8898 Dio Stesso ha compiuto l’Opera di Redenzione
23 dicembre 1964: Libro 93
Quando il Mio Involucro umano doveva celare l’Eterna Divinità, la miseria sulla Terra era così grande, che soltanto Dio Stesso poteva portare l’Aiuto agli uomini, e questo in un modo che Egli venne sulla Terra come Uomo per fornire la lotta contro colui che era colpevole dello stato miserevole, nel quale si trovavano gli uomini. Quell’Uomo doveva avere tutte le premesse naturali, in Lui doveva incorporarSi un’Anima dall’Alto, affinché l’eterna Divinità poteva trovare dimora in questo, senza consumare quest’Uomo con la Sua Pienezza di Luce e Forza. Perché doveva agire in una sfera che corrispondeva al Suo Essere Ur, poteva stare soltanto in un Vaso che era senza peccato, che d’altra parte però aveva la facoltà di poter soffrire, perché si trattava di rimettere un’enorme colpa di peccato, per redimere l’umanità. E così Dio Stesso ha compiuto l’Opera di Redenzione, perché Era l’Amore Stesso, che ora Si celava in Me come l’Involucro umano e quindi ho percorso la difficile via verso la Croce, per aiutare i Miei fratelli caduti. Esisteva soltanto una soluzione, che uno Spirito d’Angelo - un Essere non caduto - Si è offerto di percorrere la via terrena in un Involucro umano, che questo Spirito d’Angelo compiva un’Opera del più grande Amore, che offriva all’Eterno Amore lo spazio, che ora lo colmava totalmente, in modo che l’Amore Stesso ha portato il Sacrificio, che l’Amore Stesso ha preso su di Sé l’incommensurabile colpa, per prestare l’Espiazione alla Giustizia di Dio, che poteva prestare soltanto Dio Stesso come l’Eterno Amore, perché diversamente non era da estinguere in eterno dall’umanità empia stessa. Quindi, ho condotto come Uomo una lotta contro colui che vi teneva catturato. Ho condotto questa lotta con l’Arma dell’Amore contro cui il Mio avversario è impotente. Ho insegnato l’Amore, ho vissuto d’esempio per gli uomini una vita d’Amore, ho dimostrato loro il potere dell’Amore ed ho incoronato quest’Opera con la Mia morte sulla Croce, che ho subìto da Innocente e Sono morto sotto terribili dolori sulla Croce. Una tale Opera la poteva compiere soltanto l’Amore, il Quale Era dunque in Me e dava a Me come Uomo la Forza per l’incommensurabile sofferenza, ma ho sofferto per i Miei fratelli caduti, volevo loro aprire il Regno di Luce e portare Redenzione dalla loro colpa anche a coloro, che erano già deceduti prima della Mia morte sulla Croce, perché per tutti coloro una porta era chiusa, che ho aperto solo Io attraverso la Mia Opera di Redenzione. Ma dato che l’Amore Mi colmava totalmente, dato che in certo qual modo Ero diventato l’Amore, quindi in Me Stesso Era soltanto l’Amore, potevo anche dire di Me Stesso, che Io Stesso avevo accolto la Divinità Stessa ed in conseguenza ogni uomo che vedeva Me, doveva vedere il Padre, perché Io ed il Padre E’ diventato Uno, Lui E’ diventato Uomo, ed Io diventavo Dio, e Lo rimarrò in tutta l’Eternità. Perché Dio E’ l’Amore, e questo colmava totalmente l’Uomo Gesù e dato che volevo Essere per gli uomini un Dio visibile, ho scelto per Me l’Involucro dell’Uomo Gesù che Si è lasciato del tutto irradiare da Me ed ora diventavo in Lui un Dio visibile per ogni anima della Luce. Perché una volta gli esseri erano caduti da Me, perché non erano in grado di contemplarMi, Che nella Mia Forza Ur e nella Mia Luce Ur non potevo mai diventare contemplabile dagli esseri, che erano proceduti da Me. Ma ho tenuto conto del desiderio delle Mie creature, in Gesù Sono diventato per voi il Dio visibile, Che ora potete vedere da Volto a volto.
Amen
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99 | L’Opera di Salvezza di Gesù Cristo | epub PDF Accendere |
198 | La Redenzione solo con Gesù Cristo | epub PDF Accendere |
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