönte Mein Liebe- und Erbarmungswerk auf Erden, das wohl für Mich als Mensch maßlos schwer war, aber das Menschliche an Mir hatte dadurch den völligen Zusammenschluß mit dem Göttlichen erreicht.... der das Ziel von euch allen ist im Erdenleben, das ihr aber ohne Meine Hilfe niemals hättet erreichen können. Ich lebte euch Menschen das rechte Leben vor, und.... weil ihr zur Ausführung dessen zu schwach waret.... erwarb Ich euch durch Meinen Tod am Kreuz die Gnaden zur Verstärkung eures Willens, deren ihr euch alle bedienen könnet, um dann auch sicher euer Ziel zu erreichen.... Ihr brauchet den Tod nicht zu fürchten, denn ihr werdet auferstehen, gleichwie Ich auferstanden bin am dritten Tage.... Und ihr könnet eingehen zum Leben in Herrlichkeit, doch ihr müsset des Willens sein.... ansonsten die Nacht des Todes euch noch lange gefangenhalten kann.... Euer Retter und Erlöser Jesus Christus aber holet euch aus den Gräbern, sowie ihr Ihn nur rufet....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde