Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/8296

8296 Dio punisce i figli per i peccati dei padri?

11 ottobre 1962: Libro 87

E’ la Mia Volontà, che voi uomini vi muoviate nella Verità, perché il pensare errato ostacola la vostra risalita e perché un pensiero errato tira di nuovo dietro a sé molti falsi pensieri. Perciò dovete anche ricevere il chiarimento appena lo desiderate per via della pura Verità:

Se dovete credere nella Mia Giustizia, non dovete comunque ottenere nessuna falsa Immagine di Me mediante degli insegnamenti, che Mi rappresentano come un Dio disamorevole, il Quale punisce per ingiustizia. Questa falsa Immagine vi viene presentata, finché non comprendete che cosa significano le Parole:”Io voglio punire i peccati dei padri fino alla quarta generazione …” Non è che Io Sia crudele e che i figli ed i figli dei figli debbano espiare i peccati dei loro padri, perché ogni anima è responsabile di sé stessa e deve togliere la sua propria colpa già sulla Terra, finché non accetta la Redenzione tramite Gesù Cristo. Non vengono nemmeno resi responsabili i figli dei figli dei figli per i peccati dei padri. Può essere solamente un naturale effetto di determinati peccati che hanno il loro effetto sui figli e sui figli dei figli, che si manifestino delle debolezze, delle malattie del genere corporee ed animico, che hanno la loro motivazione nella vita peccaminosa dei padri. Questo effetto è anche visibile per i prossimi, ora le debolezze e malattie vengono considerate come punizioni da Parte Mia.

Ora, finché vivono quegli uomini diventati peccatori, la consapevolezza può essere anche per loro stessi una punizione, cioè essere colpevoli della miseria dei loro figli, attraverso questa consapevolezza possono anche espiare i loro peccati, quindi prestare un giusto pareggio per la loro colpa, ma trovano Perdono solamente, quando portano questa colpa sotto la Croce e chiedono a Gesù Cristo il Perdono, la Redenzione. Ma i figli così “puniti” sono di nuovo delle anime di per sé, che hanno preso coscientemente su di sé quel percorso terreno per giungere più rapidamente alla maturazione attraverso il difficile destino, perché questo viene mostrato loro prima e si possono anche rifiutare di prendere su di sé questo destino. Si tratta sempre soltanto della maturazione delle anime. L’esistenza corporea come uomo è più o meno importante, una vita terrena difficile invece può condurre molto di più alla perfezione che un’esistenza nella pace e nelle gioie su questa Terra.

Ma per voi uomini, che siete ancora ignari, vale troppo la vita come uomo. Mi accuserete poi sempre di ingiustizia, quando venite colpiti più pesantemente dal destino, dove però il Mio Amore per voi è la motivazione. Il processo di Rimpatrio fornisce così tante possibilità, ma voi le riconoscete raramente come tali. Considerate sempre soltanto le condizioni di miseria come disamore ed ingiustizia da Parte Mia, ma in ciò non riconoscete le possibilità di maturazione. Tutto quello che fate, avrà l’effetto secondo la legge, sia secondo la natura come anche spiritualmente, ed ogni ingiustizia quindi ha delle conseguenze, che a volte sono evidenti, ma a volte anche non riconoscibili per un’infrazione contro il Mio eterno Ordine ed ha sempre un effetto negativo, perché già la Mia Giustizia da sola crea per l’uomo delle possibilità di pareggio, affinché possa espiare ancora sulla Terra la sua colpa e non entra troppo carico nel Regno dell’aldilà. E se passa nell’aldilà ancora non redento, se non ha ancora trovato la Redenzione tramite Gesù Cristo sulla Terra, può essere comunque toccato dal destino di coloro che nella vita terrena gli stavano vicino e farà sorgere in lui delle auto accuse, ed allora avrà già fatto un passo verso l’Alto, perché benché sia ancora debole, nel Regno dell’aldilà come conseguenza della sua peccaminosità sulla Terra, cerca comunque di aiutare colui che gli sta vicino. Ne ha la volontà e questo gli viene valutato come amore, ed ora anche lui viene aiutato da parte del mondo spirituale. Viceversa però delle anime prendono anche coscientemente su di sé un percorso di vita difficile, per aiutare a loro volta coloro, che rendono possibile la loro incorporazione sulla Terra, e sovente constatano la stessa predisposizione e perciò si sentono uniti a loro.

Se ora si dice che i peccati dei padri vengono puniti fino alla quarta generazione, allora è soltanto da intendere in modo che delle infrazioni contro l’eterno Ordine hanno delle conseguenze secondo la legge della natura, che Io però concedo pure, perché possono rendere possibile ad altre anime il loro percorso verso l’Alto e perchè è la liberissima volontà dell’uomo, come si comporta nella vita terrena, come però è anche la più libera volontà dell’anima, che si incorpora nuovamente.

Quando si parla di una “punizione” da Parte Mia, è un errore in quanto tutto è solo per il meglio dell’anima, qualunque cosa venga emessa su di lei e cosa le porta la vita terrena, perché qualche anima può maturare soltanto attraverso la sofferenza, perché non può conquistarsi da sé un alto grado d’amore, che avrebbe poi anche per conseguenza, che la misura di sofferenza diminuisca e la sua sorte sia più facile da portare. Ma finché volete vedere nel destino di uomini provati dalla sofferenza sempre soltanto una ingiustizia da Parte Mia, dimostrate soltanto l’ignoranza circa il Mio Piano di Salvezza dall’Eternità, e vi è anche estraneo il Mio ultragrande Amore, che vorrà sempre soltanto salvare, ma mai condannare. Perché la vita terrena è solo breve a confronto dell’Eternità, ma in questo tempo oltremodo breve voi uomini potete raccogliere molti Tesori per l’Eternità, potete espiare molta ingiustizia ed entrare nel Regno di Luce, premesso che troviate Gesù Cristo e chiediate a Lui il Perdono della vostra colpa.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich