Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/8918
8918 Il percorso dall’abisso fino all’essere di Luce
26 gennaio 1965: Libro 93
L’intera Creazione è per così dire un Bacino di raccolta per lo spirituale caduto, che entra in una forma dopo l’altra e l’abbandona di nuovo e così passa attraverso un lento sviluppo verso l’Alto secondo la Legge divina. Perché nulla è stato creato senza senso e scopo, tutto ciò che esiste, serve al progresso dello spirituale legato. Non esiste nessuna forma che fosse inutile o senza scopo, perché l’Amore e la Sapienza di Dio parteciparono alla Creazione di tutte le forme e queste possono anche davvero essere riconosciute. Ma l’uomo sa soltanto una frazione dell’intera Creazione, e nel suo pensare limitato può anche trovare appena i collegamenti. Perciò l’uomo viene istruito che l’Amore e la Sapienza di Dio erano determinanti nella Creazione di tutte le cose e deducendo da ciò verrà anche una volta raggiunto lo scopo e la meta di condurre di nuovo in Alto tutto lo spirituale caduto, che una volta aveva abbandonato nella libera volontà. Che ora all’uomo manca il sapere di ciò è un segno che è ancora avvolto dall’oscurità, sotto la quale lo spirituale caduto ha languito e che può anche spezzare solamente nello stadio come uomo, se lui stesso ne ha la volontà. Finché lo spirituale passa attraverso la Creazione, fino ad allora si muove anche nel buio, cioè è senza consapevolezza dell’io, sta vegetando, è vita nella forma che sembra ancora morta, ma non si riconosce, perché non ha nessuna auto consapevolezza. Finché poi nello stadio come uomo è di nuovo diventato un essere auto consapevole, che ora può riflettere su tutto ciò che è in ed intorno a lui. Allora l’ulteriore sviluppo assume un’altra forma, perché l’uomo ora non è più sotto la Legge dell’obbligo, ma ha una libera volontà. Ed in questo stadio è molto importante per l’essere, che ora deve percorrere il percorso verso l’Alto per propria spinta. E questo percorso terreno come uomo è decisivo, in cui deve fornire la dimostrazione, che desidera Dio nella libera volontà. Allora può abbandonare definitivamente la Creazione e entrare di nuovo nel Regno degli spiriti liberi, che una volta aveva abbandonato. Ed allora sarà oltremodo beato di aver superato questa prova di volontà con il successo dell’unificazione con Dio. Allora guarderà pieno di gratitudine al tempo terreno che è dietro di lui con tutti i tormenti e sofferenze, che significa per lui la dimora in ogni forma. Allora lui stesso vorrà aiutare lo spirituale che langue ancora nella forma. Allora si attiverà in modo salvifico, perché tutto ciò che è ancora legato nella forma ha bisogno di questo aiuto, perché è senza forza e quindi dev’essere spinto all’attività, che gli è assegnato secondo la Legge dell’obbligo. E questa Forza gli trasmette lo spirituale già maturato, perché attraverso l’unificazione con Dio è diventato il ricevente di Forza e la impiega per l’attività salvifica. Cosi si spiega anche la Vita, che dimostra tutte queste Creazioni, in cui si può constatare una “Vita”. Dio Stesso E’ bensì l’Origine di ogni Vita. Da Lui fluisce bensì costantemente la Corrente di Vita nell’Infinito, ma sempre attraverso gli innumerevoli portatori di Luce, che ora guidano oltre la Luce ed in questa attività sono incommensurabilmente beati. E così Dio mantiene l’intera Creazione, ma da Lui dal Quale procede la Luce, delle Stazioni di Luce e Forza riceveranno sempre la Forza e la guidano oltre, perché ogni Forza spinge all’attività e l’Amore e la Sapienza di Dio vuole rendere felici anche innumerevoli esseri, che accolgono costantemente da Lui Forza e Luce. Ed appena può essere data su ciò una Luce ad un uomo, si trova già nell’ultimo stadio del suo sviluppo. E’ la Luce dell’Irradiazione d’Amore, che una volta ha respinto, alla quale però ora si apre di nuovo ed aumenta nella sua conoscenza, finché può di nuovo afferrare tutti i collegamenti e si dà colmo di fervore, a trasmettere anche ai prossimi la sua conoscenza. La Luce viene di nuovo agli uomini, e chi concede l’accesso a questa Luce, non sprofonderà mai più nell’Eternità nella tenebra. Lui stesso diventerà Luce, che può unirsi con la Luce dell’Eternità e lui stesso può ora di nuovo irradiare Luce là, dov’è ancora l’oscurità dello spirito.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich