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Ospiti sulla Terra – Giusti amministratori

Ricordatevi sempre che voi tutti siete solo ospiti su questa Terra, che la vostra vera Patria non è il regno perituro, ma che dimorate qui solo temporaneamente per poter ritornare maturati nella vostra Patria, che una volta avete abbandonata liberamente, ma che dovete una volta di nuovo arrivare là da dove siete usciti. Se voi uomini vi rendeste più conto del vostro compito terreno, vi sentireste davvero solo come ospiti su questa Terra, non vi sforzereste nemmeno di prendere piede in questo mondo dell’apparenza. Pensereste sempre soltanto di poter ritornare nella vostra Patria riccamente benedetti, sulla Terra vorreste appropriarvi solamente di ciò che potete portare con voi ed ogni altro sforzo vi sembrerebbe inutile e senza valore ed allora sarebbe anche assicurata la vostra maturazione. Adempireste lo scopo della vostra vita terrena e non dovreste mai più temere una corsa a vuoto. Perché come ospiti non vorreste mai appropriarvi qualcosa che dovete lasciare indietro e perciò il vostro tendere sarebbe rivolto ad altro.

Ma finché vi sentite non come ospiti, ma come signori di questa Terra, non riconoscete il vero scopo della vostra vita terrena, e tutto il vostro volere, pensare ed agire sarà sbagliato, non corrisponderà allo scopo di aumentare la maturità della vostra anima. Ed anche se chiamate vostro proprio un possesso terreno, se siete riccamente benedetti con beni terreni, se vi considerate solo come amministratori, valuterete anche in modo giusto il vostro possesso e con ciò potete anche conquistarvi i beni spirituali. Dovete sempre gestire in modo giusto il patrimonio prestato, cioè non voler essere gli unici beneficiari, ma farne parte anche i vostri prossimi. Allora vi porterà la Benedizione, vi procurerà i Beni spirituali che sono imperituri.

Così come ricevete, dovete anche dare. Perché il Signore Che darà riccamente ai Suoi ospiti, Egli vuole far avere loro tutto ciò di cui hanno bisogno ed Egli Stesso esorterà i Suoi ospiti di distribuire ad ognuno che ha bisogno di Doni. E così anche voi dovete ricordare che ogni uomo ha lo stesso diritto a cose di cui ha bisogno per la vita, che ogni uomo su questa Terra è un ospite come voi, e che il Signore non vuole lasciare languire nessuno dei Suoi ospiti e perciò operate nella Sua Volontà, quando provvedete i vostri prossimi con i doni dell’amore. Una volta dovete comunque lasciare tutto. Perciò cercate di liberarvene già prima nella libera volontà, perché un tale agire non vi procurerà nessuna perdita, ma una doppia Benedizione che riconoscerete solamente, quando abbandonate questa Terra e nel Regno dell’aldilà ritrovate una ricchezza, quando riconoscerete che attraverso il vostro agire sulla Terra avete di nuovo conquistato l’amore di molti uomini che vi segue nell’Eternità.

Quanto sono ciechi gli uomini che si raccolgono possesso, che gioiscono del loro possesso terreno e non ne fanno prendere parte nessuno e quanto sarà misera la loro sorte dopo la morte del loro corpo. Voi uomini tutti sapete che la vostra vita su questa Terra è limitata e malgrado ciò la vostra vita su questa Terra non fa riconoscere nessun provvedimento per la vostra vera Vita nel Regno che sussiste davvero, che però può essere molto diverso nella sua costituzione, perché dipende da voi stessi come voi ve lo create. Se sulla Terra avete dimostrato amore ai vostri prossimi, troverete molta buona accoglienza amorevole, vi verrà misurato come voi stesso lo avete fatto, e non avrete davvero da registrare nessuna perdita, ma vi sorgerà un guadagno migliaia di volte da ogni dono che avete distribuito con cuore amorevole. Consideratevi solo come ospiti su questa Terra e tutto ciò che possedete come patrimonio prestato, con il quale potete liberamente operare ed agire. E quindi amministrate questo patrimonio nel Senso di Colui il Quale ve lo ha dato; agite con ciò nell’amore e sperimenterete una Benedizione, ritornerete nella vera Patria riccamente carichi e formati in modo, come ne siete una volta usciti.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gäste der Erde.... Rechte Verwalter....

Bleibet euch dessen eingedenk, daß ihr alle nur Gäste seid auf dieser Erde, daß eure eigentliche Heimat nicht das vergängliche Reich ist, sondern daß ihr nur vorübergehend hier weilet, um ausgereift in eure Heimat zurückkehren zu können, die ihr einstens freiwillig verlassen habt, einmal aber wieder dahin gelangen müsset, von wo ihr ausgegangen seid. Würdet ihr Menschen euch mehr eurer Erdenaufgabe bewußt sein, würdet ihr euch wirklich nur als Gäste auf dieser Erde fühlen, dann würdet ihr auch nicht euch bemühen, in dieser Welt des Scheins festen Fuß zu fassen. Ihr würdet immer nur daran denken, recht reich gesegnet wieder zurückkehren zu können in eure Heimat, ihr würdet auf Erden euch nur das aneignen wollen, was ihr mit hinübernehmen dürfet, und alles sonstige Bemühen würde euch unnütz und wertlos erscheinen, und dann wäre auch euer Ausreifen gesichert, ihr erfülltet euren Erdenlebenszweck und brauchtet nimmermehr einen Leerlauf zu befürchten.... Denn als "Gäste" würdet ihr euch nicht etwas aneignen wollen, was ihr zurücklassen müsset, und darum wäre euer Streben anderen zugewendet.... Solange ihr euch aber nicht als Gäste, sondern als Herren dieser Erde fühlet, verkennet ihr euren eigentlichen Erdenlebenszweck, und all euer Wollen, Denken und Handeln wird falsch sein, es wird nicht dem Zweck entsprechen, eure Seelenreife zu erhöhen. Und wenn ihr auch einen irdischen Besitz euer eigen nennt, wenn ihr reich gesegnet seid mit irdischen Gütern.... sofern ihr euch nur als Verwalter betrachtet, werdet ihr euren Besitz auch richtig verwerten und dadurch auch geistige Güter erringen können. Mit geliehenem Gut sollet ihr immer in richtiger Weise wirtschaften, d.h. nicht allein Nutznießer dessen sein wollen, sondern eure Mitmenschen daran teilnehmen lassen.... Dann wird es euch Segen bringen, es wird euch geistige Güter eintragen, die unvergänglich sind. So wie ihr empfanget, sollet ihr auch geben.... Denn der Herr, Der Seine Gäste reich bewirtet, Der will allen zukommen lassen, was sie brauchen, und Er wird Seine Gäste Selbst dazu auffordern, auszuteilen einem jeden, der Gaben benötigt. Und so auch sollet ihr daran denken, daß ein jeder Mensch das gleiche Recht hat auf Dinge, die er zum Leben benötigt, daß ein jeder Mensch auf dieser Erde ein Gast ist, gleich euch, und daß der Herr keinen Seiner Gäste darben lassen will und ihr darum in Seinem Willen handelt, wenn ihr eure Mitmenschen bedenket mit Gaben der Liebe.... Einst müsset ihr doch alles hingeben. Versuchet daher, euch zuvor schon freiwillig dessen zu entledigen, denn ein solches Handeln wird für euch keinen Verlust, sondern doppelten Segen eintragen, den ihr erst erkennen werdet, wenn ihr diese Erde verlasset und ihr im jenseitigen Reich einen Reichtum vorfindet.... wenn ihr erkennen werdet, daß ihr durch euer Handeln auf Erden euch die Liebe vieler Menschen errungen habt, die euch nachfolgt in die Ewigkeit.... Wie blind sind die Menschen, die sich Besitz ansammeln, die sich ihres irdischen Besitzes erfreuen und keinen anderen daran teilnehmen lassen.... und wie armselig wird ihr Los sein nach dem Tode ihres Leibes. Ihr Menschen wisset alle, daß euer Leben auf dieser Erde begrenzt ist, und doch läßt euer Leben keine Vorsorge erkennen für euer eigentliches Leben in dem Reich, das wahrhaft besteht, das aber sehr verschieden sein kann in seiner Beschaffenheit, weil es an euch selbst liegt, wie ihr es euch gestaltet. Viel liebendes Entgegenkommen werdet ihr dort finden, wenn ihr auf Erden euren Mitmenschen Liebe erwiesen habt, es wird euch zugemessen werden, wie ihr selbst gegeben habt, und ihr werdet wahrlich keinen Verlust zu verzeichnen brauchen, sondern tausendfacher Gewinn wird euch erwachsen aus jeder Gabe, die ihr liebenden Herzens austeilet. Betrachtet euch nur als Gäste auf dieser Erde und alles, was ihr besitzet, als geliehenes Gut, mit dem ihr aber frei schalten und walten dürfet.... Und verwaltet also dieses Gut im Sinne Dessen, Der es euch gab; wirket damit in Liebe.... und ihr werdet einen Segen erfahren, den ihr nicht ermessen könnet, solange ihr auf Erden lebt.... Ihr kehret dann reich beladen in eure wahre Heimat zurück und so gestaltet, wie ihr einst von ihr ausgegangen seid....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde