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La Giustizia di Dio – Colpa ed espiazione Lo stato legato – La Redenzione

Tutte le creature che sono nello stato della libera volontà, hanno raggiunto un certo gradino di conoscenza, cioè sono in grado di accogliere un determinato sapere. Ma se a loro è comprensibile, se li mette realmente nello stato della conoscenza, dipende dal fatto come l’uomo usa la sua libera volontà. Perché lo stato della conoscenza è il segno dello sviluppo dell’uomo verso l’Alto, un grado di maturità dell’anima a cui deve tendere la libera volontà dell’uomo e perciò non gli viene assegnato arbitrariamente. Ma lo sviluppo verso l’Alto è la conseguenza di un cammino di vita secondo la Volontà di Dio e questa è una vita nell’amore. Di conseguenza solo un uomo attivo nell’amore sta nella conoscenza, quindi il sapere superiore può essere conquistato solamente, quando l’uomo si adopera per un cammino di vita nell’amore. Ma allora avrà comprensione per tutto, dovrà occuparsi di una questione solo mentalmente ed in pensieri gli giungerà anche la giusta risposta, penserà secondo la Verità e conquisterà un ricco sapere.

Ma ci saranno anche dei problemi la cui soluzione richiede il Sostegno divino, perché l’intelletto umano in sé non ce la farebbe mai, perché richiede la rinascita spirituale dell’uomo, richiede un grado di maturità che non si trova sovente negli uomini. Ma Dio non nega mai la Risposta a tali domande, quando questa Gli viene posta in tutta serietà. Egli solamente può offrire agli uomini qualcosa di incomprensibile in modo che diventi comprensibile per loro, quando lo chiedono a Lui intimamente, ma è sempre necessaria una certa fede che accetta anche qualcosa di apparentemente incomprensibile, finché l’uomo è ancora di spirito non risvegliato, perché allo spirito risvegliato tutto è comprensibile.

Non esiste nulla che l’Amore di Dio non faccia riconoscere, che non abbia per motivazione l’Amore di Dio. Ma non può essere esclusa la Giustizia di Dio, perché la richiede la Perfezione di Dio. E con ciò è già chiarito un grande problema: La Redenzione dell’umanità attraverso Cristo. Da un lato stava una ultragrande colpa, dall’altra l’eterna Divinità, nella Quale lo spirituale è diventato colpevole. Ma la colpa era così grande, perché lo spirituale possedeva la conoscenza, quindi non ha peccato come conseguenza di mancanza di conoscenza. Questa colpa ha anche provocato la Giustizia di Dio, perché la Perfezione di Dio non poteva mai abbandonare il Suo Principio fondamentale, l’Espiazione per ogni trasgressione verso l’Ordine divino, che si è svolta con la caduta dello spirituale da Dio. Ma l’Espiazione era immensamente grave, perché il peccato era infinitamente pesante.

La distanza da Dio aveva per conseguenza l’indebolimento dello spirituale. Questo ha perduto qualsiasi Forza, non poteva più con la propria forza salire la ripida via in salita, ma sprofondava costantemente più in basso, finché a questi esseri spirituali Si E’ impietosito un Essere di Luce, finché Questo non veniva in Aiuto al debole, sprofondato, prima che non si perdeva del tutto nell’abisso. L’Essere di Luce voleva espiare la colpa, voleva sacrificare Sé Stesso per gli esseri infelici, che dopo un percorso di sviluppo infinitamente lungo minacciavano di fallire ora nello stadio come uomo, perché erano senza forza. E questo Essere di Luce discese sulla Terra, un Figlio di Dio Si E’ incorporato come Uomo, per aiutare i prossimi.

L’Essere di Luce stava in unione con Dio e sapeva dello stato infelice degli esseri che camminavano sulla Terra e che avevano dimenticato il loro verso scopo. L’Essere di Luce però sapeva anche una via che conduceva fuori da questo stato infelice. Sapeva tutto ciò che si svolgeva nel Regno spirituale, sulla Terra ed al di sotto della Terra, cioè della sorte di coloro che dimoravano nell’abisso. E come Esso Stesso proveniente dal Regno di Luce, voleva procurare agli uomini lo stesso stato invidiabile. Ma urtava contro una grande resistenza.

Un essere dall’oscurità lavorare contro l’Essere di Luce con parola ed azione. Legava là dove l’Essere di Luce voleva liberare, cioè l’essere dell’oscurità aveva grande influenza sugli uomini e li spingeva al loro pensare, volere ed agire. Ma questo non corrispondeva alla Volontà di Dio, quindi l’essere dell’oscurità agiva nel senso contrario a Dio, e l’uomo avrebbe dovuto resistere alla sua influenza, se avesse voluto riparare la sua ingiustizia di una volta contro Dio. Ma per questo l’uomo era troppo debole, in certo qual modo era legato per mezzo della volontà dell’avversario di Dio.

Se ora gli uomini dovevano trovare la liberazione dal suo potere, gli Si doveva opporre un Essere Che disponeva di grande Forza di Volontà, Che stava coscientemente dalla Parte di Dio e Si avvaleva della Sua Forza e Potenza nella lotta contro l’altro. E questo Essere Era Gesù Cristo, Egli Era l’Essere di Luce incorporato come Uomo, il Quale Era oltremodo forte nella Volontà ed opponeva all’avversario un’arma contro la quale era impotente, l’Amore che Gesù univa con Dio e Lo rendeva Ricevente di Forza da Dio. E così Era superiore all’avversario ed ha liberato innumerevoli uomini dal giogo del potere oscuro.

Ma il giogo consisteva nel fatto, che l’uomo, potendosi decidere verso l’Alto o verso il basso, sentiva il più grande fascino verso il basso attraverso l’influenza di colui al quale doveva il suo stato di imperfezione, che trovava quindi piacere in tutto ciò che era contrario a Dio, che tendeva a tutto ciò che era gradevole al corpo e che tirava giù l’anima. L’avversario di Dio cercava di conquistare per sé il pensare, sentire e volere dell’uomo, e con ciò urtava contro poca resistenza, perché nell’uomo si ritrovavano tutti gli istinti che erano il principio dell’avversario. L’uomo era in certo qual modo succube di quel potere che non lo liberava, ma lo opprimeva sempre di più, in modo che l’uomo eseguiva sempre la sua volontà e si allontanava sempre di più da Dio. L’uomo era una creatura debole, la sua volontà era legata, per cui non poteva difendersi, cosa che sarebbe stato molto facilmente possibile, se avesse usato l’amore come forza contraria, contro la quale l’avversario di Dio è impotente.

Perciò doveva venire come Salvatore Uno, il Quale dimostrava primariamente agli uomini che era ben possibile staccarsi dall’avversario, ma solo attraverso l’amore, che procura all’uomo la Forza per la resistenza, quindi ha per conseguenza la Forza della volontà. Inoltre Egli doveva chiarire agli uomini il compito della loro vita, perché attraverso l’influenza dell’avversario di Dio mancava loro ogni conoscenza. Il Redentore dalla miseria spirituale doveva quindi portare la Luce agli uomini e trasmettere loro la Forza. Doveva aiutarli alla libertà, doveva sciogliere le catene a coloro che erano legati, dalle quali loro da soli non si potevano svincolare.

L’Opera di Redenzione di Cristo si estende solo allo stato spirituale degli uomini che era indescrivibilmente basso, che un elevarsi con la propria forza era impossibile, appunto a causa della mancanza d’amore. E perciò Gesù istruiva dapprima gli uomini e dava loro come cosa più importante il Comandamento dell’amore, affinché gli uomini stessi potevano venire in possesso di Forza e Luce. Ma poi attraverso la Sua morte sulla Croce, ha conquistato un Fondo spirituale, cioè un Tesoro di Grazie, che ogni uomo può sollevare che crede in Lui e la Sua Opera di Redenzione. Egli ha conquistato per i deboli della volontà la fortificazione della volontà ed il Perdono della loro colpa.

Dio guardava con Compiacimento l’Opera d’Amore di un Uomo, ed Egli Gli concedeva l’esaudimento della richiesta, che l’Uomo Gesù Gli ha presentato per i Suoi prossimi. Egli Si accontentava con la morte di un Uomo, il Quale voleva salvare i prossimi dalla morte spirituale. L’Amore dell’Uomo-Dio Gesù Era così forte, che era Soddisfazione per l’eterna Divinità, la Quale bramava l’amore di tutti gli uomini. Egli ha dato il Suo Sangue per i peccati dell’umanità, Egli ha cancellato con il Suo Sangue la colpa, ma ben inteso, solo per coloro che riconoscono Lui e la Sua Opera di Redenzione e vogliono far parte della schiera dei redenti, altrimenti tutto lo spirituale sarebbe già redento, ma poi non poteva raggiungere lo stato della perfezione, che richiede la prova della libera volontà.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gerechtigkeit Gottes.... Schuld und Sühne.... Gebundenheit - Erlösung....

Alle Geschöpfe, die im Zustand des freien Willens sind, haben eine gewisse Erkenntnisstufe erreicht, d.h., sie sind fähig, ein bestimmtes Wissen entgegenzunehmen. Ob es ihnen aber verständlich ist, ob es sie wirklich in den Zustand des Erkennens versetzt, ist davon abhängig, wie der Mensch seinen freien Willen gebraucht. Denn es ist der Zustand des Erkennens das Zeichen der Aufwärtsentwicklung des Menschen, er ist ein Reifegrad der Seele, den der freie Wille des Menschen anstreben soll und der daher nicht willkürlich ihm zugeteilt wird. Die Aufwärtsentwicklung aber ist Folge eines Lebenswandels nach dem Willen Gottes, und Gottes Wille ist ein Leben in Liebe. Sonach kann nur ein liebetätiger Mensch im Erkennen stehen, also das höhere Wissen kann nur dann erworben werden, wenn sich der Mensch eines Lebenswandels in Liebe befleißigt. Dann aber wird er für alles Verständnis haben, er wird sich nur in Gedanken mit einer Frage zu beschäftigen brauchen, und in Gedanken wird ihm auch die rechte Antwort zugehen.... er wird wahrheitsgemäß denken und ein reiches Wissen gewinnen....

Doch es wird auch Probleme geben, deren Lösung göttliche Unterstützung bedingt, weil der menschliche Verstand an sich ewig nicht damit fertig würde, denn sie erfordern die geistige Wiedergeburt des Menschen, sie erfordern einen Reifegrad, der nicht oft bei den Menschen anzutreffen ist. Doch Gott verweigert niemals die Antwort auf solche Fragen, wenn sie allen Ernstes an Ihn gestellt werden. Er allein kann auch das den Menschen Unverständliche so darbieten, daß es ihnen verständlich wird, wenn sie Ihn innig darum bitten, doch immer ist ein gewisser Glaube notwendig, der auch unverständlich Scheinendes annimmt, solange der Mensch noch unerweckten Geistes, denn dem erweckten Geist ist alles verständlich. (13.1.1950) Nichts gibt es, was nicht Gottes Liebe erkennen ließe, was nicht Gottes Liebe zur Begründung hätte. Doch es kann die Gerechtigkeit Gottes nicht ausgeschaltet werden, weil die Vollkommenheit Gottes solche bedingt. Und damit schon ist ein großes Problem geklärt: Die Erlösung der Menschheit durch Christus.... Es stand auf der einen Seite eine übergroße Schuld, auf der anderen Seite die ewige Gottheit, an Der das Geistige schuldig wurde. Die Schuld war aber darum so groß, weil das Geistige die Erkenntnis besaß, also nicht als Folge mangelnder Erkenntnis sündigte. Es forderte diese Versündigung auch die Gerechtigkeit Gottes heraus, weil die Vollkommenheit Gottes niemals von Seinem Grundprinzip abgehen kann.... Sühne für jeden Verstoß gegen die göttliche Ordnung, der sich vollzog mit dem Abfall des Geistigen von Gott. Die Sühne aber war unsagbar schwer, weil die Sünde endlos schwer war. Der Abstand von Gott hatte die Schwächung des Geistigen zur Folge. Es verlor das Geistige jegliche Kraft, es konnte nicht mehr aus eigener Kraft einen steilen Weg bergauf gehen, sondern sank ständig tiefer, bis Sich dieser geistigen Wesen ein Lichtwesen erbarmte, bis Dieses dem Schwachen, Gesunkenen zu Hilfe kam, bevor es sich ganz verlor in die Tiefe. Es wollte das Lichtwesen die Schuld sühnen, Es wollte Sich Selbst opfern für die unglückseligen Wesen, die nach endlos langem Entwicklungsgang nun im Stadium als Mensch zu versagen drohten, weil sie kraftlos waren. Und es stieg dieses Lichtwesen zur Erde hernieder.... ein Kind Gottes verkörperte Sich als Mensch, um den Mitmenschen zu helfen. Das Lichtwesen stand im Verband mit Gott, und Es wußte um den unglückseligen Zustand der Wesen, die auf Erden wandelten und ihres eigentlichen Zweckes vergaßen.... Das Lichtwesen wußte aber auch einen Weg, der aus diesem unglückseligen Zustand herausführte. Es wußte um alles, was im geistigen Reich, auf Erden und unter der Erde sich abspielte, d.h. um das Los derer, die in der Tiefe weilten. Und als selbst aus dem Lichtreich stammend, wollte Es den Menschen den gleichen beneidenswerten Zustand verschaffen. Doch Es stieß auf einen großen Widerstand.... Es arbeitete ein Wesen aus der Finsternis gegen das Wesen des Lichtes mit Wort und Tat. Es band dort, wo das Lichtwesen lösen wollte, d.h., das Wesen der Finsternis hatte großen Einfluß auf die Menschen und trieb sie an zu ihrem Denken, Wollen und Tun. Doch es entsprach letzteres nicht dem Willen Gottes, also wirkte das Wesen der Finsternis in Gott-widrigem Sinne, und es hätte der Mensch seinem Einfluß widerstehen müssen, wenn er sein einstiges Unrecht gegen Gott hätte gutmachen wollen. Doch dazu war der Mensch zu schwach, er war gewissermaßen gefesselt durch den Willen des Gegners von Gott.... Sollte nun den Menschen Erlösung werden von dessen Macht, so mußte sich ein Wesen ihm stellen, das über starke Willenskraft verfügte, das bewußt zu Gott stand und Dessen Kraft und Macht in Anspruch nahm im Kampf wider jenen. Und dieses Wesen war Jesus Christus, Er war das als Mensch verkörperte Lichtwesen, Das überaus stark im Willen war und dem Gegner eine Waffe entgegensetzte, wider die er machtlos war.... Die Liebe, die Jesus mit Gott verband und Ihn zum Kraftempfänger aus Gott machte.... Und so war Er dem Gegner überlegen, und Er befreite unzählige Menschen aus dem Joch der finsteren Macht.... (14.1.1950) Das Joch aber bestand darin, daß der Mensch, als nach oben oder nach unten sich entscheiden könnend, den größten Anreiz nach unten verspürte durch den Einfluß dessen, dem er seinen Unvollkommenheitszustand verdankte, daß er also an allem Gefallen fand, was Gott-widrig war, daß er alles anstrebt, was dem Körper behagt und die Seele herabzieht. Das Denken, Fühlen und Wollen des Menschen suchte der Gegner Gottes für sich zu gewinnen, und er stieß dabei auf wenig Widerstand, weil sich im Menschen alle Triebe wiederfanden, die des Gegners Prinzip waren. Es war also der Mensch gewissermaßen hörig jener Macht, die ihn nicht frei gab, sondern stets mehr und mehr bedrängte, so daß er stets ihren Willen ausführte und sich von Gott immer mehr entfernte. Es war der Mensch ein schwaches Geschöpf, dessen Wille gefesselt war, weshalb er sich nicht wehren konnte.... was wohl sehr leicht möglich gewesen wäre, so er die Liebe als Gegenkraft gebraucht hätte, gegen die der Gegner Gottes ohnmächtig ist. Darum mußte als Retter Einer kommen, Der den Menschen erstmalig bewies, daß ein Lösen von dem Gegner wohl möglich war, aber nur durch die Liebe, die dem Menschen Kraft einträgt zum Widerstand, also Willensstärke nach sich zieht. Er mußte ferner die Menschen aufklären über ihre Lebensaufgabe, weil durch den Einfluß vom Gegner Gottes ihnen jegliche Kenntnis mangelte. Der Erlöser aus geistiger Not mußte den Menschen also das Licht bringen und Kraft vermitteln.... Er mußte ihnen verhelfen zur Freiheit, Er mußte den Gebundenen die Ketten lösen, denen sie sich allein nicht entwinden konnten. Das Erlösungswerk Christi erstreckt sich nur auf den Geisteszustand der Menschen, der so unbeschreiblich tief war, daß ein Erheben aus eigener Kraft unmöglich war.... eben durch den Mangel an Liebe.... Und darum unterwies Jesus Christus zuerst die Menschen, und Er gab ihnen als Wichtigstes das Liebegebot, auf daß sich die Menschen selbst in den Besitz von Kraft und Licht bringen konnten. Dann aber erwarb Er durch Seinen Tod am Kreuze einen geistigen Fond, d.h. einen Gnadenschatz, den jeder Mensch heben kann, der an Ihn und Sein Erlösungswerk glaubt. Er erwarb den Willensschwachen Verstärkung des Willens und Vergebung ihrer Schuld.... Gott sah das Liebeswerk eines Menschen wohlgefällig an, und Er gewährte Ihm Erfüllung der Bitte, die der Mensch Jesus für Seine Mitmenschen Ihm vortrug.... Er gab Sich zufrieden mit dem Tode eines Menschen, Der die Mitmenschen vom geistigen Tode erretten wollte. Die Liebe des Gottmenschen Jesus war so stark, daß sie der ewigen Gottheit Genugtuung war, Die Sich nach der Liebe aller Menschen sehnte. Er gab Sein Blut hin für die Sünden der Menschheit, Er löschte mit Seinem Blut die Schuld, doch wohlgemerkt.... nur derer, die Ihn und Sein Erlösungswerk anerkennen und zur Schar der Erlösten gehören wollen, ansonsten alles Geistige schon erlöst wäre, doch dann nicht den Zustand der Vollkommenheit erreichen könnte, der die freie Willensprobe bedingt....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde