Nel mezzo della vita l’uomo comincia a riflettere sulle questioni che si riferiscono alla fine corporea. In questo tempo lo inseguono dei pensieri di una improvvisa fine, cerca inizialmente di schivarle e ciononostante ne darà sempre di nuovo ascolto. E’ come una costante spinta di tenersi davanti agli occhi queste domande, è come un ininterrotto ammonimento, di pensare alla sua fine e di prenderne posizione. La Forza spirituale utilizza ogni momento per farle ricordare all’uomo ed è davvero soltanto a vantaggio per l’anima dare attenzione a tali pensieri. Un attimo disatteso può già preparare la fine dell’esistenza sulla Terra e nessuno ha il potere di prolungare a sé stesso di un’ora la vita sulla Terra, quando è venuto il tempo del suo decesso. Perciò, ognuno dev’essere preparato in ogni momento di dare la vita terrena per entrare nel Regno eterno. Deve occuparsi coscientemente con la continuazione della sua vita dopo la morte, deve predisporre la sua vita terrena in modo che sia totalmente in sintonia verso il suo compito terreno e quindi è solamente un tempo di preparazione per la vera Vita nell’aldilà. Quando si effettua un costante controllo di sé stesso, se la vita terrena corrisponde ai Comandamenti divini, quando l’uomo si prende a cuore di servire il Creatore del Cielo e della Terra, quando cerca sempre il collegamento con Lui e perciò si prepara coscientemente e lavora sulla sua anima, allora il pensiero della morte non lo spaventerà, la percepirà piuttosto piacevole ed imparerà a considerare l’ora della morte come liberazione dalle catene del corpo. Gli uomini invece, che ne rifiutano timorosi il pensiero oppure lasciano passare da sé totalmente indifferenti gli Ammonimenti, avranno bensì a volte una facile vita terrena, perché non si aggravano con nulla di ciò che potrebbe scuoterli nella loro calma; continueranno a vivere alla giornata senza nessun sentimento di responsabilità. Non si imporranno nemmeno mai qualsiasi restrizione per via di una eventuale continuazione della vita, respingeranno tutto ciò che viene tenuto davanti a loro come compito di vita, ma con l’avvicinarsi della morte cadono in una orrenda inquietudine ed ora spetta loro di gustare tutti gli spaventi di ciò, se dapprima non sono stati resi accessibili per altri pensieri attraverso un lungo tempo di sofferenza. Per loro l’ora della morte non sarà la benvenuta, sono ancora attaccati alla vita terrena con tutte le fasi del loro essere e non desiderano scambiarla contro un’altra, perché per questa non sono minimamente preparati. Ma l’ora della separazione arriva per tutti e sovente in modo imprevisto. Un uomo impreparato percepisce tutti i tormenti del decesso, e la sua fine non è davvero invidiabile. E malgrado ciò ogni uomo stesso ha nella mano, di rendersi quest‘ora un’ora della liberazione, se vive la sua vita terrena sempre in modo che non abbia da temere la responsabilità, che in ogni ora della sua vita possa restituirla al Padre nel Cielo con l’infantile fiducia di trovare la Sua Misericordia ed il Suo Amore, perché questa vita terrena è stata vissuta in costante collegamento con Lui.
Amen
TraduttoreEn medio de la vida el hombre empieza de pensar sobre preguntas reflexionando su fin fisico. En estos tiempos le persiguen pensamientos de un fin repentino.... al principio intenta de evitarlas pero cada vez dará más oído. Es como una insistencia para que lo tenga en cuenta, es como una advertencia continua de pensar en su fin y de tomar posición. En cada momento aprovechad la fuerza espiritual de recordar al hombre para aprovechar la ventaja para el alma prestando atención a estos pensamientos. Un instante imprudente puede poner un fin a la existencia en tierra y nadie tiene el poder de prolongarse la vida por una hora en cuanto haya llegado la hora de su muerte.
Por eso cada uno debería estar preparado en cualquier momento para entrar al reino eterno. Debe enfrentarse conscientemente con la vida después de la muerte, debe ajustar su vida de la manera que se encuentra en equilibrio con sus tareas terrestres y lo ve como preparación temporal para la vida real más allá. Si se pone un control permanente mirando si su vida satisfecha a los mandamientos divinos y si sirve al creador del cielo y de la tierra.... y si busca siempre la conexión con Él y se prepara y trabaja en su alma, el pensamiento en la muerte no le asustará más, al contrario, se encontrará a gusto pensándolo como liberación de las ataduras corporales.
Los humanos que por otra parte rechazan asustados cada pensamiento en ello y dejan pasar completamente indiferente los avisos tendrán por parte una vida más fácil en la tierra, porque no se molestan con nada lo que podría sacudirse en su tranquilidad; viven el día sin ningún sentido de responsabilidad.... No se limitarán por alguna medida restrictiva por el bien de la vida más allá.... rechazarán todo lo que se pone delante como tarea de la vida.... pero con la llegada de la muerte serán atacados por una terrible intranquilidad y saborearan la angustia sino se han abierto a otros pensamientos durante un periodo largo de sufrimiento. La hora de la muerte no será bienvenida, están atados con todas las fibras de su ser en la vida terrestre y piden de no cambiarla por otra porque no están preparados de ninguna manera.
Pero la hora de la separación llega para todos y muchas veces inesperado. Un humano no preparado sentirá todo el tormento de la muerte y su fin no será envidiable. Pero cada uno lo tiene en sus manos de cambiarlo en la hora de su salvación en cuanto viva su vida terrestre de manera que no tenga que temer la responsabilidad.... a que pueda devolver a cada hora su vida al Señor del cielo en confianza ingenua para encontrar Su compasión y amor porque esta vida terrestre se vivía siempre en contacto con Él....
ámen
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