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La determinazione del tempo della fine – Falsi profeti

Voler determinare il futuro Giudizio del mondo secondo il tempo non corrisponde alla Mia Volontà ed alla Mia sapienza, che riconosce molto bene che un sapere del tempo e dell’ora è pregiudizievole per voi uomini, dato che influenzerebbe sia il vostro pensare che anche il vostro agire e perciò viene tenuto segreto da Me, malgrado i Miei continui Annunci, Avvertimenti ed Ammonimenti. Voi uomini dovete percorrere nella libera volontà l vostra conduzione di vita, per cui sono bensì buoni continue indicazione alla vicina fine, ma non il preciso sapere del tempo e dell’ora. Certo, la fine, il Giudizio del mondo, è molto vicina, e ve lo annuncio sempre di nuovo, ciononostante sarete tutti sorpresi perché nessuno se la aspetta con certezza e non crederà nella fine precoce. Ma chi crede di poter indicare il tempo e l’ora, non è un Mio inviato, e non crede alle sue parole, benché pretenda di parlare per Me, benché cerchi anche di introdurre i prossimi nella giusta vede in Me. Ciononostante questa affermazione non gli è stata trasmessa dal Mio Spirito, non procede da Me, è un prodotto del proprio pensiero, di cui egli stesso è sicuro come se fosse la Verità e perciò cerca di diffonderla. “Nessuno conosce il giorno e l’ora..” Ricordate queste Parole che ho pronunciato sulla Terra ai Miei discepoli. Come Dio e Creatore dell’Infinità so davvero bene sin dall’Eternità di questo giorno e di quest’ora, ma la Mia Sapienza Mi impedisce di comunicare questo Sapere a voi uomini, perché si tratta della libera volontà dell’uomo, che non dev’essere sfiorata, ma attraverso ogni precisa comunicazione dell’ultimo giorno ne viene toccata. Il Giorno è bensì fissato sin dall’Eternità, proprio così fissati sono però anche tutti gli avvenimenti precedenti, che devono contribuire al cambiamento della volontà dell’uomo senza costrizione. Così da Parte Mia viene fatto tutto ciò che serve all’uomo, di poter attendere nella giusta predisposizione l’ultimo Giorno del Mio Giudizio. Ma se non viene utilizzato dall’uomo st esso, è già decisa la sua sorte per un tempo infinitamente lungo. Un sapere del giorno e dell’ora della fine avrebbe per conseguenza un cambiamento per costrizione della sua volontà, che però non autorizza l’entrata nel Regno di Luce né nel Paradiso della nuova Terra, ma non esporrebbe l’uomo nemmeno all’eterna rovina, perché paura e timore determina la sua volontà, ma non l’amore, che dev’essere l’unico motivo del cambiamento della volontà. Quindi l’amore sarebbe ancora scarso, e questo non giustifica di parlare di un cambiamento dell’essere; ma la volontà di fare la cosa giusta, dovrebbe essere tenuto in conto all’essere; costui sarebbe in certo qual modo obbediente, ma non per amore, ma per paura. Alla fine però decide l’amore, perché voglio separare i caproni dalle pecore, voglio eseguire una purificazione con cui è terminato un tratto di Redenzione, prima che ne inizia uno nuovo. Perciò deve aver luogo una chiara decisione di volontà, per cui gli uomini hanno abbondantemente tempo ed occasione e come spinta viene loro annunciata la vicina fine. Ma si devono decidere totalmente senza costrizione. Per questo tengo segreto il giorno e l’ora, ma verrà come un ladro nella notte, quando nessuno l’aspetta, ecco che sarà arrivata, quando gli uomini nel godimento della vita trovano il loro appagamento, quando corrono da un godimento all’altro, quando dimenticano tutti intorno a sé e sono allegri, quando saranno nella più piena gioia della vita. Allora inizierà il Giorno che mette fine a tutto. Ed allora si vedrà che sta dalla Mia Parte oppure dalla parte del Mio avversario, che è il signore di questo mondo. Allora tutto sarà palese, Luce e tenebra, Verità e menzogna, amore ed odio, allora nessuno potrà nascondersi oppure velare il suo vero essere. Allora ognuno si darà così com’è in realtà, perché la miseria intorno a lui gli strappa la maschera dal viso, allora ad ognuno verrà la equa ricompensa, Luce o tenebra, celestiale felicità beata oppure eterna dannazione.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Zeitbestimmung des Endes - Falsche Propheten....

Das kommende Weltgericht zeitmäßig bestimmen zu wollen entspricht nicht Meinem Willen und Meiner Weisheit, die sehr wohl erkennt, daß ein Wissen um Zeit und Stunde für euch Menschen unzuträglich ist, da es sowohl euer Denken als (auch = d. Hg.) euer Handeln beeinflussen würde und deshalb von Mir geheimgehalten wird, trotz Meiner ständigen Ankündigungen und Warnungen und Mahnungen. Ihr Menschen müsset im freien Willen eure Lebensführung wandeln, wozu wohl immerwährende Hinweise auf das nahe Ende gut sind, nicht aber das genaue Wissen um Zeit und Stunde. Wohl ist das Ende, das Weltgericht, sehr nahe, und immer wieder gebe Ich euch dies kund, dennoch werdet ihr alle überrascht sein, denn niemand wird es sicher erwarten und an das baldige Ende glauben. Wer aber Zeit und Stunde angeben zu können glaubt, der ist nicht Mein Abgesandter, und seinen Worten glaubet nicht, wenngleich er für Mich zu reden vorgibt, wenngleich er auch die Mitmenschen hinzuführen sucht zum rechten Glauben an Mich. Dennoch ist diese Behauptung nicht von Meinem Geist ihm vermittelt, sie ist nicht von Mir ausgehend, sie ist eigenes Gedankenerzeugnis, dessen er selbst sicher ist als Wahrheit und sie deshalb zu verbreiten sucht.... "Tag und Stunde weiß niemand...." Gedenket dieser Worte, die Ich auf Erden zu Meinen Jüngern sprach.... Als Gott und Schöpfer der Unendlichkeit weiß Ich wohl seit Ewigkeit um diesen Tag und diese Stunde, doch Meine Weisheit hindert Mich, euch Menschen dieses Wissen kundzutun. Denn es geht um den freien Willen des Menschen, der nicht angetastet werden darf, aber durch jede bestimmte Eröffnung des letzten Tages angetastet wird.... Der Tag ist wohl festgelegt seit Ewigkeit, ebenso festgelegt sind aber auch alle Ereignisse zuvor, die beitragen sollen zur Willenswandlung des Menschen ohne Zwang. Und so wird alles von Mir aus getan, was dem Menschen dienlich ist, in rechter Verfassung am letzten Tage Mein Gericht erwarten zu können.... Doch so es von dem Menschen selbst nicht genützt wird, ist sein Los schon entschieden für endlos lange Zeit. Ein Wissen um den Tag und die Stunde des Endes nun würde eine Zwangsänderung seines Wesens zur Folge haben, das aber weder zum Eingang in das Lichtreich noch in das Paradies der neuen Erde berechtigt, aber auch den Menschen nicht dem ewigen Verderben ausliefern würde.... weil Angst und Furcht seinen Willen bestimmt, nicht aber die Liebe, die alleiniger Anlaß sein soll zur Willenswandlung. Die Liebe also wäre noch gering, und das berechtigt nicht, von einer Wesenswandlung zu sprechen; der Wille aber, das Rechte zu tun, müßte dem Wesen angerechnet werden; es wäre gewissermaßen das Wesen gehorsam, aber nicht aus Liebe, sondern aus Furcht.... Am Ende aber entscheidet die Liebe.... Denn Ich will die Böcke von den Schafen trennen, Ich will eine Reinigung herbeiführen, wodurch ein Erlösungsabschnitt beendet ist, bevor ein neuer beginnt.... Darum muß ein klarer Willensentscheid stattfinden, wozu die Menschen reichlich Zeit und Gelegenheit haben und als Antrieb ihnen das nahe Ende angekündigt wird. Doch völlig ohne Zwang müssen sie sich entscheiden. Darum halte Ich Tag und Stunde geheim, doch er wird kommen wie ein Dieb in der Nacht.... wenn niemand ihn erwartet, wird er da sein, wenn die Menschen im Lebensgenuß ihre Befriedigung finden, wenn sie jagen von einem Genuß in den anderen, wenn sie alles um sich her vergessen und fröhlich sind, wenn sie in vollster Lebensfreude sein werden.... Dann wird der Tag anbrechen, der allem ein Ende macht.... Und dann wird sich herausstellen, wer zu Mir hält oder zu Meinem Gegner, der Herr ist dieser Welt.... Dann wird alles offenbar werden, Licht und Finsternis, Wahrheit und Lüge, Liebe und Haß.... dann wird keiner sich verbergen können oder sein wahres Wesen verhüllen.... Dann wird jeder sich so geben, wie er in Wirklichkeit ist, denn die Not um ihn reißt ihm die Maske vom Gesicht, und dann wird einem jeden werden der gerechte Lohn.... Licht oder Finsternis, himmlische Glückseligkeit oder ewige Verdammnis....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde