Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/8937
8937 Dio Solo conosce l’appartenenza delle sostanze spirituali
17 febbraio 1965: Libro 94
Non poteva rimanere senza conseguenze per voi che vi siete una volta liberamente allontanati da Me, perché essere nella Mia Vicinanza vi garantiva anche la Vita, mentre dopo siete caduti nello stato di morte. E la Vita poteva esistere soltanto, quando il Mio Raggio d’Amore fluiva attraverso di voi, che però avete respinto ed avete derubato voi stessi della Vita. Di conseguenza avete sciolto nella libertà della volontà ogni rapporto con Me e quello che si è posto così al di fuori di Me, che è uscito dal Mio eterno Ordine, ha perduto la Vita, perché solo la Mia Irradiazione di Forza garantisce una Vita, e se questa non può più toccare l’essere, allora dà la morte a sé stesso, quindi indurisce nella sua sostanza e con ciò diventa totalmente senza vita. Questo è veramente da intendere con la caduta nell’abisso, perché dato che l’essere ha perduto ogni consapevolezza dell’io, dato che il Mio Amore l’ha dissolto ed ha usato la Forza una volta irradiata da Me per delle Creazioni di ogni genere, dato quindi che l’essenziale primordiale veniva dissolto in innumerevoli particelle, tutte queste entità esistevano soltanto in quanto Io Solo sapevo, quali particelle facevano di nuovo parte di uno spirito ur caduto, ed Io Solo lascio passare di nuovo sulla Terra l’essere come uomo, che ora cela in sé lo spirito ur caduto come anima. Voi sapete ciò che significa, che in voi è lo spirito di Luce, che primordialmente veniva irradiato da Me, che però per delle Eternità si trovava nella morte e che una volta celerà in sé di nuovo tutte le sostanze, soltanto che all’inizio dell’incorporazione come uomo si trova ancora nell’oscurità, che è senza qualsiasi conoscenza, ma se lo vuole, ha la possibilità di procurarsela di nuovo. E tutte le Creazioni terrene sono lo stesso - degli esseri spirituali caduti nella morte - che in innumerevoli frantumazioni formano appunto quelle Creazioni che riempiono tutto il Cosmo. Ed Io so tutto, del grado dello sviluppo che quelle sostanze hanno raggiunto, nulla Mi è estraneo, ed Io ordino tutte le sostanze di nuovo in modo, che alla fine ogni spirito ur caduto giunga di nuovo alla Vita, che allora riceve anche la consapevolezza dell’io e che può riconoscere sé stesso come una volta proceduto da Me. Ma di questo fa parte, che l’uomo si sforzi di vivere nella Mia Volontà, che si trasformi di nuovo nell’amore, perché soltanto allora giunge di nuovo al sapere attraverso la Mia Irradiazione d’Amore, che poi porta di nuovo allo sviluppo tutte le Caratteristiche divine, che giunge di nuovo alla Perfezione, che gli era propria primordialmente come Dono divino. Allora l’uomo nella libera volontà ha compiuto ciò che Io Stesso non potevo “creare”: Da una “Opera del Mio Amore” ha trasformato sé stesso a “figlio Mio”. E questo “divenire figli” era anche il motivo, perché non ho impedito gli esseri nella loro caduta nell’abisso, che ho lasciato libero corso alla loro volontà, quando si è rivolta contro di Me, solo che dovevano pagare questa caduta da Me con indicibili sofferenze e tormenti, perché il peccato contro di Me era il rifiuto della Mia Forza d’Amore, senza la quale l’essere non poteva sussistere e perciò era diventato infelice. Ma che la Mia Compassione era comunque rivolta a questo spirituale e gli ha creato delle possibilità per poter percorrere il cammino verso l’Alto, questo procede dal Mio illimitato Amore, che è per tutti gli esseri che la Mia Volontà ha una volta esternati. E che questo Amore raggiungerà anche una volta la meta, questo è certo, perché nulla può prestare resistenza in eterno al Mio Amore, una volta Gli si deve arrendere.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich