8975 L’Atto di Creazione fu un Atto di Felicità per Dio
16 maggio 1965: Libro 94
Il motivo del Mio Agire ed Operare in tutto l’Infinito è stato dato dalla Mia perseverante Volontà di Formare, dalla Mia invariabile forte Forza come il Mio ultra grande Amore che doveva attivarsi, che però trovava una specie di Soddisfazione solo quando Si creava degli esseri che potevano accogliere e restituire questo Amore. Perché il Mio Amore necessitava di un vaso che Gli si apriva ed accoglieva il Mio Amore e Me Lo ri-irradiava di nuovo, mentre aveva luogo un inimmaginabile Atto di Felicitazione, che a nessun essere creato sarà mai comprensibile. Dopo un tempo infinitamente lungo dall’Essere Solo il Desiderio di un reciproco scambio divenne sempre più forte, benché Io Mi potevo già rallegrare in sovrabbondanza nelle Creazioni spirituali esternate da Me, perché grazie alla Mia Volontà Io potevo vedere ogni Pensiero come un’Opera compiuta, e questi Miei Pensieri sono stati incalcolabili in modo che Io potevo costantemente creare e malgrado ciò non percepivo nessuna diminuzione della Mia Forza Creativa, al contrario, questa aumentava sempre di più, più Io l’utilizzavo. Ma quando poi Mi mosse il Pensiero di crearMi un vaso per la Forza d’Amore, che doveva quindi essere formato come Me, che Io volevo provvedere con tutte le Caratteristiche, che quindi doveva essere esternato come una Mia Immagine con la stessa Potenza Creativa e Forza, allora ne bastava già solo il Pensiero che quest’Opera della Mia Volontà stava davanti a Me in tutta la Magnificenza, in modo che Io vi riconobbi Me Stesso e Mi rallegrai di ciò che avevo creato. La comunione con questo essere Mi rese oltre ogni misura felice, dato che era una Mia Immagine, ma che Io non potevo essere visibile a questo essere, perché sarebbe svanito in vista del Fuoco Ur, che era bensì anche la sostanza ur del suo spirito, ma che, essendo creato, non poteva sopportare questa Pienezza del Mio Amore, Potenza e Forza. Perché quell’essere era pur sempre soltanto una scintilla irradiata, la quale – benché incommensurabilmente beato – era sempre solo una Mia creatura, che non poteva contemplare la Luce Eterna. Ciononostante questa creatura era per Me il vaso in cui Io potevo lasciare fluire la Mia Forza d’Amore, che questo a sua volta impiegava questa Forza d’Amore per essere pure attivo creativamente. E dato che il suo desiderio era lo stesso, esso fece sorgere insieme a Me esseri simili, e la beatitudine era incommensurabilmente grande, che per noi significava l’Atto di Creare. Sempre nuovi esseri procedevano dalla Volontà d’Amore di noi Due, perché lo spazio era illimitato, non esistevano dei limiti, né della Forza Creativa, né d’Amore, né della nostra Volontà che era uguale. Perché Io rivelai bensì a lui la Mia Volontà, come anche agli esseri che erano proceduti da noi Due, mediante la Parola, che dava loro la conferma che loro tutti avevano riconosciuto in Me la loro origine; loro potevano continuamente sentirMi e ridarMi anche la risposta, loro potevano farMi delle domande, che Io rispondevo anche mediante la Mia Parola, e dato che Io avevo dato loro contemporaneamente anche la facoltà di pensare, che loro potevano impiegare nella libera volontà, nel segno di un essere divino -, loro non erano nemmeno costretti di interpretare la Parola solo in una determinata direzione, ma loro potevano muovere in sé la Mia Parola in tutte le direzioni, e per questo era data la possibilità che potevano interpretarLa anche erroneamente, a seconda della loro volontà. Ma all’inizio tutti gli esseri non erano in opposizione alla Mia Volontà, loro erano illimitatamente beati, comprendevano bene la Mia Parola, e questo stato non avrebbe mai dovuto avere una fine, ma il primo essere irradiato da Me non era venuto a capo con un Pensiero: non era in grado di contemplarMi, e si sarebbe dato da sé la risposta, che quindi per questo gli mancava il Potere. E’ vero che esso riconobbe sé stesso come creato da Me, sapeva che aveva avuto un inizio, mentre Io Ero dall’Eternità. Ma cominciò a dubitare e non presentò questi dubbi a Me, che Io avrei potuto correggere. Ed esso credeva di poter nascondere davanti a Me i suoi pensieri perché non erano sempre in lui, ma solo di tanto in tanto sorgevano in lui, si dedicava sempre di nuovo al Mio Amore e riceveva questo anche interamente. Ma dato che una volta dubitava del Mio Amore che gli affluiva interamente e non si spiegava, il dubbio ritornava sempre di nuovo, e così creava lo stato della diffidenza che non avrebbe mai dovuto essere tra l’essere creato e Me. In questo spirito ur primo creato la diffidenza divenne sempre più forte, soprattutto che ora si vide come creatore degli esseri innumerevoli che lo potevano vedere in tutta la magnificenza, a cui Io però non potevo essere visibile. E dato che la facoltà di pensare gli era pure propria così precisamente, trasse delle conclusioni sbagliate nella sua diffidenza, e ciononostante che Mi riconobbe come sua Origine, e (ma egli) sperava di poter convincerne anche tutti gli altri esseri creati che egli era il loro creatore, dato che non erano in grado di contemplarMi. Egli si elevò quindi al di sopra di Me e rifiutò ora la Mia Forza d’Amore, nella credenza di possedere esso stesso tanta forza da non avere più bisogno della Mia Forza, e questo era il suo peccato, come anche il peccato di tutti gli esseri caduti che lo seguirono. (16.05.1965) Ora veniva per così dire creato un secondo mondo, un mondo nel quale tutto era orientato erroneamente, che ora però venne anche dominato da colui che oramai era il Mio avversario. Ma dato che tutto il creato ha avuto la sua Origine in Me, anche questo mondo era sottoposto alla Mia Volontà ed al Mio Potere, e tutte le Forze positive lottano contro le negative, sempre con la meta di riconquistare di nuovo tutto il negativo. Perché benché avessi equipaggiato lo spirito primo creato con la stessa Potenza creativa e Forza, esso aveva perduto queste tramite la sua caduta da Me. Ma Io ho lasciato a lui stesso la sua libertà, mentre ho preso tutto il creato sotto la Mia Protezione e lo tolsi a lui e lo formai in Creazioni di ogni specie perché avevo Misericordia del suo stato che era infelice ed avrebbe dovuto rimanere sempre infelice se il Mio Amore non avesse trovato una via d’uscita per ricondurlo una volta di nuovo da Me. Il processo del Rimpatrio però è di una tale infinita durata di tempo che si può parlare di Eternità, durante le quali il Mio avversario può far valere il suo diritto solo temporaneamente sullo spirituale che gli appartiene, quando passa nello stadio di uomo sulla Terra. Poi però lui ce la mette tutta per portare l’essere di nuovo in suo possesso, se questo non si fa aiutare diversamente, se non accetta la Salvezza mediante Gesù Cristo e si libera dal suo potere. Il suo potere in questo tempo è enorme, e ci vuole una forte volontà per staccarsi da lui, ma anche la Mia Grazia è smisurata e può essere sempre messa di fronte al suo potere, . in modo che è davvero possibile di darsi liberamente a Me e poi il suo stato infelice è finito. Ma passeranno anche dei tempi eterni finché la caduta da Me di allora sia definitivamente espiata, e passeranno ancora dei tempi infiniti finché anch’egli si deciderà per il ritorno, colui che una volta è proceduto da Me come massimo spirito di Luce, finché ritorna nella sua Casa Paterna, perché la schiera degli spiriti caduti è infinita, e questi hanno anche bisogno di tempi infiniti finché si sono liberati dalle catene che sono state messe loro da parte sua, per poter entrare liberati nel Regno della Luce e della Beatitudine. Ma il Mio Amore è infinito, il Mio Potere non conosce limiti e la Mia Sapienza è costantemente intenzionata a raggiungere la meta, che Io ho posta nella Creazione del mondo degli spiriti.
Amen
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79 | La Creazione Spirituale - La Caduta di Lucifero e degli spiriti Primordiale | epub PDF Accendere |
132 | L’Amore infinito di Dio come Padre | epub PDF Accendere |
Z04 | Parole del Padre - “Nessuno viene al Padre Se non per mezzo di Me!” | epub Accendere |
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