La totale disconoscenza è un segno del basso stato spirituale, perché il sapere dello spirituale-divino non dipende dall’attività d’intelletto di un uomo oppure dalla misura del sapere guidato a lui da prossimi, ma unicamente dalla maturità della sua anima, dal grado del suo sviluppo spirituale, in modo che quindi l’uomo più semplice, la cui anima dispone già di un grado di maturità come conseguenza di un cammino di vita nell’amore, farà da sé stesso una Immagine su Dio fedelmente secondo la Verità, sullo scopo della sua vita terrena, sul suo rapporto verso Dio, suo Padre dall’Eternità. Secondo il sentimento accetterà solo gli insegnamenti che corrispondono alla Verità, per via del suo sapere d’intelletto non sarò forse molto stimato, sarà di spirito semplice e comunque pensa in modo più giusto nel campo spirituale. E la minima conoscenza è sufficiente per indurlo ad un cammino di vita che corrisponde alla Volontà di Dio, che però dopo la sua morte gli procura fulmineamente la Luce più chiara nel Regno spirituale. Non il perfetto sapere sulla Terra è dimostrazione di un alto grado di maturità dell’anima, perché l’uomo si può anche intellettualmente procurare il sapere spirituale, solo allora è anche più un sapere d’intelletto che patrimonio spirituale, quando corrisponde al cammino di vita dell’uomo, ed un sapere che quindi non è ancora da considerare come Tesoro spirituale, all’uomo nel momento della morte, può di nuovo andare perduto, per quanto non sia stato accettato dal cuore, ma solo dall’intelletto. Perché anche il sapere spirituale può diventare un puro sapere d’intelletto attraverso un fervente studio, quando non rimane inosservato lo sviluppo dell’anima verso l’Alto, quando il grado di maturità dell’anima è quindi ancora molto basso, ma l’intelletto altamente sviluppato si occupa di problemi che toccano regioni spirituali. Allora non si può parlare di non-conoscenza, ma una cosa manca al “sapiente”, la Luce. Perché per quanto sapere è stato conquistato su questa via, non gli dà comunque nessuna Luce, che possa ora riconoscere chiaramente e limpidamente tutti i collegamenti, che fosse felice per via del suo sapere. La Luce può giungergli solo dall’interiore come conseguenza di un cammino di vita nell’amore, perché solo lo spirito da Dio irradia la Luce, che dà poi la giusta vita al sapere d’intelletto. E solo allora è un sapere che può essere valutato come Tesoro spirituale, che è imperituro e che viene portato nel Regno spirituale. E perciò persino la pura Verità può essere compresa soltanto, quando lo spirito da Dio dà l’illuminazione all’uomo, che premette sempre un grado di maturità dell’anima che può essere ottenuto solo attraverso un cammino di vita nella Volontà di Dio. Di conseguenza è poi anche lo stato di Luce, la conoscenza, dopo la morte dell’uomo, ed un uomo buono, ma semplice, che sulla Terra disponeva di poco sapere, può essere circumfluito da una Luce più raggiante al suo ingresso nel Regno dell’aldilà che un uomo che stava nel sapere spirituale, al quale sulla Terra mancava l’amore ed al quale lo spirito da Dio non ha ancora trovato nessun accesso.
Amen
TraduttoreVöllige Unkenntnis ist ein Zeichen geistigen Tiefstandes, denn das Wissen um Göttlich-Geistiges hängt nicht von der Verstandestätigkeit eines Menschen ab oder von dem Maße ihm zugeführten Wissens durch Mitmenschen, sondern allein von seiner Seelenreife, von dem Grade seiner geistigen Entwicklung, so daß also der einfältigste Mensch, dessen Seele schon über einen Reifegrad verfügt als Folge eines Lebenswandels in Liebe, sich selbst ein wahrheitsgetreues Bild machen wird über Gott, über seinen Erdenlebenszweck, über sein Verhältnis zu Gott, seinem Vater von Ewigkeit.... Er wird gefühlsmäßig nur die Lehren annehmen, die der Wahrheit entsprechen, er wird irdisch seines Verstandeswissens wegen vielleicht nicht sehr geschätzt sein, er wird einfältigen Geistes sein und doch richtiger denken auf geistigem Gebiet.... Und die geringe Erkenntnis genügt, um ihn zu einem Lebenswandel zu veranlassen, der dem Willen Gottes entspricht, der dann aber nach seinem Tode ihm blitzschnell hellstes Licht einträgt im geistigen Reich.... Nicht das vollständige Wissen auf Erden ist Beweis eines hohen Reifegrades der Seele, denn auch geistiges Wissen kann sich der Mensch verstandesmäßig aneignen, nur ist es dann auch mehr Verstandeswissen als geistiges Gut, wenn des Menschen Lebenswandel entsprechend ist, und ein Wissen, das also noch nicht als geistiger Schatz anzusprechen ist, kann dem Menschen mit dem Moment des Todes auch wieder verlorengehen, sofern es nicht vom Herzen, sondern nur vom Verstand angenommen wurde. Denn auch geistiges Wissen kann zu reinem Verstandeswissen werden durch eifriges Studium, wenn die Aufwärtsentwicklung der Seele außer acht gelassen wird, wenn der Reifegrad der Seele also noch ein sehr niedriger ist, der Verstand jedoch als hochentwickelt sich mit Problemen beschäftigt, die geistige Gebiete berühren. Dann kann also nicht von Unkenntnis gesprochen werden.... doch eines mangelt dem "Wissenden".... das Licht.... Denn noch so vieles Wissen auf diesem Wege erworben, gibt ihm doch kein Licht, daß er hell und klar nun alle Zusammenhänge erkennen könnte, daß er beglückt wäre ob seines Wissens. Licht kann ihm nur von innen werden als Folge eines Lebenswandels in Liebe.... Denn Licht strahlet allein der Geist aus Gott aus, der erst dem Verstandeswissen das rechte Leben gibt.... Und dann erst ist es ein Wissen, das als geistiger Schatz gewertet werden kann, das unvergänglich ist und mit hinübergenommen wird in das geistige Reich.... Und darum kann selbst die reine Wahrheit erst dann begriffen werden, wenn der Geist aus Gott dem Menschen Erhellung gibt, was immer einen Grad von Seelenreife voraussetzt, der nur durch einen Lebenswandel nach dem Willen Gottes erreicht werden kann.... Entsprechend ist dann auch der Lichtzustand, die Erkenntnis, nach dem Tode des Menschen, und ein guter, aber einfältiger Mensch, der auf Erden über wenig Wissen verfügte, kann von strahlenderem Licht umflossen sein bei seinem Eintritt in das jenseitige Reich als ein im geistigen Wissen stehender Mensch, dem es auf Erden an Liebe mangelte und zu dem der Geist aus Gott noch keinen Zutritt fand....
Amen
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