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L’Ultimo Giudizio – La punizione dei peccati e l’Atto di Grazia

Paura e spavento cadrà sugli uomini in vista della fine e della loro inerzia, perché eccetto ai pochi fedeli a Dio a tutti manca la fede in un Dio amorevole, saggio ed onnipotente, nella continuazione della vita dopo la morte ed in un Regno spirituale. Credono solamente a ciò che vedono, e vedono la fine di ciò e quindi il loro stato è senza speranza. Hanno valutato troppo alta la vita terrena ed ora riconoscono la loro impotenza di prolungarla di soltanto un’ora e l’imperfezione delle loro anime procura loro una terribile paura, perché temono la morte. Sentono inconsciamente che l’anima va incontro ad uno stato oltremodo tormentoso che per lei non esiste nessun annullamento e nella loro imperfetta maturità dell’anima devono perciò temere la fine oppure giungere alla fede. L‘uomo credente guarda alla fine con calma, dato che si sa protetto finché vive sulla Terra, e nemmeno la Vita dopo la sua morte lo spaventa, dato che per lui è la vera Vita che gli era scopo e meta della vita terrena; ma l’ultimo tempo sarà spaventoso, perché tutte le forze dell’oscurità si raduneranno ed infurieranno contro il luminoso sulla Terra, per tirarlo giù nell’oscurità. I credenti giungono nell’oppressione più estrema, da cui la morte sembra loro come la salvezza e perciò bramano l’ultima ora, attendono pazienti la chiamata da questa Terra e sperano nella Venuta del Signore che precede l’ultimo Giudizio e da questo attingono la Forza per la resistenza. Ma Satana infuria finché non sarà venuta l’ultima ora, gli uomini si superano in crudeltà e procedono in modo inaudito contro i credenti. Allora li raggiunge il Giudizio, delle fiamme si sprigionano dalla Terra e consumano tutto ciò che afferrano e gli uomini vedono la morte davanti agli occhi alla quale non possono sfuggire, ma la loro miseria e paura non bilancia la misura dei peccati che hanno caricato su essi nel tempo della persecuzione contro i fedeli di Dio, perché questa misura è ultracolma e può essere rimessa soltanto attraverso la Relegazione nella solida materia che l’essenziale deve espiare questa colpa attraverso un lungo tempo nella prigionia. Nessun uomo sfuggirà al suo destino che egli stesso si è creato mediante il suo modo di vivere. La paura ed il terrore saranno ultragrandi per i colpevoli, ugualmente ultragrande sarà la beatitudine per i credenti nell’Arrivo del Signore, ed ogni miseria sulla Terra avrà una fine per lungo tempo. Gli uomini non possono farsi nessuna idea del procedimento che si svolgerà nell’ultimo Giudizio. Il Potere di Dio punisce tutto ciò che Gli è avverso. Satana stesso verrà legato e con lui tutte le forze che gli erano succubi e la Terra sarà a quel tempo un luogo di diavoli viventi, totalmente nel potere del loro signore, ma loro non sono stati costretti a seguirlo, ma hanno scelto liberamente e perciò sono anche tutti avversari di Dio che ora sentono l’Ira di Dio.

Devono espiare per la loro peccaminosità, devono prendere su di sé indicibili supplizi, perché si trovano nell’estrema lontananza da Dio e questa significa totale assenza di Forza e la più dura prigionia, uno stato che è inimmaginabilmente tormentoso per lo spirituale una volta pieno di Forza che si poteva muovere in libertà, dato che non perde la consapevolezza dell’esistenza. Ciononostante, anche questo Atto della Relegazione nella solidissima materia è un Atto di Grazia di Dio, per aiutare ancora questo spirituale alla liberazione, per dargli la possibilità di raggiungere di nuovo lo stato Ur, ma la grandezza della colpa di peccato determina anche la misura dei tormenti; i tormenti sono bensì una punizione, un’espiazione per i peccati, ma contemporaneamente un mezzo di miglioramento, un mezzo per il cambiamento dello spirituale totalmente distante da Dio in esseri che tendono verso Dio.

Questo mezzo è di una tale durezza che appare crudele agli uomini, ma è colpa dell’umanità stessa se nell’ultimo tempo, su questa Terra, lo spirituale che nel suo sviluppo spirituale si trova già nello stadio della libera volontà, retrocede nello sviluppo nell’abisso più estremo, malgrado ogni Aiuto prestato da Dio Che vorrebbe preservarne lo spirituale. Gli uomini deridono con sarcasmo l’Amore di Dio, non badano alle Sue Parole, né alle parole dei Suoi servitori e profeti, con indifferenza lasciano passare da sé tutti gli avvenimenti terreni; la loro volontà si rivolge verso il basso, verso colui che combatte contro Dio e così diventano come lui. Questo può aver per conseguenza soltanto una totale Relegazione da Parte di Dio, e questa totale Relegazione è sempre uno stato del massimo tormento, perché soltanto la Vicinanza di Dio rende l’essere felice e la lontananza da Dio contraddice assolutamente lo stato Ur dell’essenziale.

Se Dio vuole dare ora all’essenziale l’occasione di ritornare di nuovo a Lui, allora questo deve assaporare i tormenti della lontananza da Dio, affinché cambi nella propria volontà e tenda nuovamente a Dio. Inizialmente è però così contrario a Dio, che non ne ha questa volontà e perciò il soggiorno nella solida materia dura dei tempi infinitamente lunghi. Ma Dio sa il perché e, quando la caparbietà della volontà comincia a cedere, allora Egli allenta anche l’involucro dello spirituale e questo, tanto più velocemente quanto più lo spirituale si dimostra cedevole nella forma. Questa è l’unica via sulla quale lo spirituale può di nuovo giungere nello stato della libera volontà che lo pone ora di nuovo davanti alla decisione, perché questa deve essere presa nella totale libertà della volontà. Quindi anche il futuro Giudizio è soltanto un Atto della riconquista dello spirituale, benché sia allacciato con una dura espiazione per la misura dei peccati che gli uomini caricano su di sé nell’ultimo tempo prima della fine. Su questa Terra non esiste più uno sviluppo verso l’Alto, quindi un cambiamento della volontà, e perciò ogni forma di vita viene terminata.

Inizia nuovamente un tempo nell’unione con Dio e dell’assenza di colpa per i pochi che Dio toglie dalla Terra prima della fine, i quali Egli ha destinati per la procreazione della razza umana, dopo che a tutti gli altri uomini è stata tolta la vita corporea, quindi i pochi uomini buoni rimasti fedeli a Dio non possono più essere oppressi. Perché questa è la fine in cui Dio separa il Bene dal male, che Egli ricompensa i buoni e punisce i cattivi, che i primi possono condurre una vita paradisiaca sulla nuova Terra e gli ultimi vengono condannati ad una prigionia infinitamente lunga.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Last Judgment.... Punição pelo pecado e ato de misericórdia....

O medo e o terror se farão sentir nas pessoas em vista do fim e de sua impotência, pois a todos, exceto aos poucos fiéis a Deus, falta fé num Deus amoroso, sábio e onipotente, numa continuação da vida após a morte e num reino espiritual. Eles só acreditam no que vêem e vêem a sua queda, e assim a sua condição é desesperada. Valorizaram demasiado a vida terrena e agora percebem a sua impotência para a prolongar por apenas uma hora, e a imperfeição da sua alma aterroriza-os, pois temem a morte. Eles sentem inconscientemente que a alma está se aproximando de um estado extremamente agonizante, que não existe extinção para a alma, e na sua maturidade inadequada da alma eles devem, portanto, temer o fim ou chegar à fé..... O ser humano crente aguarda o fim com paz de espírito, pois ele sabe que está protegido enquanto viver na Terra.... e mesmo a vida após a sua morte não o assusta, afinal, é a vida real para ele que foi o propósito e meta da sua vida terrena..... No entanto, os últimos dias serão terríveis, pois todas as forças das trevas se unirão e se enfurecerão contra a luz na Terra, a fim de arrastá-la para as trevas. E os crentes estarão em extrema angústia, da qual a morte lhes aparecerá como redenção. E é por isso que anseiam pelas últimas horas, aguardam ansiosamente a chamada desta terra e esperam a vinda do Senhor, que precede o juízo final. E daí retiram a força para resistir.... Mas Satanás enfurece-se até a última hora chegar.... Os homens primam pela crueldade e agem de forma ultrajante contra os crentes.... Depois vem o julgamento.... As chamas irrompem da terra e consomem tudo o que eles apreendem. E o povo vê a morte diante dos seus olhos, da qual não pode escapar. No entanto, suas dificuldades e temor não superam a quantidade de pecados em que incorreram durante o tempo de perseguição contra aqueles que são fiéis a Deus, pois essa quantidade está transbordando e só pode ser paga através do banimento em matéria sólida, de modo que a disposição nesta matéria pagará a culpa através do longo tempo de prisão. E nenhum ser humano escapará ao seu destino, que ele criou para si próprio através do seu modo de vida..... O medo e o horror serão esmagadores para os culpados.... a felicidade na vinda do Senhor será a mesma para os crentes, e toda a miséria na Terra chegará ao fim por muito tempo. As pessoas não podem imaginar o processo que ocorrerá no último julgamento. O poder de Deus castiga tudo o que é contrário a Ele.... O próprio Satanás será ligado e com ele todos os poderes que lhe estavam ligados. E a Terra será, nessa altura, um lugar de demónios vivos, plenamente no poder do seu Senhor.... Mas eles não o seguiram pela força, mas voluntariamente e, portanto, também todos os adversários de Deus que agora vão sentir a ira de Deus....

Eles têm de expiar a sua pecaminosidade, têm de suportar tormentos indescritíveis porque estão em extremo afastamento de Deus e isso significa total impotência e prisão mais dura, um estado que é inimaginavelmente agonizante para o espiritual outrora poderoso que pode mover-se em liberdade, uma vez que não perde a consciência da existência. E no entanto, mesmo este ato de banimento na matéria mais sólida é um ato de graça de Deus para ajudar este espiritual a tornar-se livre afinal, para dar-lhe a oportunidade de alcançar novamente o estado original. Mas a magnitude da culpa do pecado também determina a medida do tormento; o tormento é de fato um castigo, uma expiação pelos pecados, mas ao mesmo tempo uma correção, um meio para a transformação do ser espiritual, que está completamente distante de Deus, em seres que lutam por Deus. O fato de este meio ser de tal dureza, que parece cruel para as pessoas, é culpa da própria humanidade nos últimos dias nesta Terra, porque o espiritual, que já se encontra no estágio do livre-arbítrio, regressa à máxima profundidade, apesar de toda a ajuda acomodatícia de Deus, que quer impedir que o espiritual o faça. As pessoas zombam do amor de Deus, não prestam atenção à Sua Palavra, aos Seus servos e profetas, deixam que todos os acontecimentos terrenos os passem sem serem impressionados; o seu livre arbítrio se volta para baixo em direção àquele que luta contra Deus e assim se tornam como Ele. Isto só pode resultar em um completo banimento de Deus, e este completo banimento é sempre um estado de grande agonia porque só a proximidade a Deus faz o ser feliz e a distância de Deus contradiz completamente o estado original do ser. Se Deus quer dar ao ser caído a oportunidade de voltar para Ele novamente, ele tem que passar pela agonia da distância Dele para que mude por sua própria vontade e se esforce novamente para Deus. Inicialmente, porém, ela é tão oposta a Deus que não pode reunir essa vontade e, portanto, sua permanência na matéria sólida dura um tempo infinitamente longo. Mas Deus sabe quando a teimosia da vontade começa a enfraquecer, e então Ele também afrouxa a capa do espiritual, e quanto mais rápido, mais rende o espiritual se mostra em forma. Esta é a única maneira pela qual o espiritual pode novamente alcançar o estado de livre arbítrio, que agora o confronta novamente com a decisão. Pois isto tem absolutamente de ser feito com total liberdade de vontade. Portanto, também o julgamento vindouro é apenas um ato para recuperar o espiritual, embora esteja ligado a uma dura expiação pela medida do pecado, com a qual os homens se sobrecarregam na última vez antes do fim. Um desenvolvimento ascendente, ou seja, uma mudança de vontade nesta terra, não existe mais, e portanto toda a vida terminará. Um tempo de ligação com Deus e de culpa começa novamente para os poucos que Deus tira da terra antes, a quem Ele destinou para a procriação da raça humana, depois de todas as outras pessoas terem sido privadas da vida corporal, para que não possam mais assediar os poucos bons, pessoas leais a Deus. Pois este é o fim, que Deus separa o bom do mau, que Ele recompensa o bom e pune o mau.... para que o primeiro possa levar uma vida paradisíaca na nova terra e o segundo esteja condenado a uma prisão sem fim...._>Amém

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