La meta spirituale dell’uomo dev’essere la conquista della figliolanza di Dio, perché per questa gli è data la possibilità potersi sviluppare in un chiarissimo essere di Luce durante il tempo della sua vita terrena e decedere dalla Terra nella totale unione con Dio. Questo è il divenire uno con Dio che anche Gesù Cristo ha raggiunto sulla Terra e che tutti gli uomini possono raggiungere, se vi aspirano nella totale serietà. Non va oltre la forza dell’uomo, richiede solo la forte volontà di vivere così come Gesù Cristo ha vissuto d’esempio sulla Terra, nell’amore disinteressato per il prossimo. Gesù ha predicato agli uomini questo amore disinteressato per il prossimo ed è e rimane il nocciolo della Dottrina cristiana, è il contenuto dell’Evangelo che i Suoi discepoli dovevano diffondere nel mondo. L’effetto di una vita cristiana nell’amore però è qualcosa di incomparabilmente magnifico, l’uomo è diventato un figlio di Dio, il Suo erede ed entra in tutti i diritti del Padre, può diventare attivo come Lui creando e formando ed usare la sua Forza nella più alta Beatitudine, che lo colma tramite l’intimo collegamento con Dio.
Esistono bensì innumerevoli gradi di Beatitudine, di Luce e Forza; secondo il grado della maturità, le anime si trovano in uno stato beato, se soltanto sono riceventi di Luce e Forza, quindi se hanno trovato una volta l’entrate nel Regno di Luce. Ma un figlio di Dio è molto più beato, perché ha raggiunto il grado della perfezione che permette la più intima Vicinanza ed Unione con Dio. Non si sente più separato da Lui, si sente uno con Dio ed ha comunque la consapevolezza della sua singola esistenza, possiede ancora la sua libera volontà, che però si è adeguata totalmente alla Volontà di Dio, è uno stato beato della dualità, un costante desiderare e concedere dell’Amore di Dio, è la più beata armonia, continua attività che rende felice ed un sempre continuo tendere verso l’Alto. Perché la perfezione non ha limiti, della Beatitudine fa parte anche il costante tendere, perché non è mai senza successo.
E l’uomo può raggiungere questo più alto grado di Beatitudine già sulla Terra se ne ha la seria volontà. Sono però solo pochi che vi aspirano, solo pochi prendono su di sé il destino che è caricato su loro per poter maturare in breve tempo. Perché nonostante la fervente attività d’amore, l’anima dev’essere liberata dalle scorie attraverso la sofferenza, se vuole poter cogliere in sé la Luce in tutta la pienezza. Deve lottare sulla Terra e sopportare molta sofferenza e privazioni, deve percorrere la via che Gesù ha percorso sulla Terra, amare e soffrire, deve portare la croce fino alla fine. Allora l’anima si fonderà con Dio, diventerà una con Lui, sarà figlia Sua e lo rimarrà in tutta l’Eternità.
Amen
TraduttoreDas geistige Ziel des Menschen soll das Erringen der Gotteskindschaft sein, denn dazu ist ihm die Möglichkeit gegeben, daß er sich während der Zeit seines Erdenlebens zu einem hellsten Lichtwesen entwickeln kann und in völliger Gottverbundenheit von der Erde scheidet. Es ist dies die Einswerdung mit Gott, die auch Jesus Christus auf Erden erreicht hat und die alle Menschen erreichen können, wenn sie im vollen Ernst danach streben. Es geht nicht über die Kraft eines Menschen, erfordert nur den starken Willen, so zu leben, wie Jesus Christus auf Erden gelebt hat, in uneigennütziger Liebe zum Nächsten. Uneigennützige Nächstenliebe hat Jesus den Menschen gepredigt, und sie ist und bleibt der Kern der christlichen Lehre, sie ist der Inhalt des Evangeliums, das Seine Jünger in der Welt verbreiten sollten. Die Auswirkung eines christlichen Liebelebens aber ist etwas unvergleichlich Herrliches.... es ist der Mensch zum Kind Gottes geworden, zu Seinem Erben, und es tritt in alle Rechte des Vaters ein.... es kann sich gleich Ihm schaffend und gestaltend betätigen und in höchster Seligkeit seine Kraft gebrauchen, die es durch die innige Verbindung mit Gott erfüllt. Es gibt wohl unzählige Grade von Seligkeit, von Licht und Kraft; je nach dem Grade der Reife befinden sich die Seelen in einem seligen Zustand, so sie nur Licht- und Kraftempfänger sind, also einmal in das Lichtreich Eingang gefunden haben. Doch um unendlich vieles glückseliger ist ein Gotteskind, denn es hat den Grad der Vollkommenheit erreicht, der innigste Nähe und Verbindung mit Gott zuläßt. Es fühlt sich nicht mehr getrennt von Ihm, es fühlt sich eins mit Ihm und hat doch das Bewußtsein seiner Einzelexistenz, es besitzt noch seinen freien Willen, der aber völlig sich dem Willen Gottes angeglichen hat, es ist ein seliger Zustand der Zweisamkeit, ein ständiges Begehren und Gewähren der Liebe Gottes, es ist seligste Harmonie, unentwegte beglückende Tätigkeit und immerwährendes Zur-Höhe-Streben, denn die Vollkommenheit hat keine Begrenzung, und ständiges Streben gehört auch zur Seligkeit, weil es niemals erfolglos ist. Und diesen höchsten Grad der Seligkeit kann der Mensch auf Erden schon erreichen, so er den ernsten Willen hat. Doch nur wenige streben ihn an, wenige nur nehmen das Schicksal ergeben auf sich, das ihnen auferlegt ist, um ausreifen zu können in kurzer Zeit. Denn trotz eifriger Liebetätigkeit muß die Seele entschlackt werden durch Leid, will sie das Licht in aller Fülle in sich aufnehmen können.... Sie muß kämpfen auf Erden und viel Leid und Entbehrungen ertragen, sie muß den Weg wandeln, den Jesus auf Erden ging, lieben und leiden, sie muß das Kreuz tragen bis zum Ende.... Dann wird die Seele sich verschmelzen mit Gott, sie wird eins werden mit Ihm, sie wird Sein Kind sein und bleiben bis in alle Ewigkeit....
Amen
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